Aggiornamenti dal sistema solare: ottobre 2022

Credit: NASA

Ottobre è stato un mese di attesa per l’esplorazione del sistema solare. Si attende la partenza di una missione importantissima come Artemis I e quella di una missione commerciale lunare, Hakuto-R M1. Si attende l’arrivo, sempre sulla Luna, della sonda CAPSTONE. Si attende, purtroppo, anche la fine della missione di Insight, da diversi anni su Marte.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e di quelle in fase di preparazione.

In preparazione per il lancio

Dopo le peripezie di settembre, incluso l’uragano Ian, lo Space Launch System e la capsula Orion dedicate alla missione Artemis I hanno passato il mese di ottobre al sicuro all’interno del VAB. La NASA ne ha approfittato per cambiare le batterie dell’ICPS, lo stadio superiore del razzo vettore, e per caricare il software di volo aggiornato. Nei giorni scorsi il razzo è finalmente tornato in rampa, ma il lancio è stato ritardato di qualche giorno a causa dell’ennesimo uragano, questo volta Nicole. Al momento la data di lancio è prevista per il 16 novembre.

Sempre la Luna è la destinazione di Hakuto-R M1, lander dell’azienda privata giapponese ispace, diretto verso il Lacus Mortis. A bordo del lander ci saranno due payload molto interessanti: il robot semovente sviluppato dall’agenzia spaziale giapponese (JAXA) Transformable Lunar Robot, e il rover dell’agenzia spaziale emiratina Rashid. Al momento il lancio è previsto per il 22 novembre e il lanciatore sarà un Falcon 9 di SpaceX.

Esplorando la Luna

Danuri (KARI) è in viaggio verso la Luna, seguendo una traiettoria piuttosto lenta. A novembre ci sarà una piccola correzione di rotta, mentre l’entrata in orbita lunare è prevista per il 16 dicembre.

In una traiettoria simile, ma molto più vicina all’obiettivo finale, anche CAPSTONE (NASA). La sonda aveva avuto alcuni problemi di stabilità ed era anche andata in modalità provvisoria. Per fortuna il team di Advanced Space è riuscito prima a fermare la rotazione incontrollata e poi a ripristinare il pieno controllo di CAPSTONE, eseguendo anche una manovra correttiva lo scorso 27 ottobre. L’arrivo in orbita è programmato per il 13 novembre.

Sempre attive le sonde cinesi sulla superficie lunare, ma ormai a servizio ridotto dopo aver completato ampiamente la loro missione principale. Chang’e 5, dopo aver rilasciato campioni lunari in atmosfera terrestre, ha nuovamente raggiunto la Luna. Lo studio sui campioni raccolti fa pensare che sul suolo lunare sia presente molta più acqua di quella che si pensasse. Chang’e 4 e il rover Yutu-2 sono sulla faccia nascosta della Luna e hanno appena terminato il 48º giorno lunare. Essendo sul lato opposto del nostro satellite, per comunicare con la Terra utilizzano il satellite Queqiao. Chang’e 3 rimane attiva sulla superficie con il suo unico strumento ancora funzionante: un telescopio all’ultravioletto.

Restano in orbita lunare, senza particolari aggiornamenti per questo mese, anche Chandrayaan-2 (ISRO), Lunar Reconnaissance Orbiter (NASA) e i due satelliti P1 e P2 della missione THEMIS-ARTEMIS (NASA).

In equilibrio tra Sole e Terra

SoHO (NASA/ESA), ACE (NASA), WIND (NASA) e DSCOVR (NASA/NOAA) sono tutte sonde in orbita presso il punto lagrangiano L₁ che hanno per missione principale l’osservazione solare, anche se DSCOVR punta le sue fotocamere anche verso la Terra. Lo scorso 9 ottobre lo strumento europeo EPHIN sulla sonda SoHO ha osservato uno dei più potenti lampi gamma mai misurati.

Dalla parte opposta del nostro pianeta, presso il punto lagrangiano L₂, ci sono invece tre telescopi spaziali, JWST (NASA/ESA/CSA), Spektr-RG (Roskosmos/DLR) e Gaia (ESA). Anche quest’ultima ha osservato il grande lampo gamma visto da SoHo attraverso lo strumento Sky Mapper.

Nel sistema solare interno

Parker Solar Probe (NASA) è in fase di avvicinamento al Sole ed effettuerà il prossimo 11 dicembre il quattordicesimo passaggio al perielio (minima distanza dal Sole). Il 12 ottobre, invece, Solar Orbiter (ESA) ha effettuato il suo passaggio al perielio.

Passaggio ravvicinatio del Sole da parte di Solar Orbiter, registrato dallo strumento Extreme Ultraviolet Imager (EUI) del Full Solar Telescope a bordo della sonda. La sequenza va dal 20 settembre al 10 ottobre 2022. Credit: ESA/Solar Orbiter/EUI-FSI

Allontanandoci leggermente dal Sole, continua su Venere la missione pluriennale dell’orbiter Akatsuki (JAXA), mentre BepiColombo (ESA/JAXA), con le sue due sonde MPO (ESA) e MMO (JAXA), ha come destinazione finale Mercurio, che raggiungerà solo a dicembre del 2025.

STEREO A (NASA) è un’altra missione di osservazione solare il cui obiettivo iniziale era di osservare insieme alla compagna STEREO B (ormai non più operativa) la nostra stella da diverse parti dell’orbita.

La missione di DART (NASA) si è conclusa con lo schianto (di proposito) sul satellite dell’asteroide Didymos, ma il cubesat LICIACube (ASI), suo compagno di viaggio, è invece rimasto attivo e, dopo aver osservato la scena dell’impatto, continua a inviare i dati raccolti e rimane in attesa di una nuova missione verso un altro asteroide.

Missione primaria conclusa anche per Hayabusa 2 (JAXA) e OSIRIS-REx (NASA). La prima, dopo aver raccolto campioni dall’asteroide Ryugu e averli riportati a Terra, si sta dirigendo verso nuovi obiettivi per la missione estesa ribattezzata Hayabusa-2#, mentre la seconda si sta dirigendo verso il nostro pianeta con un carico di campioni provenienti dall’asteroide Bennu. Una volta sorvolata la Terra e rilasciati i campioni a settembre 2023, la sonda comincerà una nuova missione denominata OSIRIS-APEX verso il vicino asteroide Apophis.

La flotta marziana

In orbita

Solito traffico in orbita marziana, in cui convivono diverse sonde. In ordine cronologico di arrivo intorno al pianeta rosso abbiamo Mars Odyssey (NASA, 2001), Mars Express (ESA, 2003), Mars Reconnaissance Orbiter (NASA, 2006), MAVEN (NASA, 2014), Trace Gas Orbiter (ESA/Roskosmos, 2016), Al-Amal (UAESA, 2021) e Tianwen-1 (CNSA, 2021). Mars Express ha recentemente effettuato un sorvolo ravvicinato della luna marziana Fobos grazie a un upgrade software che ha permesso di utilizzare lo strumento MARSIS a distanze molto più ravvicinate di quanto inizialmente previsto.

Menzione speciale per Mars Orbiter Mission (ISRO), la cui missione è stata dichiarata ufficialmente conclusa lo scorso 27 settembre dopo oltre 8 anni. I contatti con la sonda erano stati persi dall’aprile di quest’anno, quando dopo una lunga eclisse non si era riuscito a ristabilire le comunicazioni. Il team indiano ha indicato come causa più probabile l’esaurimento del propellente. La missione primaria come dimostratore tecnologico doveva durare sei mesi.

Sulla superficie

Nessun aggiornamento relativo al lander cinese della missione Tianwen-1 e al suo compagno di viaggio, il rover Zhurong (CNSA), che sono sulla superficie di Marte da maggio 2021. Il rover pare abbia percorso circa 1.920 metri sulla superficie marziana.

Sol numero 612 su Marte per il rover Perseverance (NASA) e l’elicottero Ingenuity. Il rover continua a esplorare la località battezzata “Lago incantato” (Enchanted Lake), e in particolare il gruppo di rocce Amalik, di cui ha raccolto un campione (denominato Mageik), il 14º dall’inizio della missione. L’elicottero, invece, è rimasto fermo per tutto il mese di ottobre, dopo aver effettuato il 33º volo a settembre. Nei prossimi giorni dovrebbe avvenire il volo numero 34.

È il sol numero 1.406 per il lander InSight (NASA). L’energia prodotta dai pannelli solari è ormai ridotta ai minimi termini e alla NASA ci si sta preparando al momento in cui si dovrà dichiarare conclusa questa importante missione.

Curiosity (NASA), invece, è ormai al Sol 3.648 sulla superficie e ha raggiunto nel mese scorso una zona molto interessante dal punto di vista geologico all’interno del cratere Gale.

Nel sistema solare esterno

Lucy (NASA) continua il suo lungo viaggio verso gli asteroidi troiani di Giove, che tuttavia non raggiungerà prima del 2027. A ottobre ha effettuato un importante passo verso la sua destinazione finale. Ha infatti sorvolato la Terra utilizzandone l’effetto-fionda gravitazionale per modificare la propria orbita. La sonda beneficerà di un altro assist gravitazionale nel dicembre 2024 e inizierà le osservazioni scientifiche nel 2025, quando si avvicinerà a un asteroide della fascia principale.

Juno (NASA) ha appena effettuato (il 6 novembre) il passaggio ravvicinato PJ46 del pianeta gigante del sistema solare. Durante il precedente passaggio (PJ45) era passato vicino alla luna Europa per la prima volta. Le immagini di questo passaggio ravvicinato sono arrivate a Terra il mese scorso e arrivano fino a una risoluzione di circa 250 metri per pixel. La sonda, dopo essersi dedicata principalmente allo studio dell’atmosfera di Giove, è ora nella sua missione estesa in cui si sta focalizzando soprattutto sui satelliti medicei.

New Horizons (NASA) è a oltre 55 UA dalla Terra nel suo viaggio nella fascia di Kuiper, dopo aver visitato Plutone e Arrokoth. Infine Voyager 1 e Voyager 2, rispettivamente a 159 e 132 UA dalla Terra, hanno terminato da tempo la loro missione ma sono ancora attive nonostante la loro età si stia avvicinando ai 50 anni.

Riassunto missioni

Ci sono 38 missioni spaziali al di fuori dell’orbita terrestre, operate da 45 unità robotiche.

Evoluzione della posizione delle sonde del sistema solare nel mese di ottobre 2022. Credit: ISAA/Vespia

Gli aggiornamenti per questo mese sono giunti al termine, continuate a seguirci e ci risentiamo il prossimo mese con gli aggiornamenti dal sistema solare!

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.