Aggiornamenti dal sistema solare: ottobre 2023

Credit: NASA

A ottobre un nuovo arrivo si aggiunge alla flotta di sonde esploratrici del sistema solare. Si tratta di Psyche, che è partita verso l’asteroide omonimo. In direzione opposta la capsula di OSIRIS-REx che, pur essendo atterrata a settembre mentre la sonda continua la propria missione estesa, ancora non è stata aperta. Dopo due anni, inoltre, ottiene il suo primissimo risultato Lucy, anche se la strada per gli obiettivi principali è ancora molto lunga.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e di quelle in fase di preparazione.

In preparazione per il lancio

Non ci sono missioni oltre l’orbita lunare previste per i prossimi mesi. Per il prossimo lancio se ne riparlerà nella seconda metà del 2024. I lavori sono particolarmente avanzati per Hera, missione dell’ESA diretta verso l’asteroide binario Didymos. La sonda, che comprende due moduli, è stata assemblata a fine agosto a Brema, e successivamente è stata trasportata presso l’ESTEC di Noordwijk, in Olanda, dove è sottoposta ai vari test ambientali. La finestra di lancio si aprirà a ottobre 2024. Più o meno nello stesso periodo sono previste due missioni interplanetarie: Europa Clipper (NASA), diretto verso Europa, satellite di Giove, e MMX (Martian Moon eXplorer), ambiziosa missione di JAXA verso i due satelliti di Marte, Fobos e Deimos. Anche la missione ESCAPADE (NASA) dovrebbe partire tra l’estate e l’autunno 2024 diretta verso Marte, ma qui le notizie sono un po’ più incerte, anche perché il lanciatore selezionato è il New Glenn, di Blue Origin, che non ha ancora mai volato.

Nel sistema solare interno

Dopo aver passato il perielio alla minima distanza e massima velocità mai raggiunte da una sonda interplanetaria, Parker Solar Probe (NASA) si sta ora allontanando dal Sole verso l’afelio dell’orbita, che raggiungerà il 13 novembre. Tra i risultati incredibili di questa sonda c’è anche l’attraversamento con osservazioni dirette di un’espulsione di massa coronale, come pubblicato recentemente dal team della missione. In fase di allontanamento dal Sole e in un’orbita molto più lunga, invece, Solar Orbiter (ESA), che ha superato il perielio a metà ottobre.

Nel sistema solare interno c’è anche BepiColombo (ESA/JAXA), con le sue due sonde MPO (ESA) e MMO (JAXA), che ha come obiettivo finale lo studio di Mercurio. Allontanandoci leggermente dal Sole, continua su Venere la missione pluriennale dell’orbiter Akatsuki (JAXA) senza particolari aggiornamenti. Continua, anch’essa senza particolari novità, la propria missione di esplorazione solare STEREO A (NASA), da tempo ormai orfana della gemella STEREO B.

OSIRIS-APEX (NASA) è il nuovo nome di missione di OSIRIS-REx, dopo che a settembre la sonda ha riportato a Terra i campioni dell’asteroide Bennu. L’apertura della capsula sigillata ancora non è avvenuta, ma la regolite presente all’esterno del contenitore è stata già in parte analizzata. La sonda, con il suo nuovo nome di missione, che sta per OSIRIS-APophis EXplorer, è ora diretta verso l’asteroide 99942 Apophis, che raggiungerà nel 2029. Seconda missione anche per Hayabusa 2# (JAXA) che, dopo aver visitato l’asteroide Ryugu, si sta ora dirigendo verso 2001 CC₂₁.

La flotta marziana

In orbita

Continuano le loro missioni scientifiche o di telecomunicazioni le varie sonde in orbita intorno a Marte arrivate negli ultimi tre decenni. Quelle ancora operative sono, in ordine di arrivo dal 2001 al 2021: Mars Odyssey (NASA), Mars Express (ESA), Mars Reconnaissance Orbiter (NASA), MAVEN (NASA), Trace Gas Orbiter (ESA/Roscosmos), Al-Amal (UAESA) e Tianwen-1 (CNSA).

Sulla superficie

Ancora nessuna buona notizia da Zhurong (CNSA), sulla superficie di Marte da maggio 2021. Il rover è al momento ancora in ibernazione e non si è risvegliato dopo l’equinozio di primavera a causa di uno spesso strato di polvere sui pannelli solari. L’agenzia spaziale cinese proverà per tutto il 2023 a ricontattare Zhurong.

Siamo al sol numero 961 su Marte per il rover Perseverance (NASA) e l’elicottero Ingenuity. Il rover è nella quarta fase di esplorazione scientifica, quella dedicata allo studio dell’area denominata Margin Unit. Dopo aver prelevato l’ennesimo campione a Turquoise Bay, che verrà riportato a Terra in futuro nell’ambito della missione Mars Sample Return, Perseverance si sta ora dirigendo verso un altro sito molto interessante, Jurabi Point. L’elicottero, invece, ha compiuto ben quattro voli a ottobre, raggiungendo così un totale di ben 64 dall’inizio della missione, per una distanza complessiva percorsa di 14,9 km e un tempo di volo di 117,6 minuti. Il volo numero 63 è stato anche il terzo più lungo da quando Ingenuity è decollato per la prima volta nel 2021, con 579 m percorsi. A novembre Marte sarà in congiunzione solare, quindi per tre settimane le comunicazioni con il rover non saranno possibili.

Curiosity (NASA), invece è arrivato al sol 3.996 sulla superficie marziana. Il rover veterano si sta preparando alla congiunzione solare di novembre, con un pacchetto di istruzioni che è stato già trasmesso con successo e che guiderà Cusiosity durante il periodo privo di collegamento. Nel frattempo la batteria continua a dare qualche problema, tanto che, data la vicinanza ad Halloween, il team l’ha ribattezzata “batteria stregata“.

Nel sistema solare esterno

Il 13 ottobre è partita Psyche (NASA), diretta verso l’omonimo asteroide metallico della fascia principale. La sonda è nelle fasi iniziali di verifica dei sistemi di bordo, che durerà circa 100 giorni dal lancio, prima di entrare nella fase di crociera vera e propria. Il primo obiettivo sarà il flyby con assist gravitazionale di Marte, a maggio del 2026, che permetterà a Psyche di arrivare sull’asteroide nel 2029.

Anche la sonda JUICE (ESA) è nelle fasi iniziali del suo lungo viaggio verso Giove e i suoi satelliti medicei. L’arrivo è previsto per il 2031, ma nel frattempo saranno effettuati sorvoli con assist gravitazionale di Terra (agosto 2024), Venere (agosto 2025), e poi ancora Terra per altre due volte (settembre 2026 e gennaio 2029).

A due anni dal lancio, Lucy (NASA) ha finalmente raggiunto il suo primo obiettivo, l’asteroide della fascia principale Dinkinesh. Il sorvolo è avvenuto il 1º novembre e si attendono i primi dati nelle ore e giorni successivi. Si stima che sarà necessario circa una settimana per scaricare tutti i dati del primo flyby. La minima distanza dall’asteroide è stata di soli 430 km, ma la sonda come previsto non ha potuto riprendere immagini di Dinkinesh da quella distanza, in quanto la velocità di passaggio era troppo alta, oltre 4,5 km/s. L’obiettivo di Lucy è ora un assist gravitazionale della Terra tra poco più di un anno che la metterà nella giusta traiettoria per raggiungere il secondo obiettivo: un altro asteroide della fascia principale Donaldjohanson, che sorvolerà nel 2025. Tutto questo è comunque solo un aperitivo in quanto gli obiettivi principali della sonda sono cinque asteroidi troiani di Giove che esplorerà a partire dal 2027.

Continua la missione estesa di Juno (NASA) intorno a Giove, in un’orbita fortemente ellittica con circa un passaggio ravvicinato del gigante gassoso al mese. Il passaggio di ottobre è avvenuto il giorno 15 ed è il cinquantaseiesimo (denominato PJ55 in quanto il primo rappresenta l’inserzione orbitale e quindi non viene contato). Recentemente, grazie alle strumento JIRAM a bordo di Juno, è stata confermata la presenza di sali minerali e sostante organiche su Ganimede, la luna più grande del sistema solare.

Vista catturata da JUNO in tema Halloween. L’area osservata si trova nella regione a nord di Giove denominata Jet N7. Credit: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS and Image processing by Vladimir Tarasov – CC-by

New Horizons (NASA), Voyager 1 e Voyager 2 (NASA), dopo aver concluso le loro missioni principali, sono ancora operative nel loro allontanamento dal sistema solare. New Horizons si trova a quasi 58 UA dalla Terra, mentre per le due sonde veterane il conteggio arriva, rispettivamente, a 162 UA e 135 UA. Nonostante le Voyager siano in viaggio ormai dal 1977, gli ingegneri della NASA continuano a mandare aggiornamenti software. Gli ultimi due hanno permesso di prolungarne ulteriormente la vita operativa.

Riassunto missioni

Ci sono 35 missioni spaziali al di fuori dell’orbita terrestre, operate da 42 unità robotiche.

Evoluzione della posizione delle sonde del sistema solare nel mese di ottobre 2023. I CubeSat sono esclusi. Credit: ISAA/P. Portaluri

Gli aggiornamenti per questo mese sono giunti al termine, continuate a seguirci e ci risentiamo il prossimo mese con gli aggiornamenti dal sistema solare!

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.