ESA approva l’estensione fino al 2020 di otto missioni scientifiche

Credit: ESA

Il Science Programme Committee (SPC) dell’agenzia spaziale europea ha approvato il prolungamento per il biennio 2019-2020 delle operazioni di cinque missioni guidate da ESA (Gaia, Mars Express, XMM-Newton, SOHO e INTEGRAL) e di tre collaborazioni internazionali (Hubble, IRIS e Hinode).

La decisione, presa durante la riunione tenutasi nella sede di Parigi nel novembre scorso, ha fatto seguito ad una analisi dettagliata dello stato operativo delle missioni e dei risultati scientifici che potranno essere ottenuti tramite le loro estensioni e tiene conto dei vincoli imposti dalla risorse finanziarie disponibili.

Come i lettori di AstronautiNEWS già sanno, ogni due anni, tutte le missioni le cui operazioni approvate terminano nel quadriennio successivo sono sottoposte a questo tipo di esame ed eventualmente prorogate per altri quattro anni, fatto salvo l’esito di una verifica intermedia. Nel 2016, dal momento che la riunione del Science Programme Committee cadeva pochi giorni prima del Consiglio Ministeriale di ESA (1° e 2 dicembre), la valutazione delle estensioni per la seconda parte del periodo quadriennale 2017-20 è stata rinviata alla fine di quest’anno, onde tener conto della decisioni maturate in quell’alta sede.

Per Gaia, la missione che ha l’obiettivo di realizzare la più completa e precisa mappa tridimensionale delle stelle della nostra galassia, si è trattato della prima estensione. La sonda, che è stata lanciata nel 2013 e poi collocata in orbita solare, nel punto lagrangiano L2, ha quasi ultimato il periodo di attività inizialmente previsto in cinque anni. Il prolungamento ora accordato prorogherà le operazioni di 18 mesi, dal luglio 2019 alla fine del 2020.

Il satellite Gaia durante la preparazione a Kourou, pochi giorni prima del lancio. Credit: ESA-M. Pedoussaut

Hanno invece già ricevuto ripetute estensioni le missioni Mars Express, lanciato verso il pianeta rosso nel 2003, XMM-Newton, osservatorio a raggi-X attivo dal 1999, e SOHO che, decollato nel 1995, osserva il sole dal punto lagrangiano L1, a 1,5 milioni di chilometri dal nostro pianeta, da oltre vent’anni. Per tutte e tre l’attuale termine delle operazioni è ora fissato al 31 dicembre 2020.

Rappresentazione artistica del satellite NASA-ESA SOHO. Credit: ESA

INTEGRAL, osservatorio per raggi gamma lanciato nel 2002, ha per il momento ottenuto un prolungamento fino alla fine del 2019, anche se la proposta di ulteriore proroga fino al 2020 sarà presa in esame nella prossima riunione del Science Programme Committee, in calendario per febbraio 2018. In quella occasione si discuterà anche della vita della missione Cluster II, per lo studio della magnetosfera e della sua interazione con il vento solare, basata su quattro satelliti, lanciati in coppia nel 2000.

Il Science Programme Committee ha infine concesso il via libera alla continuazione di tre missioni internazionali. Due sono a guida NASA: lo storico Hubble Space Telescope e IRIS (Interface Region Imaging Spectrograph), satellite per l’osservazione del sole lanciato nel 2010. La terza, anche in questo caso un satellite per l’osservazione del sole, Hinode (o Solar B), nello spazio dal 2006, è diretta dall’agenzia spaziale giapponese.

 

Fonte: ESA

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Roberto Mastri

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