Aggiornamenti dal sistema solare: ottobre 2020

Credit: NASA

Mese cruciale, quello di ottobre, per la missione sull’asteroide Bennu della sonda OSIRIS-REx. La sonda della NASA ha infatti prelevato con successo i campioni che dovrà poi riportare a Terra. BepiColombo, nel frattempo, compie un sorvolo ravvicinato di Venere, nel suo lungo viaggio verso Mercurio. Notizie anche dal passato, con ESA che pubblica la soluzione a un mistero irrisolto dalla fine della missione di Philae, dopo il suo rocambolesco atterraggio sulla cometa Churyumov-Gerasimenko. Il piccolo lander era rimbalzato dal sito di atterraggio originale e aveva toccato il suolo nuovamente dopo alcune ore, prima di rimbalzare nuovamente e finire nella sua posizione finale, rivelata quasi due anni dopo l’evento. Adesso finalmente si è identificato anche il luogo del secondo contatto, che ha permesso di fare scoperte interessanti sulla composizione del terreno nei pressi del sito.

Il mese prossimo dovrebbe partire Chang’e 5, la prima, e forse più ambiziosa, delle tante missioni previste verso la Luna nei prossimi mesi.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

In preparazione per il lancio

Dovrebbe essere imminente il lancio di Chang’e 5, ambiziosa missione cinese per riportare campioni di suolo lunare a Terra. Nessuna data di lancio è stata ancora confermata, ma la missione dovrebbe partire entro fine novembre. La sonda è ormai da tempo al sito di lancio.

Sembra che la destinazione protagonista del 2021 nel sistema solare sia proprio la Luna. Il CubeSat 12U della NASA, CAPSTONE, partirà verso la Luna a metà dell’anno prossimo, nell’ambito del programma Artemis, mentre il primo prezzo pregiato dello stesso programma, la missione Artemis 1 (NASA/ESA), prosegue i preparativi per il lancio, che avverrà probabilmente a novembre 2021. Nel mese appena trascorso sono stati montati i pannelli solari sul modulo di servizio europeo della capsula Orion, che per questa missione partirà verso il nostro satellite priva di equipaggio. Procedono spediti anche i preparativi sul lanciatore, SLS, che prosegue nella sua serie di collaudi denominati Green Run Test. Questo mese, in particolare, si è cominciato a preparare il Mobile Launcher, cioè l’enorme mezzo cingolato che porterà il razzo sulla rampa di lancio e che in passato ha svolto la stessa funzione con il razzo Saturn V e lo Shuttle. Ci sono in programma anche Chandrayaan-3 (ISRO), il lander di Astrobotic Peregrine e la missione russa Luna-25, ma abbiamo ancora pochissime notizie e le date di lancio potrebbero slittare.

Nel 2021 ci saranno anche missioni in partenza per gli asteroidi: Lucy (NASA), verso gli asteroidi troiani di Giove, e DART (NASA), verso un asteroide binario. Nella seconda parte dell’anno dovremmo finalmente vedere la partenza del James Webb Space Telescope (NASA/ESA/CSA). Il lancio dell’ambizioso telescopio spaziale è infatti previsto per fine ottobre 2021.

Esplorando la Luna

Appena concluso il 23º giorno lunare per Chang’e 4 (CNSA) e il rover Yutu-2. Il rover ha percorso quasi 566 metri dall’inizio della missione. Il satellite Queqiao resta in orbita lunare per ritrasmettere a Terra il segnale delle due unità robotiche dal lato nascosto della Luna.

In orbita, continuano senza particolari aggiornamenti le missioni di Chandrayaan-2 (ISRO), LRO (NASA), THEMIS-ARTEMIS (NASA) P1 e P2, mentre sulla superficie ha ancora uno strumento attivo il lander cinese Chang’e 3.

In equilibrio tra Sole e Terra

Diverse missioni di osservazione solare sono in orbita intorno al punto lagrangiano L1 del sistema Terra-Sole, cioè un punto tra il nostro pianeta e la nostra stella in cui la forza di gravità dei due corpi celesti e quella centrifuga si annullano a vicenda. A osservare il Sole durante l’inizio del suo 25º ciclo, ci sono SoHO (NASA/ESA), ACE (NASA), WIND (NASA) e DSCOVR (NASA/NOAA), quest’ultima con compiti anche di osservazione terrestre.

Dall’altra parte della Terra rispetto al Sole c’è un altro di questi punti particolarmente stabili per un oggetto che orbita nelle sue vicinanze, il punto lagrangiano L2 (in totale ce ne sono cinque). Nei dintorni di L2 continuano le missioni del telescopio a raggi X Spektr-RG (Roskosmos/DLR) e del telescopio spaziale Gaia (ESA), la cui missione consiste nel creare una mappa di precisione della nostra galassia e di quelle limitrofe.

Nel sistema solare interno

La sonda della NASA OSIRIS-REx è giunta proprio nei giorni scorsi al culmine della sua missione. Il 20 ottobre ha infatti effettuato la manovra che l’ha portata a prelevare dei campioni di roccia e polvere dalla superficie dell’asteroide Bennu. La manovra si è svolta con pieno successo e la NASA ha comunicato che l’obiettivo minimo di raccogliere almeno 60 grammi di campioni è stato raggiunto e ampiamente superato, ma non si è sbilanciata su un dato preciso. I campioni sono stati poi stoccati e sigillati nei giorni successivi, in preparazione per il rientro a Terra. L’operazione di stoccaggio era inizialmente prevista per l’inizio di novembre, ma è stata anticipata perché si è osservato del materiale che fuoriusciva lentamente dalla sonda nei giorni immediatamente successivi al campionamento, forse anche per la quantità superiore a quella preventivata. La sonda ora si sta lentamente allontanando dall’asteroide e ripartirà verso Terra a marzo 2021.

Evento importante anche per BepiColombo (ESA/JAXA), che il 15 ottobre ha sorvolato Venere dalla distanza di poco più di 10.000 km. Questi flyby servono a utilizzare l’effetto “fionda” gravitazionale per effettuare manovre orbitali senza consumare propellenti. Quello di Venere è stato il secondo flyby della missione, dopo quello della Terra effettuato lo scorso aprile. Nel 2021 è previsto un altro sorvolo di Venere e il primo dei molti sorvoli di Mercurio. La destinazione finale delle due sonde della missione, MPO (ESA) e MMO (JAXA), è proprio il primo pianeta del sistema solare. L’inserzione in orbita è prevista per la fine del 2025.

Mentre la sonda europea sorvolava Venere, intorno al pianeta proseguiva la missione di Akatsuki (JAXA), in orbita ormai da quasi cinque anni. La sonda era riuscita a entrare in orbita al secondo tentativo, dopo che alcuni problemi ai propulsori le avevano impedito l’immissione in orbita nel 2010.

Anche Parker Solar Probe (NASA) utilizza i flyby per aggiustare la propria orbita intorno al Sole. La sonda ha come obiettivo l’osservazione solare con passaggi sempre più ravvicinati della nostra stella. Parker sta effettuando la sesta orbita e si sta dirigendo verso l’afelio, cioè il punto più lontano dal Sole. Il prossimo perielio, il punto più vicino, è previsto per gennaio 2021, mentre a febbraio avverrà il quarto sorvolo di Venere. Solar Orbiter (SolO) (ESA), invece, si dirige verso il suo primo flyby di Venere, che avverrà a fine dicembre. In un’orbita più vicina a quella terrestre continua invece la missione dell’altra sonda di osservazione solare, STEREO A (NASA).

Hayabusa 2 (JAXA), che come OSIRIS-REx ha prelevato campioni di un asteroide, Ryugu in questo caso, si sta avvicinando sempre di più alla Terra nel suo viaggio di ritorno. La sonda giapponese ha effettuato nei giorni scorsi la seconda manovra correttiva, TCM1 (la numerazione partiva da 0). Il campione verrà rilasciato a dicembre tramite una piccola capsula che atterrerà in Australia, mentre la sonda ripartirà verso il suo secondo obiettivo, un altro piccolo asteroide.

La flotta marziana

In viaggio

Ben tre missioni sono in viaggio verso Marte in questo momento, più o meno a metà strada. Perseverance (NASA), insieme al piccolo drone Ingenuity, Al-Amal (UAESA) e Tianwen-1 (CNSA). La sonda cinese ha anche effettuato con successo un’importante manovra correttiva e, a inizio mese, ha anche rilasciato bellissime immagini di sé stessa grazie all’espulsione di una piccola fotocamera che ha effettuato le riprese. Il tutto è stato effettuato per immortalare la bandiera cinese sulla via per Marte in onore del 71º anniversario della repubblica.

In orbita

Le tre missioni raggiungeranno su Marte una flotta numerosa. In orbita intorno al pianeta rosso ci sono infatti ben sei orbiter operativi, Mars Odyssey (NASA), Mars Reconnaissance Orbiter (NASA), MAVEN (NASA), Trace Gas Orbiter (ESA/Roskosmos), Mars Express (ESA) e Mars Orbiter Mission (ISRO).

Sulla superficie

Sulla superficie di Marte è il sol numero 2.927 per Curiosity (NASA). Il rover ha percorso poco più di 23 km nel cratere Gale, alle pendici del monte Sharp.

Per il lander InSight (NASA), invece, siamo al sol 686. Ci sono buone notizie dallo strumento HP³, cioè la cosiddetta “talpa” marziana. Grazie alle lunghe e lente manovre utilizzando la benna a supporto dello strumento nei mesi scorsi, la talpa è finalmente completamente sotto la superficie marziana. Il piano prevede di continuare a coprire lo strumento con del terreno portato dalla benna, finché ci sarà abbastanza materiale con la giusta densità per permettere a HP³ di proseguire il suo percorso verso il sottosuolo marziano.

La benna di Insight si alza e rivela HP³ completamente sepolto. Credit: NASA/JPL-Caltech

Nel sistema solare esterno

La sonda Juno (NASA) è in orbita da oltre quattro anni intorno a Giove. La missione principale terminerà all’inizio dell’anno prossimo, al termine della 34ª orbita intorno al gigante gassoso. Si sta però discutendo di una possibile estensione che, grazie anche a un cambio di orbita, permetterebbe il sorvolo di tre delle grandi lune galileiane di Giove: Io, Europa e Ganimede. La decisione verrà presa entro la fine dell’anno.

New Horizons (NASA) è in fase di allontanamento dal sistema solare, dopo i sorvoli di Plutone e Arrokoth. Nel mese di ottobre si è completata la campagna di osservazione con il telescopio Subaru, alle Hawaii, alla ricerca di un possibile terzo obiettivo per la missione. I dati saranno analizzati nei prossimi mesi.

Infine, Voyager 1 e Voyager 2 sono ancora attive nel loro viaggio di allontanamento dal Sole. Voyager 1 è a 151 unità astronomiche dalla Terra (21 ore-luce), mentre Voyager 2 si trova a 126 unità astromiche (17 ore e 25 minuti-luce).

Riassunto missioni

Ci sono 33 missioni spaziali al di fuori dell’orbita terrestre, operate da 37 unità robotiche.

La situazione ad ottobre 2020 delle sonde nel sistema solare. Credit: Celestia/ISAA/Vespia.

Gli aggiornamenti per questo mese sono giunti al termine, continuate a seguirci e ci risentiamo il prossimo mese con gli aggiornamenti dal sistema solare!

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.