Con il successo della missione del 14 luglio, la Russia sembra essersi messa alle spalle le difficoltà del 2016, mostrandosi determinata a conquistare un ruolo di primo piano nel mercato, in espansione, dei lanci di piccoli satelliti.
A Vostochny si è ormai completato il collaudo di tutte le strutture e di tutte le operazioni connesse al funzionamento del nuovo cosmodromo: per ultime, nei giorni successivi al lancio inaugurale del 28 aprile, si sono messe all’opera anche le squadre di ricerca dei resti del vettore Sojuz 2.1a che non hanno raggiunto l’orbita.
Sotto lo sguardo del presidente Vladimir Putin, un vettore Sojuz 2.1a è partito dal nuovo cosmodromo russo di Vostochny.
Dopo aver esaminato i risultati dei test generali condotti sulle strutture del nuovo centro spaziale, la Commissione di Stato ha fissato per il 27 aprile alle 4.01, ora italiana, il lancio del Sojuz 2.1a con a bordo i satelliti Aist 2D, Lomonosov e SamSat 218.
Il Presidente russo Putin ha recentemente visitato il cantiere del nuovo cosmodromo e, constatando il ritardo sulla tabella dei lavori, ha ufficialmente spostato a primavera il primo lancio inagurale.
Circola da qualche giorno la notizia ufficiosa riguardante vari problemi sorti all’arrivo del vettore destinato al lancio inaugurale del nuovo cosmodromo a dicembre.
10 Luglio 2015
