Artemis III, NASA annuncia le possibili regioni di atterraggio sulla Luna

Le 13 regioni possibili candidate per la missione Artemis III, in prossimità del polo sud lunare

Con il vettore SLS pronto in rampa per la prima missione del programma di esplorazione lunare Artemis, lo scorso 19 agosto NASA ha presentato la lista delle 13 regioni candidate per l’atteso ritorno umano sulla Luna, attualmente previsto per il 2025 con la missione III.

Ogni regione selezionata si trova entro un raggio di 6 gradi di latitudine dal polo sud, presenta interessanti caratteristiche geologiche e contiene molteplici siti di atterraggio per gli astronauti. Inoltre l’ampia scelta consentirà di sfruttare diverse finestre di lancio per garantire sempre opportunità di atterraggio nel corso di un intero anno.
Il polo sud, grazie ad alcune interessanti caratteristiche, è stato scelto ormai da molti anni come meta della nuova campagna di esplorazione umana della Luna. La presenza di acqua ghiacciata e di diversi composti volatili risalenti all’origine del Sistema Solare nell’interno perennemente in ombra dei crateri, la garanzia di avere alture sempre esposte al Sole per l’approvvigionamento energetico e il contenimento degli stress termici dovuti a ciclo sole/ombra, ne fanno il candidato ideale.
Come termine di paragone invece, il polo nord pur avendo le stesse caratteristiche, offre una minore scelta geologica.

«La selezione di queste regioni è per noi un grande balzo che ci avvicina al ritorno umano sulla Luna dalle missioni Apollo», commenta Mark Kirasich, vice amministratore associato della NASA Artemis Campaign Development Division.

Le 13 regioni scelte sono:

  • bordo del cratere Faustini;
  • picchi vicino al cratere Shackleton;
  • cresta che connette Shackleton con il cratere de Gerlache;
  • estensione della cresta che connette Shackleton con il cratere de Gerlache;
  • bordo del cratere de Gerlache;
  • seconda zona sul bordo del cratere de Gerlache;
  • massiccio de Gerlache-Kocher;
  • cratere Haworth;
  • massiccio Malapert;
  • altopiano Leibnitz Beta;
  • bordo del cratere Nobile;
  • seconda zona sul bordo del cratere Nobile;
  • bordo del cratere Amundsen.

Per la selezione di queste regioni un team di scienziati e ingegneri ha fatto uso dell’ampio catalogo fotografico della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), che dal 2009 opera in orbita lunare mappando la superficie ad altissima risoluzione, unitamente a dati di decenni di pubblicazioni scientifiche.
Tutte le regioni selezionate garantiscono la possibilità di effettuare un atterraggio sicuro, con ampie zone pianeggianti e la garanzia di avere costantemente la Terra in vista per facilitare le comunicazioni dirette senza dover utilizzare un satellite ripetitore, come attualmente avviene per la sonda cinese Chang’e 4.

Architettura della missione Artemis III

La missione Artemis III prevede un equipaggio di 4 astronauti che raggiungeranno l’orbita lunare a bordo della navicella Orion lanciata dal vettore SLS. In orbita lunare si agganceranno al Lunar Gateway, la piccola stazione spaziale modulare attualmente in fase di sviluppo da 4 delle 5 agenzie internazionali che gestiscono la ISS. Al Gateway sarà agganciata anche una Starship Human Landing System di SpaceX, con cui due astronauti statunitensi, di cui una donna e uno di colore, atterreranno sulla superficie per compiere almeno 4 escursioni nel corso di 6,5 giorni.
La durata dell’intera missione, dal lancio allo splash down, sarà di circa un mese.

Fonte e foto credits: NASA.

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.