SLS è pronto in rampa per la missione lunare Artemis I
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Con un giorno di anticipo rispetto a quanto programmato, lo scorso 16 agosto l’imponente nuovo vettore della NASA, lo Space Launch System (SLS), è stato riportato sulla rampa 39B del Kennedy Space Center, in vista del lancio previsto per fine mese.
Mossa dal potente crawler, la piattaforma di lancio con il vettore e la torre di servizio hanno lasciato l’interno del Vehicle Assembly Building (VAB) nella notte, per raggiungere dopo 10 ore la rampa di lancio distante circa 7 km. Questa è la terza volta che SLS viene portato in rampa, dopo i test dello scorsa primavera e dello scorso giugno.
Nei prossimi giorni tutti i sistemi verranno configurati per il lancio, che è previsto in una finestra compresa tra le 14:33 e le 16:33 italiane del 29 agosto.
La missione vedrà il debutto del nuovo lanciatore nella versione Block 1 e il collaudo completo della nuova capsula Orion e del modulo di servizio europeo in orbita lunare, dopo il primo volo avvenuto nel dicembre 2014.
Pur essendo una missione senza equipaggio, la capsula Orion sarà pienamente operativa e al suo interno sono stati già posizionati tre manichini dotati di sensori per registrare l’esposizione alle radiazioni cosmiche.
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Il manichino Commander Moonikin Campos, nominato in onore dell’ingegnere Arturo Campos che fu fondamentale durante la missione Apollo 13, è provvisto della nuova Orion Crew Survival System flight suit, la tuta di volo che verrà indossata dai futuri equipaggi. Helga e Zohar sono manchini parziali modulari composti da 38 sezioni che simulano un corpo femminile. Sono stati realizzati dall’agenzia spaziale tedesca DLR e quella israeliana ISA nell’ambito dell’esperimento Matroshka AstroRad Radiation Experiment (MARE) per misurare gli effetti delle radiazioni cosmiche su un corpo femminile e testare il giubbotto protettivo AstroRad, di cui un solo manichino è fornito.
Per seguire in tempo reale la navicella Orion durante le settimane di missione, NASA metterà a disposizione il sito AROW (Artemis Real-time Orbit Website) in cui poter visualizzare alcuni parametri del volo.
Fonte e foto credits: NASA
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