Annunciata la seconda missione spaziale per Samantha Cristoforetti

L'astronauta Samantha Cristoforetti ritornerà nello spazio nel 2022. Fonte: ESA

A distanza di sei anni dal rientro sulla Terra, Samantha Cristoforetti tornerà per la seconda volta sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La notizia, già annunciata a gennaio, è stata definitivamente confermata durante la conferenza stampa del 3 marzo 2021.
Alla conferenza era presente anche il nuovo direttore generale dell’ESA Josef Aschbacher. Queste le sue parole:

È con grande piacere che annuncio oggi la seconda missione spaziale di Samantha. È un eccellente modello di riferimento per chiunque si candidi alla selezione per astronauti ESA 2021/22 annunciata nei giorni scorsi. Sono entusiasta di vederla proseguire in orbita il lavoro degli scienziati europei poiché ispira tutti gli europei a continuare a esplorare e a raggiungere nuovi obiettivi a beneficio della Terra.

Josef Aschbacher, Direttore Generale ESA

I prossimi mesi saranno dedicati a un addestramento intensivo per la preparazione al lavoro sulla ISS, nonché alla scelta degli esperimenti da condurre in orbita. Come dichiarato durante la conferenza stampa, i molteplici esperimenti che Samantha effettuerà nel corso della prossima missione vedranno da un lato procedure specificatamente definite dall’Agenzia Spaziale Europea, dall’altro esperimenti elaborati in collaborazione con gli altri partner internazionali.

Samantha andrà in orbita nell’estate del 2022 e resterà sulla ISS per circa sei mesi. Come riferito nel corso della conferenza, la missione rappresenterà un ulteriore passo avanti verso le future spedizioni di lunga durata intorno alla Luna e oltre. Non a caso, nel corso di questi anni l’astronauta italiana ha svolto una lunga e cospicua attività di ricerca sulle tecnologie delle future missioni lunari. Ne è un esempio la missione (sott’acqua) NEEMO 23, nella quale sono state simulate le future “passeggiate spaziali” da effettuare sulla superficie lunare o marziana.

Ad oggi sono previsti numerosi esperimenti nel modulo Columbus e sulla piattaforma Bartolomeo sulla quale, attraverso il Multi-Needle Langmuir Probe (m-NLP), verranno eseguiti esperimenti per la misurazione delle densità dei plasmi ionosferici al fine di valutarne l’influenza sui satelliti di telecomunicazione e navigazione in orbita terrestre. Durante la missione verranno inoltre effettuati esperimenti già in fase di esecuzione a terra.

Altro esperimento di grande importanza riguarda la microalga Arthrospira, nota come spirulina. Gli esperimenti, già condotti nel 2018, consistono nell’inserimento della microalga in un fotobioreattore, all’interno del quale l’anidride carbonica viene trasformata in ossigeno e in una biomassa commestibile. Secondo quanto riferito dall’astronauta italiana, questo esperimento è particolarmente importante in quanto potrebbe garantire il necessario “life support“, in termini di ossigeno e “cibo”, per missioni oltre l’orbita bassa terrestre.

Samantha Cristoforetti ha inoltre annunciato l’esecuzione di procedure di stampa 3D con materiali metallici e ulteriori esperimenti sulla fisiologia umana in condizioni di microgravità.

Il video della conferenza in lingua inglese

Ricordi di Futura

Il primo volo di Samantha Cristoforetti è avvenuto nel 2014 nell’ambito della missione Futura (Expedition 42/43). L’astronauta italiana ha trascorso 200 giorni nello spazio (per la precisione 199,7 giorni, dei quali 199,3 passati sulla Stazione Spaziale Internazionale), superando moltissimi record in termini di permanenza sulla stazione. Durante la missione Samantha ha condotto molti esperimenti scientifici, con particolare riferimento a quelli biomedici, ottenendo importanti risultati per la comunità scientifica. Inoltre, Futura è stata ampiamente documentata ed è addirittura divenuta oggetto di un film-documentario.

Durante la conferenza non sono state fornite anticipazioni sul nome e sul logo della seconda missione spaziale di Samantha. Tuttavia, secondo le dichiarazioni dell’ESA, dovrebbero essere annunciati già nei prossimi mesi.

L’inviato AstronautiNEWS: il modulo NAUKA e il braccio robotico ERA

Come articolista di AstronautiNEWS e membro dell’Associazione ISAA, ho avuto il privilegio di partecipare alla conferenza indetta dall’ESA e di porre personalmente alcune domande all’astronauta Cristoforetti. In particolare, ho chiesto alcune anticipazioni sul programma di addestramento di Samantha facendo riferimento al futuro modulo russo, il laboratorio Nauka, che sarà parte integrante della Stazione Spaziale Internazionale. Il nuovo modulo verrà lanciato in orbita nei prossimi mesi, dopo aver superato una lunga serie di test, insieme al braccio robotico ERA, sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea. Secondo quanto riferito dal direttore del Dipartimento di Esplorazione Umana e Robotica dell’ESA David Huw Parker, il modulo russo e le funzionalità di ERA caratterizzeranno le prossime missioni spaziali, sottolineando le grandi aspettative nei confronti del nuovo braccio robotico. Tuttavia, non è stato fatto alcun riferimento all’addestramento di Samantha per l’utilizzo del nuovo strumento.

Infine ho chiesto a Samantha come affronterà il lungo distacco da sua figlia e dalla sua famiglia. L’astronauta ha sottolineato come questo “dream job” comporti grandi sacrifici, seppur al contempo grandi soddisfazioni.

Per poter svolgere questo ruolo e volare nello spazio per lunghi periodi di tempo bisogna contare sul supporto della famiglia e dei rispettivi partner. È anche grazie a loro che tutto ciò è possibile.

Samantha Cristoforetti, durante la conferenza del 3 marzo 2021

Il mezzo di trasporto

Samantha potrebbe volare sul «quarto veicolo commerciale statunitense», secondo quanto riferito da David Huw Parker, ad oggi tuttavia non specificatamente definito. Secondo le previsioni della NASA il veicolo potrebbe essere il Crew Dragon-4 USCV-5, ma si dovrà attendere nei prossimi mesi la conferma ufficiale.

Turisti spaziali o astronauti privati

Durante la conferenza è stato affrontato il tema “turismo spaziale”, fenomeno non ancora molto noto ma che ha visto i suoi primi “rappresentanti” già nei primi anni del 2000. Secondo lo Space Shuttle Almanac nel 2022 ci saranno numerose spedizioni con a bordo turisti spaziali.

Space Shuttle Almanac: l’esplorazione spaziale nei prossimi 3 anni. Fonte: spaceshuttlealmanac.com

Samantha definisce i turisti spaziali come “private astronauts” e potrebbe incontrarne alcuni durante la sua prossima missione. L’intero corpo astronautico, ha riferito, è pronto ad accoglierli al meglio.

L’importanza del progetto Parastronautico

Il Direttore Generale Josef Aschbacher ha sottolineato l’importanza del progetto di selezione dei nuovi Parastronauti, come già ampiamente dichiarato durante la conferenza di presentazione del prossimo bando di selezione. L’ESA rappresenta il pioniere di questo nuovo progetto, che pone le basi per l’apertura del mondo astronautico a un più ampio numero di persone.

Samantha Cristoforetti, perfettamente in linea con quanto riferito dal Direttore, sostiene fermamente il nuovo progetto dell’ESA.

Quanto più ci espandiamo oltre gli attuali confini tanto più dobbiamo consolidare quanto fatto finora. Il progetto parastronautico ha pertanto una grande importanza e servirà a capire come adattare la ISS per tutte le persone qualificate e in grado di svolgere questo ruolo, non solo per un numero ristretto di persone minuziosamente selezionate.

Samantha Cristoforetti, durante la conferenza del 3 marzo 2021

Astronauti europei per le future missioni lunari

Il Direttore ha sottolineato la necessità di trovare nuovi astronauti per dare continuità al grande lavoro finora svolto da quelli attuali e dagli scienziati europei per raggiungere obiettivi di grande importanza.

L’ESA, in collaborazione con la NASA, è fortemente motivata a raggiungere la Luna entro questo decennio. Durante la conferenza è stata quindi confermata la volontà di portare i primi astronauti europei sulla superficie lunare o sul Lunar Gateway.

Non resta che aspettare gli sviluppi di quanto anticipato…

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Manuel De Luca

Ingegnere Civile, studioso di Geologia applicata e Ingegneria sotterranea. Formazione come Pilota Privato. Attivo nell'ambito della ricerca in Ingegneria Strutturale, con particolare riferimento ai fenomeni reologici.