Aggiornamenti dal sistema solare: agosto 2020

Credit: NASA

Mese dedicato soprattutto ai viaggi e agli spostamenti, nel sistema solare. Continua il viaggio verso Marte delle tre missioni da poco lanciate, mentre numerose sonde compiono aggiustamenti dell’orbita e preparativi in vista del raggiungimento del prossimo obiettivo.

Uno sguardo anche al passato, con un importante ritrovamento di alcuni dati originali relativi agli esperimenti ALSEP delle missioni Apollo, cinque postazioni lasciate sulla superficie lunare con veri sensori scientifici e retroriflettori per misure di distanza con il laser. In ottica futura, invece, sono stati delineati i dettagli di una missione cinese destinata all’esplorazione e raccolta campioni di vari asteroidi.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

In preparazione per il lancio

Dopo la solita flottiglia di sonde partite verso Marte, la prossima missione di esplorazione del sistema solare a partire dovrebbe essere la cinese Chang’e 5, ambiziosa missione per riportare campioni di suolo lunare a Terra. Non si hanno molte notizie dalla Cina, ma la sonda è già arrivata allo spazioporto in preparazione per il lancio tra il 24 e il 25 novembre.

In India, intanto, si prepara la missione di osservazione solare Aditya-L1, attualmente prevista per gennaio 2021, ma che potrebbe slittare anche a causa della brutta situazione relativa alla diffusione del COVID-19 nel subcontinente indiano. A inizio 2021 dovrebbe partire anche il CubeSat 12U CAPSTONE, missione verso la Luna finanziata dalla NASA nell’ambito del programma Artemis.

Nella seconda parte del 2021 dovremmo finalmente vedere due delle missioni più attese del decennio. Il James Webb Space Telescope (NASA/ESA/CSA) continua a prepararsi per il lancio nonostante i frequenti rinvii e si cominciano a scoprire gli intriganti dettagli di alcune campagne di osservazione programmate per il grande telescopio spaziale. Anche Artemis 1 (NASA) continua la sua rincorsa al lancio, senza equipaggio, verso la Luna. Questo mese i progressi principali si sono avuti riguardo al lanciatore e alla sua interfaccia con la capsula Orion. Per quel che riguarda SLS abbiamo superato metà strada nel percorso che porta al completamento dell’importante serie di collaudi Green Run Test, che culminerà con la prova di accensione dei motori dello stadio centrale.

Esplorando la Luna

È appena terminato il ventunesimo giorno lunare per Chang’e 4 e il rover Yutu 2, che quindi sono nuovamente in ibernazione. Il rover ha viaggiato per circa altri 28 metri, portando il totale a 519. In orbita, a supporto della missione, c’è anche il satellite ripetitore Queqiao. Dovrebbe essere ancora attivo, inoltre, il telescopio all’ultravioletto del precedente lander cinese, Chang’e 3.

In orbita continua la missione di Chandrayaan-2 (ISRO), che rilascerà a breve (probabilmente ottobre) il primo set di dati scientifici raccolti durante poco più di un anno. Il Lunar Reconnaissance Orbiter (NASA) continua invece la sua missione decennale e si sta tentando di utilizzare il riflettore che ha a bordo per capire se sui riflettori lasciati sulla superficie durante le missioni Apollo (di cui abbiamo parlato nell’introduzione) si sia depositata o meno una quantità apprezzabile di polvere lunare. In orbita lunare ci sono anche le due sonde P1 e P2 della missione THEMIS-ARTEMIS (NASA).

In equilibrio tra Sole e Terra

In orbita intorno al punto lagrangiano L1 Terra-Sole ci sono i satelliti di osservazione solare WIND (NASA), ACE (NASA) e SoHO (NASA/ESA), oltre a DSCOVR (NASA/NOAA), quest’ultima con un occhio anche all’osservazione della Terra.

Dall’altra parte rispetto alla Terra, in orbita intorno al punto lagrangiano L2, ci sono invece i telescopi spaziali Spektr-RG (Roscosmos/DLR) e Gaia (ESA).

Nel sistema solare interno

Due missioni solari sono in viaggio per raggiungere, tra qualche anno, l’orbita finale che permetterà di studiare la nostra stella come progettato.

Solar Orbiter (SolO) (ESA), dopo aver effettuato il suo primo passaggio al perielio e compiuto le prime osservazioni solari, sta viaggiando verso il primo dei numerosi flyby di Venere, che avverrà a dicembre e contribuirà ad aggiustare l’orbita.

Parker Solar Probe (NASA), invece, dopo aver compiuto due anni in orbita ed effettuato a luglio il sorvolo ravvicinato di Venere, ora si dirige spedita verso il sesto perielio, quello che il 27 settembre batterà il record di vicinanza al Sole stabilito a gennaio di quest’anno. Il record è comunque destinato ad essere superato diverse volte nel corso della missione. Già a febbraio del 2021, infatti, un altro flyby di Venere immetterà la sonda in un’orbita ancora più stretta.

Orbita complicata anche per il lungo viaggio di BepiColombo (ESA/JAXA), diretta verso Mercurio. Le due sonde MPO (ESA) ed MMO (JAXA), trasportate grazie al Mercury Transfer Module (ESA), si stanno preparando per il prossimo flyby di Venere che avverrà a ottobre di quest’anno

In un’orbita simile a quella della Terra l’unica sopravvissuta della missione americana STEREO, Stereo A, continua ad osservare il Sole, pur non disdegnando l’osservazione di altre stelle. Intorno a Venere, invece, prosegue la missione giapponese Akatsuki.

Le due sonde per lo studio di asteroidi vicini sono a due punti diversi della loro missione. Hayabusa 2 (JAXA) sta per arrivare nei pressi della Terra dopo aver raccolto un campione dell’asteroide Ryugu. La sonda rilascerà la piccola capsula col materiale raccolto all’inizio di dicembre per atterrare nella regione di Woomera, in Australia, e poi proseguirà per una nuova missione. OSIRIS-REx (NASA), invece, è ancora nei pressi dell’asteroide Bennu e si sta preparando per la raccolta campioni, fissata al 20 ottobre. Il 14 agosto è avvenuta con successo l’ultima prova generale in preparazione dell’evento, con l’avvicinamento a soli 40 metri dalla superficie dell’asteroide.

La flotta marziana

Tre missioni sono in viaggio verso il pianeta rosso, dopo essere state lanciate a luglio. La prima ad essere lanciata è stata Al-Amal, degli Emirati Arabi Uniti. Successivamente è arrivato anche il momento della cinese Tianwen-1 e di Mars 2020 (NASA), con il suo rover Perseverance e il mini-elicottero Ingenuity. L’elicottero, il 7 agosto, ha anche ricaricato le proprie batterie fino al 35%.

È il sol 2869 per Curiosity sulla superficie di Marte e il rover ha compiuto 8 anni sul pianeta rosso proprio a inizio agosto. Siamo in piena stagione ventosa nel cratere Gale (si avvicina l’estate) e il rover è riuscito a riprendere alcuni dust devil in azione (piccoli vortici di polvere).

Il lander InSight (NASA) è giunto invece al sol 627 sul pianeta rosso. Continuano i progressi deIlo strumento HP³ che da quasi due anni sta cercando di insinuarsi nel suolo marziano. Dopo i progressi raggiunti a luglio, ci si è presa una piccola pausa, con la benna che è stata utilizzata per altri scopi. Ad agosto sono ripresi i tentativi e dopo aver ricoperto il buco effettuato dalla sonda, la benna ha fatto ulteriormente pressione sul terreno permettendo altri progressi all’interno del suolo. Nei prossimi giorni verranno effettuati altri tentativi. Nel frattempo si indaga anche su alcuni problemi ai sensori meteorologici del lander.

In orbita intorno a Marte Mars Reconnaissance Orbiter (NASA) festeggia i 15 anni di missione, mentre MAVEN (NASA) continua a effettuare interessanti scoperte sull’atmosfera marziana. Trace Gas Orbiter (ESA/Roscosmos), della missione ExoMars, è sempre alle prese con il mistero del metano su Marte. Continuano anche le missioni di Mars Odyssey (NASA), Mars Express (ESA) e Mars Orbiter Mission (ISRO).

Nel sistema solare esterno

Juno (NASA) continua nella sua orbita di 53 giorni intorno al gigante del sistema solare, Giove. A inizio agosto la sonda ha festeggiato i 9 anni dal lancio, mentre a settembre effettuerà il 29º passaggio ravvicinato del pianeta.

New Horizons (NASA) continua il suo allontanamento dal sistema solare dopo aver sorvolato prima Plutone, poi l’oggetto della fascia di Kuiper 2014 MU69 Arrokoth. Purtroppo la campagna di ricerca con il telescopio Subaru, alle Hawaii, per cercare un possibile ulteriore obiettivo per New Horizons, non è andata a buon fine, e si dovrà ritentare in futuro. Sempre più lontane anche le sonde americane Voyager 1 e Voyager 2. La prima è a ben 150 UA dalla Terra (20 ore e 49 minuti-luce), mentre la seconda a 124 UA (17 ore e 13 minuti-luce).

Riassunto missioni

Ci sono 33 missioni spaziali al di fuori dell’orbita terrestre, operate da 37 unità robotiche.

Posizione approssimativa delle sonde al primo luglio. Credit: Loren Roberts per la Planetary Society su un’idea di Olaf Frohn

Gli aggiornamenti per questo mese sono giunti al termine, continuate a seguirci e ci risentiamo il prossimo mese con gli aggiornamenti dal sistema solare!

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.