Completato per il Dream Chaser il programma CCDev2 della NASA

Il Dream Chaser prima dei Drop Test. Credit: NASA/Ken Ulbrich.
Il Dream Chaser prima dei Drop Test. Credit: NASA/Ken Ulbrich.

Sierra Nevada Corporation (SNC), realizzatrice dello spazioplano Dream Chaser, ha comunicato di aver completato con la Agenzia Spaziale Americana (NASA) l’ultima tappa prevista all’interno del programma Commercial Crew Development 2 (CCDev2), seconda fase di sviluppo del Commercial Crew Program.

Nonostante che il 26 ottobre 2013 il primo test di volo del Dream Chaser si sia concluso con un incidente al momento dell’atterraggio sulla pista della base area militare di Edwards in California, tutti i dati rilevati durante le fasi di planata e di approccio alla pista hanno dimostrato il corretto comportamento della navicella durante queste critiche condizioni di volo.

Anche le successive analisi approfondite, effettuate dai tecnici di SNC insieme a quelli della NASA dopo il volo, hanno confermato la capacità dei sistemi di volo del Dream Chaser di condurre autonomamente tutte operazioni necessarie per mantenere un assetto di volo controllato e un atterraggio in sicurezza dello spazioplano, nonostante la mancata apertura della porta del carrello sinistro al momento di toccare il suolo, dovuta ad impurità presenti nel cicuito idraulico di azionamento.

La struttura della navicella, successivamente al brusco impatto con il suolo dovuto alla mancanza dell’appoggio sinistro, si è dimostrata comunque sufficientemente solida da preservare l’integrità della cabina e la sopravvivenza di un eventuale equipaggio a bordo.

Terminata la fase CCDev2, Sierra Nevada Corporation rimane impegnata a raggiungere tutte le successive milestones previste nell’accordo siglato con la NASA per l’attuale fase chiamata Commercial Crew Integated Capability (CCiCap) del programma Commercial Crew, con cui l’Agenzia Spaziale Americana sarà in grado, nei prossimi anni, di dotarsi di un nuovo sistema per inviare Astronauti Americani in orbita terrestre bassa e sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Fonte: Sierra Nevada Corporation.

  Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Giuseppe Corleo

Ingegnere meccanico per corso di studi, informatico in ambito bancario per professione, appassionato di tutto ciò che riguarda astronomia, astronautica, meccanica, fisica e matematica. Articolista del sito Astronautinews.it dal 2011.