Pensionamento programmato per il razzo dei record

La United Launch Alliance, ULA, si è aggiudicata un contratto per quello che potrebbe essere l’ultimo lancio per il Delta IV Heavy, il razzo con il record di massa immessa in orbita con un singolo lancio tra quelli ancora in attività.

Si tratta della missione NROL-70 per il National Reconnaissance Office, commissionata dall’USAF (United States Air Force) per il Dipartimento della Difesa (DoD) degli Stati Uniti d’America, e pianificata per gennaio 2024; rientra nel programma NSSL, National Security Space Launch, precedentemente conosciuto come EELV, Evolved Expendable Launch Vehicle.

Locandina dell’ultimo volo effettuato dal Delta IV Heavy per NRO con la missione NROL-71. Credit: ULA.

Il programma di lanci per NRO è iniziato alla fine degli anni 1990 e ha avuto per lungo tempo come fornitori essenzialmente solo Boeing e Lockheed Martin, riducendosi di fatto a un unico fornitore dopo la fusione del settore aerospaziale di queste due aziende in ULA. Dagli anni 2010 i competitor sono aumentati, con la venuta di Northrop Grumman e SpaceX, e l’aeronautica militare americana ha formalizzato una serie di regole più rigide per l’assegnazione dei propri contratti e l’obbligatorietà di avere un razzo certificato NSSL per poter eseguire i lanci. Proprio la richiesta di questa certificazione ha costretto la dirigenza di ULA a prolungare la vita del loro Delta IV Heavy, già certificato NSSL, come un’operazione annunciata di recente da RocketLab. Il costo di ogni lancio secondo la casa produttrice potrebbe essere inferiore ai 100 milioni di dollari.

Breve video illustrativo delle capacità del razzo Vulcan.

ULA vanta una lunghissima esperienza di attività di lanci e punta su Vulcan per le operazioni del Dipartimento della Difesa, oltre che ad altri servizi commerciali. Molti componenti del nuovo lanciatore saranno usati sia nel razzo Atlas che nel Delta già da quest’anno, facilitando la certificazione NSSL. Fino ad allora ULA terrà in esercizio il Delta IV Heavy. Gli ultimi tre voli programmati di questo razzo sono proprio per il NRO, con i lanci NROL-91, NROL-68 e NROL-70 già pianificati per il 2022, il 2023 e il 2024, rispettivamente. La compagnia ha negoziato un totale di 467,5 milioni di dollari per i tre lanci, concedendo al dipartimento federale uno sconto di 27,5 milioni di dollari per lancio.

Il Delta IV Heavy vanta una serie di 10 lanci consecutivi effettuati con pieno successo, preceduti solamente da un successo parziale nel 2004. Oltre alle missioni per DoD, il razzo annovera tra le sue missioni più importanti il debutto della capsula Orion nel 2014 e il lancio di Parker Solar Probe nel 2018, il satellite artificiale più vicino al Sole di sempre. Proprio il lancio del 2014 è stato quello dei record: con una massa di 21.000 kg è il carico più pesante che un razzo, tutt’ora in esercizio, abbia mai mandato nello spazio. Teoricamente, come payload massimo in orbita bassa, il Delta IV Heavy è secondo solo al Falcon Heavy, ma il lanciatore di SpaceX non ha ancora superato il record di quello di ULA, pur avendone le possibilità.

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Gianmarco Vespia

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