Sarà il Vulcan Centaur a lanciare il Dream Chaser di SNC

Una rendering del Dream chaser incapsulato nel fairing del Vulcan Centaur (C) SNC/ULA

Sierra Nevada Corporation (SNC), l’azienda aerospaziale costruttrice dello spazioplano Dream Chaser, ha scelto la United Launch Alliance (ULA) come fornitore di servizi di lancio per il proprio velivolo per le sei missioni previste verso la Stazione Spaziale Internazionale. Il Dream Chaser verrà lanciato a bordo dei razzi Vulcan Centaur per le missioni cargo e di rifornimento della Stazione, a partire dal 2021.

Fatih Ozmen, amministratore delegato di SNC, ha spiegato che il Dream Chaser può essere lanciato da qualsiasi vettore convenzionale, pertanto sono state valutate diverse opzioni. «SNC ha scelto ULA per via della nostra forte collaborazione che ha permeato il programma di sviluppo del Dream Chaser, del loro comprovato record di sicurezza e delle loro prestazioni puntuali. Tutto ciò porterà congiuntamente, lo spazioplano e il vettore americano, verso il futuro dell’innovazione e dell’esplorazione».

«In questo mercato di lanciatori estremamente competitivo, ci sentiamo privilegiati di essere stati scelti da SNC per questo blocco di sei lanci verso la ISS,» ha dichiarato Tory Bruno, presidente ed amministratore delegato di ULA. «Questo è uno dei primi contratti per il nostro nuovo razzo Vulcan Centaur e la prima di queste sei missioni fungerà anche da secondo volo di certificazione del vettore. Siamo emozionati di far progredire i nostri più di 120 anni di esperienza combinata di lanci con i razzi Atlas e Delta, in questa fase progressiva di sviluppo ed avanzamento tecnologico, verso il Vulcan Centaur».

Vulcan Centaur

Il progetto del Vulcan Centaur, unito a una tecnologia innovativa, trasformerà il futuro dei lanci spaziali. Il nuovo vettore fornirà una performance superiore con una maggiore accessibilità unite precisione e affidabilità. Circa il 90% di tutti i componenti del Vulcan Centaur verrà fatto volare con le missioni dell’Atlas V, in modo tale da minimizzare i rischi per il suo primo volo. Il Vulcan Centaur fa parte di una nuova tipologia di vettori, con la performance di un lanciatore pesante, ma dotati di un core stage singolo.

Un rendering del Dream Chaser incapsulato nella carenatura del Vulcan Centaur. © SNC/ULA

Questo nuovo razzo è alto 61,6 m nella versione standard e 67,4 m nella versione Heavy, che ha un’ogiva più capiente. Con l’aggiunta da 2 fino a 6 booster laterali a propellente solido (Solid Rocket Boosters – SRB), può essere allestito in quattro diverse configurazioni; le versioni a due e sei booster vengono considerate standard, mentre quelle a zero e quattro sono tipologie eccezionali.

Gli SRB hanno un diametro di 160,3 cm e sono alti 21,9 m . Sono costruiti in composito a base di grafite epossidica, con un profilo di variazione di spinta “programmato” nella grana del propellente solido. Essi vengono sganciati e spinti via dal core stage da alcuni propulsori, dopo aver funzionato per circa un minuto e mezzo.

Il core stage è largo 5,4 m e alto 33,3 m e i suoi serbatoi sono costituiti da una griglia ortogonale in alluminio e da cupole in alluminio tornito. La propulsione dello stadio centrale è garantita da due motori criogenici a metano BE-4 dalla spinta di poco più di 249 tonnellate ciascuno.

L’upper stage Centaur a idrogeno e ossigeno liquidi è largo 5,4 m e alto 11,7 m e monta due propulsori RL10C-X costruiti con tecnologia di stampa 3D, da 11,3 tonnellate di spinta ciascuno. Ne verrà prodotta anche una versione maggiorata alta 13,6 m, i cui serbatoi saranno in grado di contenere propellente addizionale. La carenatura protettiva del payload è larga 5,4 m e lunga 15,5 m nella versione standard e 21,3 m nella versione Heavy.

Il Vulcan Centaur sarà in grado di collocare in un’orbita di trasferimento geosincrono (35.786 × 185 km a 27° di inclinazione sull’equatore), carichi che andranno da 7.400 kg a 15.000 kg, mentre per quanto riguarda l’orbita bassa terrestre (circolare a 200 km di quota e a 28,7° di inclinazione sull’equatore) la performance andrà dai 17.800 kg ai 30.300 kg.

Il nuovo vettore di ULA verrà lanciato dallo Space Launch Complex-41 della cape Canaveral Air Force Station, in Florida e dallo Space Launch complex-3 della Vandenberg Air Force Base, in California.

Il Dream Chaser

Nell’ambito del contratto Commercial Resupply Services 2 (CRS-2) della NASA, il Dream Chaser sarà in grado di trasportare oltre 5.400 kg di carico pressurizzato e non sulla Stazione Spaziale Internazionale, rimanendovici agganciato per un periodo massimo di 75 giorni e fungendo anche da laboratorio orbitante. Al termine della sua missione, il velivolo di SNC potrà caricare circa 3.000 kg di rifiuti e riportare sulla Terra anche diverse quantità di materiale scientifico critico, che potrà essere scaricato pochi minuti dopo il suo rientro su di una pista di atterraggio. È previsto che il Dream Chaser possa essere riutilizzato fino a una quindicina di volte.

Una bellissima rappresentazione artistica del Dream Chaser in volo. © Sierra Nevada Corporation

Fonti: ULA, SNC

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)