EVA-39 completata, pieno successo per Kimbrough e Pesquet

Le gambe di Pesquet sospese sopra la Terra. (C) NASA/ESA

Il comandante di Expedition 50 Shane Kimbrough e l’ingegnere di volo Thomas Pesquet hanno concluso con pieno successo la loro attivtà extraveicolare alle 18:20 italiane di ieri, venerdì 12 gennaio. La passeggiata spaziale si è protratta per circa 6 ore e i due astronauti hanno installato speciali adattatori e collegato i circuiti elettrici di tre delle sei nuove batterie agli ioni di litio della Stazione Spaziale Internazionale.

 

Come anticipato nell’articolo su EVA-38, le nuove batterie agli ioni di litio ed i loro adattatori vengono utilizzate sulla ISS per immagazzinare l’energia generata dai grandi pannelli solari della stazione. Le nuove batterie forniscono una capacità maggiore a fronte di dimensioni inferiori rispetto ai vecchi accumulatori al nichel-idrogeno. Il lavoro di preparazione a questo aggiornamento era stato svolto nelle scorse settimane tramite il braccio robotico Canadarm 2 e della sua “mano” Dextre, mentre ed EVA-39 è stata la seconda delle due spacewalks necessarie per completare l’installazione. La campagna di sostituzione delle batterie proseguirà per i prossimi due anni, via via che nuovi accumulatori raggiungeranno la ISS.

Lo schema tecnico di una delle batterie installate a bordo della ISS. (C) NASA

Qualche dettaglio extra

Per EVA-39 Kimbrough è stato identificato con il callsign EVA-1, mentre EVA-2 è stato riservato a Pesquet.

In preparazione alla secona EVA, domenica scorsa il canale 1A era stato disattivato ed il suo carico di lavoro passato provvisoriamente al canale 1B. Questo ha permesso la rimozione delle vecchie batterie tramite il braccio robotico comandato dal personale di Terra. Sempre domenica le batterie degli slot 5 e 6 sono state messe negli slot A e B del pallet di HTV.

Ecco un video con le riprese accelerate di alcune delle attività svolte con Canadarm negli scorsi giorni.

Il sito delle operazioni è stato lo stesso di EVA-38, cioè lo IEA posto sul traliccio S4, anche se questa volta i due astronauti hanno lavorato sul lato opposto, dove si trovano le batterie del canale 1A. Nell’EVA di venerdì scorso è stato invece alimentato con le nuove batterie il canale 3A. Lunedì invece sono state trasferite due nuove batterie dagli slot E e D del pallet agli slot 5 e 1 di IEA, dal quale è stata tolta la vecchia batteria a sua volta inserita nello slot C del pallet. Infine, martedì è stata rimossa la vecchia batteria dallo slot 3 dove è stata inserita la batteria nuova rimossa dallo slot F del pallet ed è stata inoltre rimossa anche la vecchia batteria dello slot 2.

La zona di lavoro degli astronauti, cerchiata in rosso. Immagine (C) NASA

Gli obiettivi primari per gli astronauti erano:

  • installare 3 adattatori sul canale 1A, negli slot 2, 4 e 6
  • spostare la batteria allogiata nello slot 4 dell’IEA sopra ad uno dei 3 adattatori appena installati.

Rispetto all’EVA precedente quindi verrà installata una batteria (vecchia) in meno. Sull’IEA S4 gli slot 1, 3 e 5 erano con già con le batterie nuove, gli slot 2 e 6 invece erano vuoti mentre nello slot 4 ancora c’era la vecchia batteria al nichel-idrogeno riposizionata dal duo.

La configurazione del canale 1A prima e dopo l’EVA. Immagine (C) NASATv

Nei prossimi giorni i tecnici a Houston installeranno le batterie sopra agli adattatori posizionati dagli astronauti e riporranno i vecchi accumulatori nella piattaforma esterna del cargo giapponese HTV, che le farà precipitare con sè durante il rientro in atmosfera programmato alla fine di gennaio.

Il perfetto svolgimento dei compiti primari ha consentito agli astronauti di proseguire con alcuni obiettivi secondari, come scattare varie fotografie per documentare lo stato di alcune zone della Stazione, la sostituzione della videocamera CLPA-1 che si era guastata, e portare all’esterno una serie di coperture termiche che verranno installate in una futura EVA a protezione del boccaporto del Nodo 3 dove ora è agganciato il PMA 3 (uno dei boccaporti di attracco della Stazione)  dopo che quest’ultimo sarà stato riposizionato sul Nodo 2.

Shane Kimbrough e Thomas Pesquet. (C) NASA/NASA Tv

Per Kimbrough EVA-39 è stata la seconda passeggiata spaziale nel giro di una settimana e la quarta della sua carriera, mentre per Pesquet si è trattato di un esordio. Gli equipaggi della ISS hanno svolto 197 attività extraveicolari per l’assemblaggio e la manutenzione del laboratorio orbitante, accumulando un totale di 51 giorni, 6 ore e 4 minuti di lavoro all’esterno.

Le statistiche di Paolo Baldo

Come da tradizione, il nostro articolista Paolo Baldo ha compilato una serie di statistiche e curiosità legate ad EVA-39.

  • L’uscita è iniziata molto presto (alle 11:22 GMT) esattamente come la seconda EVA della Expedition 45 (Kelly – Lindgren). Per trovare una EVA iniziata prima di queste due bisogna tornare al settembre 2012 (Expedition 32) quando Sunita Williams e Akihiko Hoshide uscirono alle 11:06 GMT.
  • Kimbrough era alla sua quarta EVA mentre Pesquet alla prima. La precedente volta che in EVA c’erano un astronauta alla quarta e uno alla prima è stato lo scorso agosto (Williams – Rubins) ed anche in quella occasione l’EVA ha avuto una durata di 5,97 ore.
  • Fra i quattro astronauti francesi che hanno effettuato EVA, Pesquet è quello che è rimasto fuori meno tempo essendo sopravanzato dalle 6,00 ore di Jean-Loup Chrétien che occupa il terzo posto. Tuttavia con i suoi 38,9 anni diventa il più giovane dei quattro ad aver effettuato EVA, superando i 39,4 anni di Philippe Perrin.
  • Con un’età media di 44,2 anni è stata l’EVA più giovane da ottobre 2014 quando i russi Suraev e Samokutyayev totalizzarono 43,5 anni di media.
  • Con questa EVA Kimbrough entra nel club (che conta 66 membri) degli astronauti che hanno passato oltre 24 ore (nel suo caso 25,4) fuori dal veicolo spaziale.
  • Con questa EVA la Francia totalizza 37,8 ore di attività extra-veicolari scavalcando la Svezia (ferma a 31,9 ore) ed issandosi al primo posto in Europa.
  • In ambito ISS non si erano mai viste due EVA nei primi 13 giorni dell’anno. Il record precedente risaliva al 2002 quando la seconda EVA dell’anno fu effettuata il 25 gennaio. Allora entrambe furono effettuate da Pirs mentre quelle di quest’anno da Quest.
  • Infine una curiosità non legata ai numeri. Durante le due EVA del nostro Parmitano, nel 2013, il Capcom fu proprio Shane Kimbrough mentre quest’anno i due si sono invertiti i ruoli.

Luca Parmitano, Capcom per EVA-38 e 39. (C) NASATv

Fonti: NASA e Forumastronautico

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.