La Russia lancia il quinto satellite Glonass K

Un lancio da Pleseck

È stato lanciato con successo il satellite GLONASS-K n. 17L, il quinto esemplare dell’ultima versione dei satelliti di navigazione russi, progettata per subentrare ai GLONASS-M, non più in produzione. Questo satellite ha seguito di soli due mesi il lancio del suo predecessore, il che probabilmente indica che la serie GLONASS-K è uscita dalla fase prototipale per raggiungere la produzione di serie.

L’ISS Rešetnev di Železnogorsk, l’ente incaricato della costruzione dei satelliti, aveva avviato i test integrati del veicolo n. 17 nel giugno 2021, a satellite appena assemblato. Il lancio di quel particolare satellite era previsto entro la fine del 2021, ma la consegna al sito di lancio di Pleseck era slittata fino al mese di settembre di quest’anno.

GLONASS-K è il più recente sviluppo del sistema di navigazione satellitare russo. Sviluppato da Information Satellite Systems Rešetnev e lanciato per la prima volta il 26 febbraio 2011, il GLONASS-K rappresenta una sostanziale evoluzione rispetto ai precedenti satelliti GLONASS-M di seconda generazione, con una vita utile più lunga e una migliore precisione e accuratezza.

GLONASS-K è il primo satellite della serie GLONASS a non essere pressurizzato: tutte le sue apparecchiature sono in grado di funzionare nel vuoto. Questa sua particolarità ne ha permesso la realizzazione con una massa sostanzialmente inferiore rispetto al modello precedente: GLONASS-K ha una massa di soli 935 kg rispetto ai 1.450 kg del suo predecessore. Il nuovo satellite ha una vita operativa di 10 anni, tre anni in più rispetto al GLONASS-M e sette anni in più rispetto a quella dei satelliti GLONASS della prima serie.

Per la messa in orbita di questi satelliti sono state previste due opzioni: sei satelliti lanciati contemporaneamente da un Proton-M dal Cosmodromo di Bajkonur, oppure due satelliti su un Soyuz-2 con uno stadio superiore Fregat lanciati dal Cosmodromo di Pleseck. A titolo di confronto, i precedenti satelliti GLONASS-M potevano essere lanciati solo tre alla volta su un Proton-M. La nuova soluzione dovrebbe ridurre del 50% i costi di messa in orbita, tuttavia fino a ora si è sempre visto il lancio di un singolo satellite.

Il 26 febbraio 2011 è stato lanciato il primo satellite GLONASS-K, denominato Kosmos-2471. Il lancio è avvenuto dal Cosmodromo di Pleseck su un razzo Soyuz-2.1b con uno stadio superiore Fregat. Il 30 novembre 2014 è stato messo in orbita il secondo satellite, Kosmos-2501. Anche questo lancio è avvenuto dal Cosmodromo di Pleseck con le modalità precedenti. Un terzo satellite GLONASS-K, il Kosmos-2547, è stato lanciato il 25 ottobre 2020, mentre il quarto, il Kosmos-2557 è stato lanciato il 7 luglio 2022.

Lo stato della costellazione dei satelliti russi adibiti alla navigazione satellitare è la seguente :

VersioniLanciatiOperativiNon in usoRitiratiPersi in fase di lancio
Glonass Block I1000100
Glonass Block IIa90090
Glonass Block IIb120066
Glonass Block IIv5600560
Glonass Block III 10010
Glonass-M 50220226
Glonass-K153210
Statistiche di utilizzo satelliti GLONASS

Il decollo del razzo Soyuz 2.1b/Fregat con a bordo il satellite GLONASS-K n. 17L è avvenuto come programmato il 10 ottobre 2022, alle 05:52 ora di Mosca (4:52 CEST) dal sito 43 di Pleseck. Questo lancio ha probabilmente emulato il profilo di volo delle missioni precedenti. In quello scenario, dopo diversi secondi di ascesa verticale, il vettore si dirige a sud-est per allineare la sua traiettoria al suolo seguendo un’orbita inclinata di 64,77° verso l’equatore. I quattro booster della prima fase si separano dopo circa due minuti dall’inizio del volo per ricadere a terra.

Circa 45 secondi dopo avviene il distacco della carenatura posta a protezione del satellite che così viene esposto all’atmosfera rarefatta dello spazio. Il secondo stadio (core) del razzo rimane attivo fino a circa 5 minuti dall’inizio del volo, separandosi istanti dopo l’accensione del motore RD-0124 del terzo stadio. Pochi secondi dopo, la sezione cilindrica di poppa del terzo stadio si divide in tre segmenti e si separa anch’essa. Tutti i frammenti risultanti dalla separazione del secondo e del terzo stadio ricadono a terra. Il terzo stadio del razzo completa la sua ascesa e si separa dalla sezione del carico utile 9 minuti e 22 secondi dopo il decollo.

Alcune foto del lancio.

Durante una tipica missione di messa in orbita di satelliti GLONASS, lo stadio superiore del Fregat-M effettua tre manovre orbitali necessarie per trasferire il veicolo spaziale nella sua orbita circolare operativa posta a oltre 19.000 km sopra la superficie terrestre.

La prima accensione del motore principale del Fregat, della durata di circa 20 secondi, viene attivata circa un minuto dopo la separazione dal terzo stadio. Questa manovra inserisce il vettore in un’orbita di parcheggio quasi circolare. Dopo un volo passivo della durata di quasi 30 minuti, il Fregat accende di nuovo il suo motore principale, questa volta per quasi 10 minuti, per modificare l’orbita e innalzare l’apogeo a un’altitudine target posta a oltre 19.000 km. Lo stack Fregat/GLONASS vola su quella rotta per più di 2,5 ore prima di accendere nuovamente il propulsore. La terza accensione, della durata di poco meno di 4 minuti, innescata quando il Fregat ha raggiunto l’apogeo, rende circolare l’orbita alla quota appena raggiunta. 30 secondi dopo aver raggiunto la destinazione, il satellite si stacca dal vettore.

Dopo aver rilasciato il satellite, il Fregat effettua due manovre con i suoi propulsori di controllo dell’assetto, SOZ, per allontanarsi dal satellite e dirigersi in un’orbita “cimitero”.

Fonte: RussianSpaceWeb

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.