Firmato l’accordo ESA-NASA: l’Europa verso la Luna

La capsula Orion con il suo modulo di servizio in volo vicino alla Luna - Credits: ESA

Il direttore generale dell’ESA Jan Wörner e l’amministratore NASA Jim Bridenstine hanno siglato un protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding) che porterà l’Europa sulla Luna. L’accordo riguarda l’impegno di vari stati membri dell’ESA a fornire una serie di elementi essenziali per il primo avamposto umano in orbita lunare, noto come Lunar Gateway.

ESA contribuirà alla nuova campagna di esplorazione della Luna con elementi hardware di importanza primaria e con il relativo supporto operativo:

  • non meno di due moduli di servizio ESM (European Service Modules) per la capsula Orion
  • il modulo abitativo I-Hab (International Habitat) del Lunar Gateway
  • il modulo per telecomunicazioni e rifornimento ESPRIT.

I dettagli del contributo di ESA

Il protocollo conferma la volontà di ESA di produrre almeno due Moduli di Servizio Europei per la capsula Orion. I moduli di servizio sono elementi atti a fornire elettricità, acqua, ossigeno e azoto alla capsula abitata americana. In cambio ESA otterrà tre opportunità di volo per i suoi astronauti, che potranno visitare e lavorare a bordo del Gateway.

Credits: ESA–K. Oldenburg

Il Gateway sarà l’elemento abilitante alla campagna di esplorazione della Luna, sia nella sua orbita sia sulla sua superficie. Allo stesso tempo consentirà di condurre ricerche e dimostrazioni tecnologiche, oltre che ad affinare i processi necessari alle future esplorazioni marziane. Il contributo di ESA a questa impresa di carattere internazionale vedrà la costruzione e fornitura del modulo I-Hab, l’habitat principale dedicato agli astronauti a bordo del Gateway. In I-Hab troverà posto anche il sistema di supporto vitale ECLSS (Environmental Control and Life Support System). Il contratto per questo modulo sarà affidato a Thales Alenia Space Italia.

Il modulo I-HAB (evidenziato in colore azzurro) – Credits: ESA

Un secondo modulo, chiamato ESPRIT, conterrà i sistemi di telecomunicazione e di supporto al rifornimento di propellenti, e sarà dotato di una finestra simile al modulo Cupola della Stazione Spaziale Internazionale. Prime contractor per questo appalto sarà Thales Alenia Space Francia.

Infine, ma non per importanza, ESA sarà responsabile delle operazioni per gli elementi del Gateway che fornirà.

Il modulo ESPRIT (evidenziato in colore azzurro) – Credits: ESA

Le dichiarazioni dei vertici di ESA e NASA

Il direttore generale di ESA Jan Wörner si è detto molto soddisfatto della firma dell’accordo, frutto di svariati anni di preparazione: «grazie a 20 anni di presenza continua di esseri umani a bordo della Stazione Spaziale Internazionale abbiamo visto un livello di collaborazione internazionale senza precedenti. Un’esplorazione dello spazio che sia sostenibile richiede uno sforzo internazionale coordinato, e l’Europa ha dato prova di essere un partner forte e affidabile».

Il momento della firma da remoto – Credits: ESA–P. Willekens

«Questo protocollo d’intesa segna una svolta fondamentale nella traiettoria europea: conferma che andremo avanti, verso la Luna, e non solo in termini di equipaggiamenti e tecnologia, ma anche con le persone. L’Europa giocherà un ruolo centrale nella nuova era di esplorazione spaziale globale insieme ai nostri partner di NASA, attraverso architetture innovative per l’esplorazione lunare e marziana e ispirando le generazioni future».

David Parker, direttore del dipartimento dell’esplorazione umana e robotica dell’ESA, ha condiviso le dichiarazioni di Wörner: «ogni lancio di astronauti verso la Luna si affiderà allo European Service Module per potenza elettrica, propulsione, ossigeno e acqua. L’Europa provvederà inoltre a fornire gli alloggi per l’equipaggio del Gateway. Ma la cosa più importante è che astronauti europei voleranno sul Gateway per lavorare e vivere nello spazio profondo per la prima volta».

Il DG di ESA Jan Wörner e l’amministratore NASA Jim Bridenstine dopo la firma del protocollo.

L’amministratore di NASA Jim Bridenstine ha dichiarato a sua volta: «questa partnership fa leva sulla straordinaria collaborazione stabilita nel contesto del programma ISS, mentre procediamo verso la Luna. Il Gateway continuerà a espandere il lavoro comune con i partner internazionali quali ESA, assicurando che Artemis si concretizzi come un programma sicuro e sostenibile di esplorazione della Luna e oltre, anche dopo l’atterraggio della prima missione».

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Commenti

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.

Una risposta

  1. MayuriK ha detto:

    Ottimo! Avanti tutta per il ritorno sulla Luna!