Il primo modulo della nuova stazione cinese è in attesa del Lunga Marcia 5

Il modulocentrale Tianhe della Chinese Space Station. Credits CCTV English

Lo scorso 2 settembre, a Pechino, è stata effettuata la revisione finale del primo modulo della nuova stazione spaziale cinese, il cui esito è stato comunicato dalla China Manned Space Agency (CMSA) il 6 settembre. Il progetto e il prototipo del modulo Tianhe (Armonia dei cieli) sono stati approvati dai responsabili del progetto e il modulo destinato a essere lanciato verrà realizzato prossimamente. All’incontro erano presenti un centinaio di persone, tutte con posizioni di responsabilità all’interno del programma.

Tianhe ha una massa di 20 tonnellate ed è il modulo centrale della nuova stazione spaziale cinese, che al momento viene chiamata – almeno in Occidente – CSS (Chinese Space Station). Come spesso accade quando si parla di progetti spaziali cinesi, le informazioni disponibili sono scarne, tuttavia è noto che essa sarà composta da tre moduli pressurizzati disposti a forma di “T” e il modulo centrale, o core module, sarà per l’appunto il modulo Tianhe. Esso fungerà da nodo di collegamento con gli altri moduli e avrà i boccaporti per ricevere le capsule ospiti, inoltre controllerà l’attitudine di volo del complesso spaziale e ospiterà gli alloggi degli astronauti. A regime, la CSS ospiterà tre astronauti, che diventeranno sei nelle fasi di rotazione degli equipaggi.

Purtroppo, la messa in orbita della CSS è inficiata dalle vicissitudini legate all’entrata in servizio del nuovo vettore cinese destinato a lanciarne i moduli: il Lunga Marcia 5. Secondo le dichiarazioni cinesi ufficiali, Tianhe dovrebbe essere lanciato nel 2020 e la stazione dovrebbe essere completata per il 2022, prima però, il razzo dovrà dimostrare di aver risolto tutti i problemi insorti durante i primi due lanci.

Secondo quanto dichiarato ai media da Qi Faren, capo progettista della capsula Shenzhou, durante una conferenza sul sistema di navigazione satellitare Beidou tenutasi il 10 settembre a Zhengzhou, capitale della provincia di Henan in Cina, il primo volo del progetto CSS dovrebbe corrispondere con il lancio di prova del Lunga Marcia 5B, previsto per la metà del 2020. Se questo primo lancio dovesse andare nella maniera sperata, quello seguente sarà il lancio che porterà in orbita il modulo Tianhe.

Sempre durante la conferenza di Henan, Miao Fa, docente dell’Accademia cinese di ingegneria, ha spiegato che la Cina sta sviluppando un nuovo veicolo spaziale abitato, multifunzione e parzialmente riutilizzabile, e che la CSS verrà completata fra il 2022 e il 2024. Sarà proprio una versione senza equipaggio di questo nuovo veicolo spaziale il payload del volo di test del Lunga Marcia 5B.

La nuova capsula della CMSA è in fase di realizzazione da parte della China Academy of Space Technology (CAST), essa avrà un design modulare e versatile, e sarà costituita da due sezioni. Complessivamente sarà lunga 9 metri, avrà una massa di 23 tonnellate e sarà in grado di compiere missioni in orbita terrestre bassa, verso la Luna, verso lo spazio profondo e anche verso Marte. Durante il volo di prova del 2020, la capsula non includerà i sistemi di controllo ambientale e i sistemi di supporto agli astronauti. Infatti gli ingegneri valuteranno il comportamento dell’avionica, le sequenze di separazione, il comportamento dello scudo termico, l’apertura dei paracadute e le operazioni di recupero. Sono previste due versioni della capsula; una da 14 e una da circa 23 tonnellate.

A questo punto, è del tutto evidente che il vero collo di bottiglia, in questa fase del programma spaziale cinese, è rappresentato in primis dallo sviluppo e dall’affidabilità del Lunga Marcia 5 e poi dalla sua evoluzione, il Lunga Marcia 5B. Il Lunga Marcia 5 è il razzo designato al lancio delle prossime missioni esplorative dell’agenzia spaziale cinese; ovvero della missione lunare Chang’e-5, che mira a riportare sulla Terra 2 kg di suolo lunare e della ancora più ambiziosa missione Mars 2020 che dovrebbe partire per il Pianeta Rosso durante la prossima finestra di lancio, fra luglio e agosto 2020, e che è costituita da un orbiter e un rover. Infine, come detto, l’entrata in servizio del Lunga Marcia 5 darà il via all’assemblaggio in orbita della Chinese Space Station. Al momento, come riferito qualche giorno fa, il terzo volo del Lunga Marcia 5 dovrebbe avvenire entro la fine del 2019. Di seguito, dovrebbe essere la volta del debutto della versione 5B, poi del lancio della missione verso Marte, e infine del lancio di Chang’e-5.

Fonti: SpaceNews.com; Wikipedia;

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)

Una risposta

  1. MayuriK ha detto:

    Tanta carne al fuoco, spero che riescano a portare avanti tutto senza problemi.