Un CubeSat aprirà la strada al Gateway lunare

La società privata Advanced Space di Boulder, Colorado, si è aggiudicata un contratto di 13,7 milioni di dollari con la NASA per realizzare un satellite CubeSat destinato a testare l’orbita lunare della futura stazione spaziale Lunar Gateway, di supporto alle missioni Artemis.

Il Cislunar Autonomous Positioning System Technology Operations and Navigation Experiment (CAPSTONE) sarà il primo satellite a immettersi e operare nella Near-Rectilinear Halo Orbit (NRHO), di cui abbiamo esaustivamente parlato lo scorso luglio, quando fu scelta da NASA ed ESA come orbita operativa per il Gateway.
Questa particolare orbita, perpendicolare alla vista della Luna dalla Terra, passerà sopra entrambi i poli lunari, 3.000 km sopra il polo nord e 70.000 km sopra il polo sud, evitando così le interruzioni delle comunicazioni causate dal transito dietro il satellite e ottenendo il massimo irraggiamento solare dei pannelli fotovoltaici.

Animazione del ciclo orbitale di 7 giorni per una Near-Rectilinear Halo Orbit

«È un’opportunità entusiasmante per NASA e per diverse piccole società statunitensi del settore per avanzare verso la Luna in preparazione del programma Artemis e della futura presenza umana oltre l’orbita terrestre», ha affermato Jim Reuter del NASA Space Technology Mission Directorate. «La missione è molto ambiziosa: ci permetterà un veloce progresso tecnologico nella navigazione cislunare e la possibilità di verificare le traiettorie dell’orbita NRHO per le missioni future».

Il satellite CAPSTONE (che in italiano significa chiave di volta), formato da 12 unità CubeSat e grande quanto un forno a microonde, verrà realizzato a breve e lanciato nel dicembre 2020.
Il principale obiettivo della missione consisterà nel ridurre e risolvere le incertezze logistiche, di navigazione e comunicazione legate all’orbita NRHO.

La sonda Lunar Reconnaissance Orbiter in orbita lunare dal 2009

Grazie a un sistema di comunicazione in grado di determinare la propria posizione rispetto alla sonda NASA Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), in orbita lunare dal 2009, CAPSTONE testerà un software di navigazione autonoma che permetterà alle future missioni Artemis di ridurre la dipendenza dai sistemi di tracking a terra.

NASA e i suoi partner hanno individuato questi obiettivi:

  • Dimostrare la possibilità di navigazione satellite/satellite
  • Verificare le caratteristiche dell’orbita NRHO
  • Acquisire esperienza nel raggiungere questa orbita in maniera efficiente
  • Acquisire esperienza nel settore dei lanci verso la Luna di piccoli carichi
  • Acquisire esperienza commerciale nel pianificare, consegnare e operare servizi di supporto dei CubeSat oltre l’orbita terrestre

«CAPSTONE offre davvero tanto pur essendo così piccolo», ha affermato Bradley Cheetham, CEO di Advanced Space. «Non solo fungerà da apripista per i programmi Artemis e Gateway, ma dimostrerà le capacità delle aziende commerciali nell’esplorazione spaziale. Saremo i pionieri di un nuovo modo di pianificare e operare una missione spaziale, per favorire lo sviluppo di future esplorazioni della Luna, di Marte e del resto del sistema solare».

Attualmente la modalità di lancio non è ancora stata stabilita; una possibilità potrebbe essere quella di utilizzare uno dei nuovi vettori commerciali di piccola taglia o essere a bordo di un lanciatore classico come carico secondario.
Una volta in orbita CAPSTONE impiegherà circa tre mesi per immettersi nell’orbita prevista e iniziare la missione operativa della durata prevista di sei mesi.

Nello sviluppo del progetto, Advanced Space sarà coadiuvata dalla società Tyvak Nano-Satellite Systems, di Irvine, California.

Fonte e foto credit: NASA e Advanced Space.

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.