Completato l’assemblaggio del JWST, il telescopio è ormai unito al veicolo spaziale

Credits: NASA

La scorsa settimana per la prima volta sono stati meccanicamente accoppiati i due grandi componenti del James Webb Space Telescope. Il grande telescopio spaziale, successore dell’Hubble Space Telescope (HST), raggiunge quindi un importante traguardo in vista del lancio, attualmente previsto per il marzo 2021.

Presso lo stabilimento di Redondo Beach in California, gli ingegneri della Northrop Grumman, hanno sollevato con cura il telescopio Webb (che include gli specchi e gli strumenti scientifici) sopra il parasole e l’astronave già assemblati usando una gru. I membri del team hanno guidato lentamente il telescopio in posizione, assicurando che tutti i punti di contatto primari fossero perfettamente allineati e posizionati correttamente.

«L’assemblaggio del telescopio e dei suoi strumenti scientifici, con lo schermo solare e il veicolo spaziale, formando un unico osservatorio, è un grande risultato per l’intera squadra del JWST», ha affermato Bill Ochs, project manager per il NASA Goddard Space Flight Center. «Questo importante obbiettivo rappresenta lo sforzo che migliaia di persone hanno portato avanti per oltre un ventennio, tra NASA, agenzia spaziale europea, quella canadese, Northrop Grumman e il resto dei partner sia industriali che accademici».

Il prossimo passo verso l’integrazione finale vedrà la connessione elettrica del telescopio con il veicolo spaziale, seguita da una serie di test per la verifica di tutti i sistemi.
Successivamente verrà eseguito il dispiegamento totale dello schermo solare che, composto da cinque fogli di materiale riflettente e isolante, è studiato per schermare il telescopio dai raggi infrarossi emessi dalla Terra, mantenendo passivamente gli specchi a una temperatura di -240 °C.
Nel marzo 2018, durante un test simile, si verificarono degli strappi allo schermo solare e alcuni cavi necessari al dispiegamento non si tesero in maniera corretta.

Se nei prossimi mesi non sorgeranno ulteriori imprevisti, come le anomalie riscontrate durante i test di vibrazione del 2016, e il programma continuerà a ricevere i finanziamenti programmati, nel marzo 2021 il JWST verrà messo in orbita da un Ariane 5 ECA fornito dall’ESA.
Dopo circa un mese di viaggio, e 1,5 milioni di chilometri percorsi, l’osservatorio spaziale raggiungerà la sua posizione operativa, orbitando intorno al punto L2 del sistema Sole-Terra.

Fonte e foto credit: NASA, ESA, Northrop Grumman

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.

Una risposta

  1. MayuriK ha detto:

    FInalmente!