Nessun danno al JWST dopo le anomalie dei test di vibrazione

Lo specchio primario di 6,5 m del JWST ripreso presso il GSFC. Credit, NASA.

La NASA ha reso noto che il James Webb Space Telescope non mostra nessun segno di alterazioni dopo le letture anomale verificatesi durante i test di vibrazione presso il Goddard Space Flight Center in Maryland.

“Tutte le ispezioni visuali ed ultrasoniche confermano che la struttura è integra, attualmente il team del GSFC è ancora impegnato nelle analisi dei dati per risalire alla causa delle letture anomale, i risultati saranno resi noti nel prossimo mese di gennaio.”

Ad inizio dicembre il cuore già assemblato del telescopio, cioè lo specchio primario, quello secondario e tutto il pacchetto dei quattro strumenti scientifici a supporto, è stato sottoposto ad una serie di test di vibrazione per simulare gli stress che il JWST subirà durante il lancio. In particolare, durante la sessione del 3 dicembre, gli accelerometri hanno rilevato una serie di letture anomale causando l’interruzione del test.
Per risalire alla causa dell’anomalia sono stati condotti anche una serie di test di vibrazione di bassa intensità su tutto l’hardware.

Il JWST viene preparato per i test di vibrazione nel novembre 2016. Credit NASA.

Una volta stabilita la causa dell’anomalia e completati tutti i test previsti il JWST verrà spostato a Houston per i test ambientali nella camera a vuoto del Johnson Space Center. Seguiranno quindi le fasi di assemblaggio finale presso le strutture Northrop Grumman di Redondo Beach in California, dove verrà unito al grande schermo protettivo, ed il resto delle apparecchiature previste.

Il lancio è attualmente previsto per il tardo 2018 dallo spazioporto di Kourou nella Guiana francese, a bordo di un Ariane 5 ECA fornito dall’Agenzia Spaziale Europea.

Fonte: NASA

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.