Attivato il servizio SpaceDataHighway in Europa

Immagine pittoresca dell'EDRS-A (C) ESA

Lo scorso 23 Novembre ha avuto ufficialmente inizio il servizio European Data Relay System (EDRS), il quale, grazie al supporto dei satelliti Sentinel della costellazione Copernicus, si pone lo scopo di fornire dati quasi in tempo reale con tecnologia laser di ultima generazione (Laser Communication Terminal). Tale progetto è il risultato di una cooperazione tra ESA ed Airbus Defence and Space. In particolare, l’agenzia spaziale europea finanzierà lo sviluppo della tecnologia utilizzata in tale progetto, mentre l’azienda francese provvederà ulteriormente a finalizzare il suo utilizzo commerciale.

Immagine dell'isola di Reunion via laser (C) ESA

Immagine dell’isola di Reunion via laser (C) ESA

La principale novità dell’ EDRS è una trasmissione di dati  in quasi real-time dai satelliti in orbita bassa all’utente finale. Normalmente, infatti, tali satelliti devono attendere di trovarsi nel campo di visibilità di una ground station per effettuare il downlink dei dati raccolti, accumulando quindi un ritardo che può arrivare perfino a novanta minuti. I satelliti EDRS, trovandosi invece in orbita geostazionaria, hanno una visibilità maggiore che consente loro di trasmettere il segnale direttamente alla ground station attraverso un segale radio ad alta velocità.

Il motivo principale per cui si ha sempre più bisogno di satelliti per l’osservazione terrestre è che questi ultimi possono garantire di ottenere informazioni molto più velocemente riguardo calamità naturali, sorveglianza marittima e sicurezza: tutti casi in cui bisogna garantire la massima rapidità di comunicazione. EDRS potrà risolvere dunque tale problema, garantendo molti più dati in quasi real-time rispetto a qualunque altro sistema di comunicazione satellitare realizzato finora.

Il primo nodo EDRS-A, lanciato lo scorso 30 Gennaio 2016, inizierà a collezionare dati dal Sentinel-1A, attraverso una comunicazione via laser ottico che avrà una frequenza di circa quindici volte al giorno. EDRS-A possiede inoltre un payload in Ka-band ad alta velocità per consentire la comunicazione con la International Space Station. Il secondo nodo EDRS-C, che sarà lanciato nel 2017, fornirà il supporto necessario per il trasferimento di una ingente quantità di dati da e per l’Europa. A differenza di EDRS-A, che è ospitato in un satellite commerciale Eutelsat, EDRS-C è un satellite che sarà interamente dedicato a questo progetto. La costellazione sarà al completo nel 2020, con l’aggiunta del satellite EDRS-D per coprire il territorio asiatico. Questo consentirà di avere il progetto EDRS non più circoscritto alla sola Europa, ma arrivando ad avere una copertura quasi totale del pianeta.

Come ha affermato Evert Dudok, direttore del dipartimento Communications, Intelligence and Security presso Airbus Defence and Space, “SpaceDataHighway non è più fantascienza, ma realtà, che rivoluzionerà la comunicazione satellitare. In particolare, porterà radicali cambiamenti nella gestione di crisi umanitarie, sicurezza marittima e monitoraggio del territorio. Un aspetto molto importante di questo progetto è dato inoltre dall’avere una più rapida accessibilità alle immagini catturate dai satelliti europei Sentinel.”

 

 

Fonti: ESA

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Valeria Parnenzini

Appassionata di spazio e tecnologia, collabora con AstronautiNEWS da Agosto 2015.