Dawn rimane presso Cerere

La sonda DAWN
Rappresentazione artistica della sonda DAWN con in evidenza il motore a ioni alimentato dai pannelli solari Credit: NASA

NASA ha valutato e respinto la proposta di spostare la sonda Dawn dalla sua posizione attuale, in orbita intorno al nano-pianeta Cerere.
Lo scorso I luglio l’agenzia americana ha annunciato i risultati della revisione delle proprie missioni planetarie, approvando l’estensione per 7 di esse nonchè il via libera per la sonda New Horizons per spostari oltre la cintura di Kuiper; tuttavia, come detto, Dawn manterrà la sua attuale posizione.
Gli obiettivi della missione primaria di Dawn sono stati raggiunti il 30 di giugno, ed un team di scienziati aveva ipotizzato di spostarla verso un altro asteroide. Inizialmente il nome dell’asteroide era rimasto segreto, con l’intento di divulgarlo solo dopo l’approvazione della nuova missione. In realtà, sul sito ufficiale di Dawn era apparso un aggiornamento, proprio il 30 giugno, in cui si suggeriva l’asteroide 145 Adeona, che dista da Cerere circa 150 milioni di chilometri; il post era stato rimosso dal sito dopo pochi minuti.
Jim Green, direttore della divisione Scienze Planetarie di NASA, ha così giustificato la decisione presa: “Il monitoraggio a lungo termine di Cerere, specialmemnte ora che si avvicina al perielio, …, ha il potenziale per fornire scoperte scientifiche più interessanti rispetto al flyby di Adeona”.
Diversa l’opinione di Carol Raymond, vice-direttore del team di indagine di Dawn, secondo la quale il quantitativo di dati raccolti su Cerere è tale da rendere improbabile un ulteriore incremento della nostra conoscenza di questo oggetto.
La possibilità di estendere la missione di Dawn è frutto delle procedure messe in atto per conservarne la scorta di idrazina, che viene consumata per mantenere il veicolo nella posizione desiderata. La gestione “al risparmio” del carburante è iniziata nel 2012, quando Dawn si trovava nei pressi di Vesta, ed è stata suggerita dal malfunzionamento di due delle ruote di reazione, che minacciava di far esaurire il propellente prima ancora di raggiungere Ceres. Gli sforzi hanno premiato i tecnici di NASA, visto che Dawn non solo ha completato la sua missione primaria, ma dispone ora di una scorta insperata di idrazina per continuare la propria attività sino a marzo/aprile 2017 (al netto di ulteriori problemi con i dispositivi di stabilizzazione).
New Horizons, invece, è stata autorizzata a dirigersi oltre l’oggetto 2014 MU69, appartenente alla cintura di Kuiper (arrivo previsto per capodanno del 2019); inoltre sono state approvate le estensioni delle missioni Lunar Reconnaissance Orbiter, Mars Reconnaissance Orbiter, MAVEN, i rover Curiosity ed Opportunity (!), l’orbiter Mars Odyssey e la porzione NASA della missione ESA Mars Express.

fonte: NASA

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017