Il satellite classificato NROL-25 si prepara al decollo

Alla base USAF di Vandenberg tutto è pronto per il lancio di un satellite classificato del National Reconnaissance Office (NRO) a bordo di un Delta IV il prossimo lunedì, dopo un primo rinvio lo scorso giovedì.
La peculiarità di questo lancio è l’inusuale direzione di lancio, verso un’orbita retrograda.
Il volo è classificato come NROL-25.

Dal NOTAM, rilasciato al pubblico nei giorni scorsi, si nota che la zona di sicurezza, intorno alla proiezione della traiettoria di volo, si estende verso sud-ovest.
Tipicamente i lanci effettuati dalla Vandenberg AFB sono diretti verso sud o leggermente verso sud-est in orbite polari.
In questo caso, invece, il Delta IV decollerà dirigendosi verso l’Oceano Pacifico, il satellite classificato dovrebbe quindi essere immesso in un’orbita retrograda.

Un Atlas V, lanciato nel settembre 2010, aveva seguito un profilo di ascesa simile. Questo vettore aveva portato in orbita un satellite di sorveglianza radar di nuova generazione adibito all’acquisizione di immagini di zone illuminate o al buio anche oltre la coltre nuvolosa (NROL-41).
Il payload del Delta potrebbe quindi essere un satellite simile, probabilmente parte della stessa costellazione.

Questi nuovi satelliti radar seguono i Lacrosse; il primo venne lanciato nel 1988 dallo Space Shuttle Atlantis e in seguito dal Titan IV fino al 2005.
NROL-41 e NROL-25 dovrebbero essere una versione ridisegnata, più compatta e leggera, che può essere lanciata anche da vettori di classe media come l’Atlas V e il Delta IV.

In ogni caso il National Reconnaissance Office, non ha rilasciato dati relativi a questo payload e non ha dichiarato gli obiettivi della missione.

Il decollo è programmato per le 01:04 di martedì ora italiana e la durata della finestra di lancio non è pubblica.

Molto probabilmente l’upper stage del Delta eseguirà due accensioni per disporre il payload in un’orbita preliminare, successivamente lo stadio deorbiterà nel sud dell’Oceano Indiano durante la seconda orbita, come riporta il NOTAM.

Il satellite dovrebbe quindi regolare autonomamente il proprio assetto per raggiungere un’orbita retrograda inclinata di 123° rispetto all’equatore ad un’altitudine di 1100 km, similmente al primo satellite della costellazione.

Le previsioni meteo per il lancio di lunedì non sono favorevoli, le probabilità di decollo si aggirano intorno al 30%.

Si tratta del primo lancio di un Delta IV Medium+ in configurazione 5,2.
Utilizzato per la prima volta nel Novembre 2002 il Delta IV della United Lauch Alliance  ha saputo diversificarsi dalla versione M alla poderosa versione Heavy raggiungendo le 5 versioni disponibili.
La famiglia di lanciatori Delta IV utilizza componenti comuni che, assemblati in vario modo, ne permettono la diversificazioni.

Un primo stadio principale del diametro di 5 metri, dell’altezza di 38 metri e del peso a secco di 25 tonnellate, con alla base un motore a propellenti liquidi criogenici prodotto dalla Pratt & Whitney Rocketdyne RS-68 viene utilizzato per tutte le versioni; nella versione Heavy addirittura 3 di questi stadi vengono allineati uno a fianco dell’altro. Subito sopra il motore RS-68 si posiziona il serbatoio dell’idrogeno liquido che occupa 2/3 dello stadio ed è ricoperto da schiuma isolante arancione, il collegamento tra questo serbatoio ed il più piccolo serbatoio dell’ossigeno liquido, di nuovo ricoperto di schiuma isolante di colore arancione, si riconosce dal colore bianco.

Per fornire ulteriore spinta al decollo possono essere aggiunti 2 o 4 booster a propellente solido del diametro di 1,55 metri ed alti 13 prodotti dalla Alliant Techsystems e nominati GEM-60s (dal diametro di 60 pollici) e sono costruiti in grafite e resina epossidica, possono montare ugelli fissi o montati su giunto cardanico per permettere il cosiddetto Thrust Vectoring cioè direzionamento della spinta per correggere la traiettoria del razzo in volo. Ognuno di questi booster fornisce una spinta di 265000 N nel vuoto.

Uno stadio superiore a propellenti liquidi criogenici è composto dal motore RL10B-2 prodotto sempre dalla PWR e dai relativi serbatoi di idrogeno ed ossigeno, questi esistono di due dimensioni: per fairing di 4 metri, conterranno 20400kg di propellente per una accensione totale di 14 minuti, per fairing di 5 metri conterranno 27200kg di propellente estendendo l’accensione dello stadio a circa 19 minuti. Il motore RL10B-2 produce una spinta di 110kN con un impulso specifico di 465,5 secondi, ha una vita massima di 3500 secondi e  può essere acceso fino a 15 volte, compresi i test a terra; per una normale missione verso orbite geosincrone o geostazionarie si utilizzano normalmente 2 accensioni.

Per collegare il primo stadio con lo stadio superiore si utilizzano degli involucri conici se si passa dai 5 metri del primo stadio ai 4 metri dello stadio superiore, o cilindrici se gli stadi hanno lo stesso diametro.

Per ultimo il fairing, che è il contenitore del carico pagante: ovviamente anche questo potrà essere di 4 metri di diametro in materiale composito o di 5 metri in materiale composito o in alluminio.

Componendo in maniera diversa questi pezzi si ottengono le 5 versioni di Delta IV:

•   Delta IV M: primo stadio, stadio superiore 4m e fairing 4m
•   Delta IV M+ (4,2): primo stadio, 2 booster, stadio superiore 4m e faring 4m
•   Delta IV M+(5,2): primo stadio, 2 booster, stadio superiore 5m e fairing 5m
•   Delta IV M+(5,4): primo stadio, 4 booster, stadio superiore 5m e fairing 5m
•   Delta IV H: 3 primi stadi allineati, stadio superiore 5m e fairing 5m

Fonte: SFN.

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Filippo Magni

Appassionato di spazio, studente di ingegneria aerospaziale presso il Politecnico di Milano. Collabora all'amministrazione del forum come "Operations Officer". Scrive su AstronautiNEWS da maggio 2009.