Quasi completata la rete satellitare cinese BeiDou
Manca un ultimo lancio e la costellazione BeiDou sarà completata
Manca un ultimo lancio e la costellazione BeiDou sarà completata
Il termine GPS è entrato da molti anni nel lessico comune. Tutti noi abbiamo smartphones e navigatori satellitari, e nel mondo si stima esistano 6 miliardi di telefoni cellulari, la maggior parte dotati di ricevitore GPS, senza contare gli autoveicoli ed altri dispositivi portatili. Le applicazioni spaziali per il posizionamento terrestre fanno parte della nostra vita, ma spesso non sappiamo come funzionino. Con questo articolo tenteremo di chiarire alcuni degli aspetti fondamentali di questa complessa tecnologia.
Lo scorso martedì 12 dicembre 2017, ore 18:36 GMT, sono stati lanciati quattro nuovi satelliti della costellazione Galileo. Sale quindi a quota ventidue il numero dei satelliti in orbita per il GPS europeo, entrato in servizio il 15 dicembre 2016. Il lancio è avvenuto dallo spazioporto di Kourou dell’Agenzia Spaziale Europea, in Guyana Francese, tramite il razzo lanciatore Ariane 5. I primi due satelliti sono stati rilasciati in orbita dopo tre ore e trentasei minuti dal lancio, mentre la seconda coppia circa venti minuti dopo.
Martedì 12 Novembre 2017 sono stati dichiarati pronti al volo il lanciatore Ariane 5 e quattro nuovi satelliti del sistema di navigazione europeo Galileo. Essendo già presenti in orbita 18 elementi della costellazione, questi saranno i numeri 19, 20, 21 e 22. Le attività di preparazione sono in pieno fermento e culmineranno con l’accoppiamento dei satelliti al razzo, operazione che avverrà nel Final Assembly Building.
Fra la fine del 2020 e la prima metà del 2021, due razzi Ariane 62 lanceranno quattro unità dell’ultimo set di satelliti europei per la navigazione Galileo.
Il direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea Jan Woerner ha incontrato i rappresentanti della stampa nel consueto briefing d’inizio anno a Parigi, per una veloce panoramica degli avvenimenti del 2016 e quelli futuri.