Navigazione satellitare anche per le missioni lunari
La missione ESA Lunar Pathfinder trasporterà un sofisticato ricevitore per la navigazione satellitare al fine di eseguire il primo fix in orbita lunare
La missione ESA Lunar Pathfinder trasporterà un sofisticato ricevitore per la navigazione satellitare al fine di eseguire il primo fix in orbita lunare
ESA dà il via all’iter che porterà alla creazione della evoluta costellazione di navigazione satellitare europea, la Galileo Next Generation.
SpaceX ha inanellato con successo l’undicesimo lancio di quest’anno, portando in orbita un satellite di posizionamento globale di nuova generazione per la US Space Force.
Manca un ultimo lancio e la costellazione BeiDou sarà completata
Il termine GPS è entrato da molti anni nel lessico comune. Tutti noi abbiamo smartphones e navigatori satellitari, e nel mondo si stima esistano 6 miliardi di telefoni cellulari, la maggior parte dotati di ricevitore GPS, senza contare gli autoveicoli ed altri dispositivi portatili. Le applicazioni spaziali per il posizionamento terrestre fanno parte della nostra vita, ma spesso non sappiamo come funzionino. Con questo articolo tenteremo di chiarire alcuni degli aspetti fondamentali di questa complessa tecnologia.
Lo scorso martedì 12 dicembre 2017, ore 18:36 GMT, sono stati lanciati quattro nuovi satelliti della costellazione Galileo. Sale quindi a quota ventidue il numero dei satelliti in orbita per il GPS europeo, entrato in servizio il 15 dicembre 2016. Il lancio è avvenuto dallo spazioporto di Kourou dell’Agenzia Spaziale Europea, in Guyana Francese, tramite il razzo lanciatore Ariane 5. I primi due satelliti sono stati rilasciati in orbita dopo tre ore e trentasei minuti dal lancio, mentre la seconda coppia circa venti minuti dopo.