Lockheed Martin sceglie ABL per il primo lancio orbitale dalla Gran Bretagna

RS1
Illustrazione artistica del lancio del razzo RS1, il primo lancio orbitale dal suolo britannico previsto per il 2022. Credit: Lockheed Martin

Lockheed Martin, una delle più grandi aziende del mondo in ambito aerospaziale, ha annunciato di aver selezionato ABL Space System per effettuare il primo lancio orbitale dal Regno Unito nel 2022. La missione porterà in orbita un piccolo veicolo realizzato da MOOG, in grado di trasportare e rilasciare in orbita fino a sei CubeSat 6U, due dei quali saranno dei dimostratori tecnologici di Lockheed Martin.

La missione fa parte di un più ampio accordo tra il governo britannico e Lockheed Martin per promuovere e sviluppare il fiorente settore di lancio di piccoli satelliti anche nel Regno Unito. Nessun razzo, infatti è mai stato lanciato in orbita dal suolo anglosassone, ma con la recente separazione dell’Unione Europea, il governo britannico ha deciso di puntare su questa florida industria commerciale con l’obiettivo di diventare sia un centro di lancio che un piccolo produttore di satelliti.

ABL Space System è un’azienda aerospaziale con base a El Segundo in California che sta sviluppando un lanciatore a due stadi denominato RS1, in grado di portare in orbita bassa (LEO) fino a 1.350 kg. Il vettore sarà costituito da una configurazione di motori pressoché identica a quella dell’ormai affidabile Falcon 9, con nove motori E2 ad alimentare il primo stadio e un singolo elemento per quello superiore. Come i Merlin 1D di SpaceX, anche i motori E2 saranno spinti da ossigeno liquido e cherosene RP-1, un propellente altamente raffinato appositamente realizzato per l’industria spaziale.

Test statico di accensione del motore E2 del secondo stadio del razzo RS1. Credit: ABL Space System.

Nonostante ABL non abbia ancora lanciato il proprio razzo RS1, questo infatti dovrebbe debuttare nel secondo trimestre di quest’anno, Lockheed Martin, che è anche un investitore di ABL Space System, ha deciso di affidare all’azienda californiana l’obiettivo di trasformare in realtà il progetto del governo britannico.

Il sistema progettato da ABL, inoltre, è estremamente versatile e per certi aspetti simile a quanto già visto con Astra. RS1 può essere trasportato in alcuni container, essere spedito quindi sul luogo di lancio e infine essere assemblato direttamente presso la rampa prima di essere lanciato in orbita. L’azienda ha inoltre comunicato che il prezzo base per un lancio è di circa 12 milioni di dollari con un costo al chilogrammo che oscilla tra gli 8.888 e i 12.000 dollari a seconda dell’orbita richiesta dal cliente.

Nonostante ABL possa sembrare un elemento nuovo all’interno del “piccolo” mondo industriale spaziale, è in realtà un soggetto altamente competitivo e ha già annunciato di aver vinto due contratti con l’aeronautica militare americana dal valore complessivo di 44,5 milioni di dollari e di aver inoltre ricevuto un finanziamento privato di altri 49 milioni. Tutti questi dati dimostrano la solidità dell’azienda, il cui fiorente mercato è sottolineato anche dalle dichiarazioni di alcune fonti anglosassoni le quali hanno annunciato che il lancio previsto dalla Scozia nel 2022 sarà addirittura il quinto del manifesto dell’azienda californiana.

Grazie al finanziamento di 31 milioni di dollari assegnato a Lockheed Martin nel 2018 e che dovrebbe mostrare i primi risultati verso la fine 2022, l’agenzia spaziale britannica spera di poter effettuare lanci regolari dallo Shetland Space Center, con l’obiettivo di diventare protagonista del mercato satellitare europeo, divenendo così un riferimento del settore per l’industria del vecchio continente.

Fonti: Ars Technica, Lockheed Martin.

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Giacomo Zanardi

Atleta, Allenatore, Ingegnere spaziale. Adoro mangiare e viaggiare, correre, andare in bicicletta, raggiungere le vette delle montagne. Un po' sognatore, un po' con la testa tra i pianeti, ma con i piedi per Terra