SpaceX e SAOCOM-1B: un altro doppio successo

Il decollo della missione Saocom-1B – Credits: SpaceX/Ben Cooper

A quasi due anni dal lancio del primo satellite SAOCOM, nelle prime ore dello scorso 31 agosto SpaceX ha spedito nello spazio anche il secondo esemplare della costellazione, segnando un ennesimo doppio successo: il carico utile è stato inserito nell’orbita prevista e il recupero del primo stadio del Falcon 9 è perfettamente riuscito.

Ecco il video del lancio diffuso su YouTube da SpaceX.

Dopo alcuni rinvii dovuti al maltempo il Falcon 9 seriale B1059 è decollato dalla rampa SLC-40 del Kennedy Space Center, in Florida, quando in Italia erano le ore 01:18 del mattino. Circa nove minuti dopo la partenza il primo stadio è atterrato alla Landing Zone 1, a una decina di chilometri circa dalla rampa di lancio, presso l’ex SLC-13 della Cape Canaveral Air Force Station.

Il primo stadio B1059 stabilisce due nuovi record:

  • è stato lanciato tre volte in 177 giorni (il record precedente era di 190,6 giorni)
  • è stato lanciato quattro volte in 269 giorni (il record precedente era di 289 giorni)

Era dallo scorso marzo che non si assisteva a un atterraggio alla Landing Zone 1, e anche allora protagonista fu lo stadio B1059, al rientro dalla missione SpaceX CRS-20.

Il primo stadio B1059 in atterraggio sulla Landing Zone 1 – Credits: SpaceX/Ben Cooper

SpaceX è riuscita a recuperare le due semiogive, che pur non essendo state catturate al volo dalle reti delle navi supporto sembrano essere ammarate senza particolari danni nell’oceano Atlantico. Per l’azienda di Elon Musk (e per i suoi clienti) il recupero e ricondizionamento delle ogive è un’ulteriore importante fonte di risparmio, considerato che il valore di queste sottovalutate ma importanti componenti del lanciatore è di circa sei milioni di dollari.

La costellazione SAOCOM e Cosmo-SkyMed

Il nome SAOCOM è un acronimo che sta per Satélite Argentino de Observación COn Microondas.  Il satellite è operato dall’agenzia spaziale dell’Argentina, la CONAE, ed è dotato di un radar ad apertura sintetica (SAR) che lavora nella banda delle microonde dello spettro elettromagnetico, in particolare in banda L (tra 1 e 2 GHz), con una risoluzione da 7 a 100 m su un’ampiezza variabile da 50 km a 400 km.

SAOCOM-1 è una costellazione di due satelliti identici, SAOCOM-1A e B, che insieme ai satelliti italiani Cosmo-SkyMed formano il Sistema Italo-Argentino per la Gestione delle Emergenze (SIASGE), un’entità nata dalla partnership tra ASI e CONAE.

Condividendo la stessa orbita le due costellazioni saranno in grado di offrire un rapido supporto in casi di emergenza, quando sarà cruciale acquisire velocemente dati SAR della situazione al suolo. La collaborazione internazionale ha visto anche il supporto di ESA per alcuni sistemi di terra insieme a ulteriore supporto tecnico da parte dell’agenzia spaziale canadese CSA e di NASA.

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.