Aggiornamenti dal sistema solare: aprile 2025

Credit: NASA

Ci pensa Lucy a interrompere la monotonia del viaggio interplanetario ad aprile, sorvolando l’asteroide Donaldjohanson. Qualche problemino, invece, per le sonde Hayabusa-2, Psyche e Juno, con i rispettivi team di ingegneri che stanno ancora investigando l’accaduto. L’unica nuova missione interplanetaria dovrebbe partire a maggio: si tratta della cinese Tianwen-2, diretta verso l’esplorazione degli asteroidi.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e di quelle in fase di preparazione.

In preparazione per il lancio

Unica missione in preparazione per i prossimi mesi è la cinese Tianwen-2. Contrariamente alla precedente flagship marziana Tianwen-1, sarà diretta inizialmente verso l’asteroide 469219 Kamo’oalewa, ne raccoglierà alcuni campioni e, dopo averli riportati a Terra, proseguirà verso la cometa 311P/PANSTARRS. La data attualmente prevista per il lancio è il 29 maggio.

Nel sistema solare interno

Dopo un inizio del 2025 piuttosto impegnato, aprile è stato un mese senza particolari aggiornamenti per le tre sonde dedicate allo studio della nostra stella, Solar Orbiter (SolO), dell’ESA, Parker Solar Probe (NASA) e, da una distanza molto più elevata, STEREO A (NASA).

Mosaico ad alta risoluzione di immagini del Sole riprese dalla sonda europea Solar Orbiter lo scorso 9 marzo 2025, nello spettro dell’ultra-violetto, da una distanza di circa 77 milioni di km. Credit: ESA & NASA/Solar Orbiter/EUI Team, E. Kraaikamp (ROB)

Prosegue il viaggio della sonda Hera (ESA) insieme ai due piccoli CubeSat Milani Juventas, che, dopo aver sorvolato Marte e il suo satellite Deimos lo scorso 12 marzo, si stanno dirigendo verso l’asteroide Didymos e il suo satellite Dimorphos. Proseguono senza particolari aggiornamenti anche le missioni di BepiColombo (ESA/JAXA), che nel 2026 entrerà in orbita intorno a Mercurio, e OSIRIS-APEX (NASA), diretta verso Apophis dopo aver raccolto campioni rocciosi da Bennu.

Qualche aggiornamento, purtroppo negativo, invece, per Hayabusa 2# (JAXA). La sonda giapponese, che ha come prossimo obiettivo l’asteroide Torifune, a inizio maggio ha avuto qualche problema alle ruote di reazione che ne ha provocato la perdita di assetto e lo spegnimento dei motori. Il problema sembra ora risolto, con i motori che potrebbero essere riaccesi entro fine mese.

La flotta marziana

Sette sono gli orbiter al momento impegnati, senza particolari aggiornamenti, nell’osservazione marziana. Si tratta di Mars Odyssey (NASA), Mars Express (ESA), Mars Reconnaissance Orbiter (NASA), MAVEN (NASA), Trace Gas Orbiter (ESA/Roskosmos), Tianwen-1 (CNSA) e Al-Amal (MBRSC).

Siamo giunti al sol numero 1.504 per Perseverance (NASA) sulla superficie del pianeta rosso. Il rover continua a esplorare la zona denominata Witch Hazel Hill, sul bordo del cratere Jezero, che è caratterizzata da una notevole diversità geologica. Il rover ha finora percorso complessivamente 33,8 km.

È invece il sol 4.540 per l’altro rover ancora attivo su Marte, Curiosity (NASA), che continua l’esplorazione del cratere Gale e del monte Sharp, sulle cui pendici ha ormai percorso oltre 34,8 km. Grazie alle osservazioni del rover sono state scoperte tre molecole organiche complesse, le più grandi mai osservate sul pianeta rosso. Si sta inoltre facendo luce su un mistero che ha occupato gli scienziati per molti anni: dove è finita l’anidride carbonica un tempo presente in abbondanza in un’atmosfera piuttosto densa? L’ipotesi principale è che sia stata assorbita dal suolo marziano formando minerali a base di carbonati. Fino ad ora, però, non si era riusciti ad osservare questi minerali nelle quantità previste dalla teoria. Recenti osservazioni di Curiosity a pochi centimetri di profondità nel terreno marziano hanno permesso di scoprire abbondanti quantità di siderite, un carbonato di ferro. Le quantità di carbonati predette dagli scienziati potrebbero quindi essere semplicemente coperte da un piccolo strato di terreno che le ha, finora, nascoste all’osservazione satellitare.

Nel sistema solare esterno

La sonda Lucy (NASA) sta viaggiando per il sistema solare, diretta verso gli asteroidi Greci e Troiani di Giove. Dopo aver già visitato l’asteroide (152830) Dinkinesh, lo scorso 20 aprile la sonda ha sorvolato un altro asteroide della fascia principale, (52246) Donaldjohanson. Il sorvolo si è concluso con successo e adesso dovremo aspettare altri due anni prima che Lucy raggiunga i suoi prossimi obiettivi, gli asteroidi Greci Eurybates e Polymele insieme ai loro piccoli satelliti.

Psyche (NASA) è invece diretta verso l’omonimo asteroide metallico della fascia principale, che raggiungerà nel 2029. All’inizio di aprile gli ingegneri della missione hanno rilevato dei problemi ai propulsori, con una perdita di pressione. I motori sono stati quindi spenti per precauzione fino a che non si individuerà il problema. La sonda potrà rimanere senza propulsione fino a giugno prima che si vedano effetti rilevanti sulla sua traiettoria. Nel caso non si riuscisse a risolvere l’anomalia si passerà alla linea di propulsione di riserva.

Anche Europa Clipper (NASA) e JUICE (ESA) sono nella loro lunghissima fase di crociera in attesa di raggiungere la loro destinazione finale, il sistema di Giove. La prima ha come obiettivo particolare Europa, che raggiungerà nell’aprile del 2030, mentre la seconda arriverà su Giove nel 2031, prima di entrare in orbita intorno a Ganimede. Ad agosto la sonda europea farà anche un sorvolo ravvicinato di Venere.

Piccolo inconveniente anche per la sonda Juno (NASA), attualmente in orbita intorno a Giove. Durante il sorvolo ravvicinato PJ71 del pianeta gigante, lo scorso 5 aprile, la sonda è entrata inaspettatamente in safe mode. Anche qui gli ingegneri stanno investigando il problema. La fine di questa missione è prevista per il prossimo settembre, quando Juno verrà deorbitata dentro l’atmosfera di Giove.

Ormai dirette fuori dal sistema solare New Horizons (NASA), Voyager 1 e Voyager 2, rispettivamente, a circa 61, 166 e 139 UA dalla Terra.

Riassunto missioni

Ci sono 37 missioni spaziali al di fuori dell’orbita terrestre, operate da 46 unità robotiche.

Immagine

Evoluzione della posizione delle sonde del sistema solare nel mese di aprile 2025. I CubeSat sono esclusi. La scala è stata leggermente modificata dai video precedenti per poter includere il flyby di Lucy. Credit: ISAA/P. Portaluri

Gli aggiornamenti per questo mese sono giunti al termine, continuate a seguirci e ci risentiamo il prossimo mese con gli aggiornamenti dal sistema solare!

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.

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