NASA rinvia il lancio della missione DART

Una rappresentazione artistica di DART nei pressi del sistema binario Didymos. Credit: NASA/Johns Hopkins APL

L’agenzia spaziale statunitense ha annunciato lo scorso 17 febbraio il rinvio del lancio della missione Double Asteroid Redirection Test (DART), spostandone il decollo dalla finestra di lancio principale, che va dal 21 luglio al 24 agosto di quest’anno, a quella di backup che si estende dal 24 novembre al 15 febbraio 2022. La sonda verrà lanciata con un Falcon 9 della SpaceX dalla Vandenberg Air Force Base in California.

A seguito della richiesta di una valutazione di rischio da parte dello Science Mission Directorate dell’agenzia, relativo al rispetto della programmazione da parte del progetto DART per quanto riguarda la finestra di lancio principale, è stato di seguito deciso di spostare il lancio alla finestra di backup.

Questa decisione deriva in parte dalle sfide tecniche relative a due componenti critici: la fotocamera Dydimos Reconaissance and Asteroid Camera for Optical-navigation (DRACO), che necessita di essere rinforzata in modo tale da poter affrontare lo stress del lancio e i pannelli fotovoltaici Roll-Out Solar Arrays (ROSA), il cui sviluppo sta subendo dei ritardi anche a causa dell’impatto della pandemia da COVID-19 sulle tempistiche di consegna dei vari fornitori.

In questo mese di febbraio è iniziata la campagna di test ambientali di DART. Nella foto la sonda è sottoposta ai test sulle interferenze elettromagnetiche. ©NASA/Johns Hopkins APL/Ed Whitman

«Alla NASA il successo della missione e la sicurezza sono di importanza massima e, dopo un’attenta valutazione del rischio, è divenuto evidente che DART non avrebbe potuto essere lanciata in sicurezza all’interno della finestra di lancio principale» ha dichiarato Thomas Zurbuchen, amministratore associato per il Science Mission Directorate del quartier generale della NASA di Washington. Per assicurare il successo della missione DART la NASA ha ordinato al team di perseguire la prima opportunità di lancio possibile durante la finestra di lancio secondaria, con lo scopo di fornire più tempo per i test di DRACO e per la consegna dei pannelli ROSA, permettendo al tempo stesso di lavorare in un ambiente al sicuro dalla pandemia da COVID-19.

Per inciso, i pannelli iROSA stanno per essere installati anche sulla Stazione Spaziale Internazionale, durante un’attività extraveicolare prevista per il 28 febbraio.

La missione DART rappresenta la prima missione dimostrativa di difesa planetaria dell’agenzia e mira a testare e validare un metodo per proteggere la Terra nel caso di un pericolo da impatto da parte di un asteroide. Il suo obiettivo è spostare l’orbita di un asteroide tramite un impatto cinetico: per la precisione, impattando un veicolo spaziale sul membro più piccolo del sistema asteroidale binario Didymos, chiamato Dimorphos, al fine di cambiarne la velocità orbitale. La variazione del periodo orbitale verrà misurata dai telescopi sulla Terra, per determinare l’efficacia della tecnica di deflessione tramite il dispositivo d’urto.

Questa illustrazione mostra DART con i pannelli fotovoltaici ROSA estesi. Ciascuno di essi misura 8,6 × 2,3 m. ©NASA

DART trasporterà inoltre un CubeSat italiano chiamato LICIACube che verrà rilasciato per osservare la collisione e inviare le relative immagini alla Terra. L’agenzia spaziale europea sta inoltre pianificando una missione successiva, chiamata Hera, che verrà lanciata nel 2024 e arriverà presso Didymos nel 2026 per studiare le conseguenze superficiali che l’impatto di DART ha creato su Dimorphos.

La NASA ha dichiarato che, nonostante il ritardo nel lancio, DART raggiungerà la sua destinazione, l’asteroide binario Didymos, entro pochi giorni rispetto alla data originale pianificata del 30 settembre 2022.

Fonti: NASA; Spacenews.com; Double Asteroid Redirection Test

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)