Le cronache di Boca Chica – 2021-04
Benvenuti alle “Cronache da Boca Chica” della settimana 04-2021. In questo numero ripercorreremo quanto successo nel periodo tra il 25 gennaio e il 31 gennaio nel sito sperimentale di Boca Chica, Texas, dove SpaceX sta mettendo a punto i prototipi del suo nuovo sistema di lancio Starship/Super Heavy.
La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da una forte tensione tra la Federal Aviation Administration (FAA) e SpaceX per il rilascio dei permessi di volo per il prototipo Starship SN9.
SpaceX vs FAA
La Federal Aviation Administration (FAA), in italiano Amministrazione Federale dell’Aviazione, è l’agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense incaricata di regolare e sovrintendere ogni ambito dell’aviazione civile. È questo l’ente che rilascia le autorizzazioni necessarie ai lanci spaziali e i NOTAM, cioè gli avvisi di chiusura o limitazioni dello spazio aereo necessari per evitare che voli civili possano correre gravi pericoli di sicurezza.
Mentre i preparativi per l’atteso balzo di SN9 sono proseguiti indefessi per tutta la settimana, la corsa verso il lancio ha subito un’inattesa battuta d’arresto giovedì 28 gennaio. L’atteso decollo del prototipo, preannunciato dai NOTAM in vigore e riconosciuto ufficialmente da SpaceX sul suo sito con la promessa di una diretta streaming, è stato fermato dal mancato arrivo della licenza FAA che avrebbe dovuto dare l’ok a questo volo di prova.
Mentre la FAA non ha comunicato i dettagli del contendere, Musk ha portato la “battaglia” su Twitter, denunciando presunte inefficienze e carenze strutturali dell’ente federale, reo di non saper tenere il passo con l’aggressiva tabella di marcia di SpaceX.
La FAA non ha ritenuto di rilasciare dichiarazioni pubbliche, facendo invece trapelare poche frasi a favore di alcuni giornalisti che hanno contattato i funzionari dell’ente statunitense. Da queste laconiche uscite, purtroppo inquinate da un susseguirsi di voci senza fondamento diffuse sul web da presunti beninformati con altrettanto presunte fonti interne in FAA, si è capito che con ogni probabilità SpaceX non ha ancora fornito tutti i chiarimenti tecnici richiesti dopo la campagna di test di SN8.
Quali e quanti siano questi chiarimenti non è chiaro. La maggior parte delle voci si concentra su preoccupazioni legate alle frequenti sostituzioni dei Raptor dopo i numerosi static fire di SN9 di cui abbiamo dato conto nei precedenti numeri di questa rubrica, preoccupazioni che non sono state fugate dalla documentazione tecnica fornita fin qui da SpaceX. In ogni caso vogliamo mettere in guardia i nostri lettori: fino a quando la FAA non comunicherà ufficialmente i dettagli delle contestazioni a SpaceX, ogni indiscrezione potrebbe essere solo una piccola parte della verità, e andrebbe presa con due paia di pinze.
Per quanto trasparenza e comunicazioni chiare siano auspicabili in ogni contesto, specie in quello della sicurezza aeronautica, va sottolineato che la FAA non è un’agenzia stampa ma un ente regolatore, e in quanto tale non è tenuto a rilasciare spontaneamente informazioni che potrebbero, tra l’altro, rivelare dettagli riservati sullo sviluppo dei prototipi Starship. Sostanzialmente nel non rilasciare la licenza di volo per SN9 la FAA sta semplicemente facendo il suo lavoro, impedendo il balzo per ragioni di sicurezza pubblica fino a quando i suoi tecnici non saranno soddisfatti delle controdeduzioni presentate da SpaceX. È possibile che qualche giornalista del settore abbia fatto la cosa giusta, inoltrando alla FAA una richiesta ufficiale di accesso agli atti amministrativi (FOIA) che una volta accolta consentirà a tutti di avere informazioni basate sui fatti.
Starship
I tecnici di SpaceX questa settimana si sono divisi in tre attività principali: la preparazione di SN9 al volo, il completamento dell’assemblaggio di SN10 e il suo trasporto in rampa, e il test a pressione criogenico del serbatoio di prova SN 7.2.
Dopo la lunga serie di static fire che hanno scandito le attività attorno a Starship SN9 la scorsa settimana, per il prototipo era stato annunciato finalmente il momento dell’hop, questa volta limitato a 10.000 metri di quota. La sera del 24 gennaio erano state installate le due scatole degli esplosivi del sistema FTS (Flight Termination System), incaricate di distruggere il prototipo in caso di deviazione dalla rotta prevista. Di solito questo è l’ultimo passo prima del decollo, ma come ormai sappiamo, SN9 non ha ancora lasciato la rampa di lancio. Secondo le ultime informazioni, nuovi NOTAM sono stati emessi per un possibile hop i prossimi 2 e 3 febbraio, mentre si resta in attesa del rilascio della relativa licenza da parte di FAA.
Passando al serbatoio di test SN7.2, nella giornata di martedì 26 gennaio si è svolto il primo test di pressurizzazione di questo dimostratore che si ritiene sia stato costruito per mettere alla prova l’utilizzo di fogli di acciaio da 3 millimetri di spessore (e la robustezza delle relative saldature), contro quelli da 4 mm utilizzati fin qui. SN7.2 ha superato brillantemente la prova, sbuffando per quasi due ore senza mostrare segni di cedimento. Non sappiamo ancora se e quando SpaceX abbia in programma di portare il prototipo al punto di rottura.
Importanti passi avanti sono stati fatti con SN10. Il prototipo, sostanzialmente completo ma ancora senza i suoi tre Raptor, è stato tolto dalla High Bay e trasportato in rampa il 29 gennaio. L’enorme gru ribattezzata Tankzilla ha infatti issato SN10 sulla rampa A di Boca Chica, offrendo uno dei più suggestivi panorami della storia dell’astronautica e deliziando tutti gli appassionati del progetto Starship.
Lo scorso 31 gennaio SN10 è stato poi sottoposto al suo primo test di pressione. Un esame dell’esterno di SN10 ha anche rivelato la presenza di almeno tre aree diverse sulle quali sono state applicate le mattonelle nere del rivestimento termico refrattario. Con SN9 pronta al balzo a poche centinaia di metri di distanza, SpaceX si è presa un bel rischio portando SN10 in rampa, dato che un’eventuale esplosione del primo non potrebbe non coinvolgere gravemente il secondo. Staremo a vedere se questo nuovo stunt di Elon Musk si rivelerà una scelta saggia. Nel frattempo, da appassionati, possiamo comunque goderci la bellezza dello scenario.
Super Heavy
Continua l’assemblaggio del primo esemplare di prova del mastodontico booster di Starship. Composto da 16 anelli di acciaio, dall’esame delle immagini dei ragazzi di NSF è apparso chiaro che il serbatoio dell’ossigeno si troverà al di sopra di quello del metano liquido.
Le infrastrutture
Continuano i lavori edilizi nelle vicinanze della grande rampa di lancio per lo stack orbitale di Starship, con la posa di cavi, tubazioni e varie gettate di calcestruzzo.
Come accennato nello scorso numero delle Cronache, SpaceX sembra impegnata nella costruzione di un impianto per la produzione di ossigeno liquido direttamente in situ, con la consegna di ulteriori parti avvenuta nel corso della settimana.
Lo stato dei prototipi Startship e Super Heavy
I dettagli sulle Starship dismesse sono disponibili al topic dedicato su ForumAstronautico.it. In questa tabella è riassunto lo stato dei prototipi Starship e Super Heavy attualmente in test o in costruzione a Boca Chica.
Starship | Stato | Dettagli |
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SN9 | 🔥️ | L’assemblaggio di SN9 è iniziato a settembre 2020. Questo prototipo è attualmente in rampa di lancio in attesa dell’autorizzazione per il balzo a 10 chilometri di quota. |
SN10 | 🔧️ | Assemblaggio iniziato a settembre 2020. Il prototipo si trova attualmente sul pad A di Boca Chica per i test di pressione. |
SN11 | 🔧️ | Assemblaggio iniziato a fine dicembre 2020. Il prototipo si trova attualmente nella High Bay e la sua costruzione è in fase avanzata. |
SN12-14 | ♻ | L’assemblaggio dei prototipi da 12 a 14 è iniziato in diversi periodi nel corso dell’ultimo trimestre del 2020, ma è stato interrotto nel gennaio 2021. Le parti già realizzate sono state disassemblate e smaltite. |
SN15 | 🔧️ | Primi elementi individuati a novembre 2020. Il prototipo è attualmente in assemblaggio nella Mid Bay. |
SuperHeavy | Stato | Dettagli |
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SN1 | 🔧️ | I primi elementi di Super Heavy SN1 sono stati avvistati il 22 settembre 2020. L’assemblaggio è iniziato la prima settimana di novembre 2020. |
SN2 | 🔧️ | Il primo elemento di Super Heavy SN2 (la parte superiore di uno dei serbatoi) è stato individuato il 19 gennaio 2021. |
Le nostre fonti
Le fonti utilizzate per questa serie di articoli sono tweet e comunicati stampa di SpaceX, ma soprattutto foto e video pubblicati da varie troupe di appassionati che da mesi tengono d’occhio costantemente le attività a Boca Chica. Tra queste si segnalano NasaSpaceFlight e LabPadre, che quotidianamente rilasciano su vari social media contributi essenziali per seguire l’andamento dei lavori. Per quanto ogni cura sia posta nel fornirvi solo informazioni attendibili, data la natura non ufficiale delle fonti disponibili molti dettagli potrebbero rivelarsi parziali o errati.
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Complimenti per la creazione di questo sito che consentirà, a molti Italiani con scarse conoscenze di Inglese, di rimanere aggiornati sui continui e travolgenti progressi dell’astronautica.
Personalmente e da vecchio appassionato di astronautica, visito quotidianamente anche Everyday Astronauts, WAI, Boca Chica Gal ( che fornisce aggiornamenti video quotidiani) RGV (per i suoi report aerei della zona di Boca Chica) e Nasa, Tutti sisti che sicuramente seguite anche voi.
Buone cronache!
Carlo Botteghi