Fine carriera per lo Spitzer Space Telescope

Non riuscendo a reperire nuovi finanziamenti, NASA si vede costretta ad interrompere le attività dello Spitzer Space Telescope, disattivazione che avverrà nel corso del mese di gennaio 2020. Una missione durata 16 anni, durante i quali sono stati scoperti pianeti extrasolari, studiate galassie e osservati pianeti e asteroidi del nostro sistema solare. Gli astronomi speravano di mantenere il telescopio attivo fino al lancio del James Webb Telescope, ma il nuovo telescopio, il cui lancio negli ultimi anni è stato rinviato più volte e che da solo assorbe gran parte del budget NASA dedicato alla divisione astrofisica, verrà attivato all’inizio del 2021.

«Il 30 gennaio 2020, lo Spitzer Space Telescope della NASA trasmetterà al Centro di Controllo Missione i dati scientifici ed ingegneristici finali dopodiché verrà disattivato, ponendo fine alla sua straordinaria missione», ha scritto Lisa Storrie-Lombardi, Project Manager di Spitzer al Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California. Gli scienziati archivieranno i dati finali di Spitzer che verranno studiati dai futuri scienziati.

Video celebrativo dei maggiori successi di Spitzer in più di 10 anni di carriera.

Nel 2016, una revisione analitica delle missioni astrofisiche della NASA effettuata da un gruppo indipendente di scienziati aveva posto Spitzer in fondo a un elenco di sei progetti esaminati dal consiglio. Mentre il panel indipendente, chiamato Senior Review, non raccomandava l’arresto di nessuna delle missioni operative. La NASA utilizza questi rapporti per stabilire i criteri di distribuzione dei fondi. La Senior Review del 2016 raccomandava alla NASA di continuare a operare con Spitzer fino al 2019, data prevista del lancio del nuovo telescopio James Webb. Spitzer era riuscito a sfuggire alla cancellazione nel 2014 dopo che i responsabili del progetto avevano trovato il modo di ridurre i costi operativi della missione. Thomas Zurbuchen, a capo della divisione scientifica della NASA, ha dichiarato che il 21 maggio l’agenzia ha seguito le indicazioni della Senior Review per decidere quando chiudere Spitzer. A titolo di esempio, Spitzer è costato 11 milioni di dollari nell’anno fiscale 2018. Nel 2017, la NASA ha tentato di reperire fondi da enti privati rivolgendosi ad alcune istituzioni accademiche. Due organizzazioni avevano presentato le loro proposte ma anche loro non sono state in grado di raccogliere i finanziamenti necessari.

Felicia Chou, portavoce della NASA, ha dichiarato che Spitzer, che si trova in un’orbita che segue la Terra intorno al sole, potrà rimanere nell’orbita attuale anche dopo la sua disattivazione, ma mentre la navicella spaziale e i suoi strumenti rimarranno funzionanti, la distanza tra la Terra ed il telescopio aumenterà nel tempo rendendo sempre più complicata la ricezione del flusso dei dati trasmessi dal telescopio.

Costruito da Lockheed Martin, Spitzer è stato l’ultimo dei quattro Grandi Osservatori lanciati della NASA, unendosi a Hubble, al Compton Gamma-Ray Observatory e al Chandra X-ray Observatory. Progettato per una missione di cinque anni, Spitzer, lanciato da Cape Canaveral il 25 agosto 2003 a bordo di un razzo Delta 2, ha svolto una missione durata più del doppio di quanto stabilito a progetto. Spitzer è dotato di un serbatoio di elio liquido necessario per raffreddare i suoi più sensibili rivelatori a infrarosso, ma dal 2009, esaurito l’elio criogenico, Spitzer è stato in grado di utilizzare solo due delle sue bande di imaging a lunghezza d’onda più corta.

Fonte: NASA

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.

Una risposta

  1. OrlandinaB ha detto:

    Ci saranno sempre meno finanziamenti x queste missioni della scienza spaziale. Le conoscenze e gli interessi dovranno ridursi al supporto di tanti, troppi esseri umani. Penso che il sapere di oggi debba essere preservato per un domani sempre più difficile con deriva di decadente ignoranza scientifica