Perdita di pressione sulla ISS: aggiornamento al 14 settembre

Lo scorso 30 agosto è stata diffusa la notizia della scoperta, da parte dei centri di controllo missione di Mosca e Houston, di una piccola falla a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. La lieve perdita di pressione che ne era conseguita, prontamente riparata dall’equipaggio di Expedition 56, ha dato il via ad una indagine ufficiale che negli ultimi giorni si è purtroppo intrecciata a indiscrezioni senza fondamento che sono rimbalzate su vari siti del settore.

Come siamo arrivati qui

Come abbiamo spiegato nel nostro articolo qualche giorno fa, nella notte tra il 29 e il 30 agosto è stata rilevata una piccola perdita d’aria a bordo della ISS, dovuta ad un forellino di 2 millimetri scoperto dietro ad un pannello di tessuto isolante sulla parete del modulo orbitale della navetta russa Sojuz MS-09.

Inizialmente attribuito ad un possibile impatto di micro meteoriti, l’esame delle fotografie scattate alla falla e all’area limitrofa dagli astronauti ha rafforzato sempre più l’ipotesi che il danno sia invece stato provocato dall’azione di un trapano.

Prokopiev con il rilevatore di perdire ad ultrasuoni

Lo stato delle cose ad oggi, ma senza “fake news”

Ufficialmente, al momento in cui scriviamo, si può parlare solo di ipotesi in quanto le conclusioni della commissione di inchiesta non sono ancora stati rilasciate. Come dicevamo, grazie all’esame delle fotografie scattate dall’equipaggio e diffuse da NASA in un video (ritirato, forse per ragioni diplomatiche, poche ore dopo la comparsa della notizia), possiamo esaminare alcuni di questi indizi e capire perché ad oggi l’ipotesi di un danno causato dalla punta di un trapano sia la più plausibile:

  • l’aspetto dei bordi del foro è difficilmente ascrivibile all’impatto di un detrito spaziale: sono lisci e ben definiti, e non presentano la classica forma “a cratere”
  • sono assenti le tipiche deformazioni del metallo causate da impatti ad alta velocità nella zona immediatamente attorno al foro
  • il foro è stato scoperto dietro una coperta termica, che risulta intatta, e manca completamente un foro “di uscita” sulla parete diametralmente opposta a quella bucata
  • gli astronauti sono stati incapaci di trovare chiari segni di impatto sul rivestimento esterno in tessuto della Sojuz
  • i cosmonauti russi, nei loro dialoghi in diretta con il centro controllo di Mosca¹, hanno velocemente catalogato il foro come somigliante ad uno praticato con un trapano

Mentre si diffondevano a macchia d’olio ipotesi di complotto, imperniate su un’ennesima imprudente dichiarazione del direttore generale di Roscosmos Dimitry Rogozin, che vedevano come possibile un atto di auto-sabotaggio da parte di qualcuno a bordo della ISS, tre importanti elementi oggettivi sono arrivati sulla scena.

Il primo, quello forse fattualmente più importante, è il video girato dal cosmonauta Sergey Prokopyev, comandante della Sojuz-MS09, diffuso dall’agenzia spaziale russa Roscosmos sul suo canale Twitter lo scorso 10 settembre. Eccolo.

L’utente twitter Katya Pavluschenko ne ha poi diffuso una trascrizione, che abbiamo tradotto in redazione al meglio possibile:

Дорогие друзья! Всем большой привет с борта МКС. Я видел ваши многочисленные тревожные комментарии, поэтому решил записать видео. Пожалуйста, не волнуйтесь! В нас все в порядке. Мы сейчас с вами в том самом бытовом отсеке корабля Союз МС-09,где было зафиксировано падение давления воздуха. Как видите, мы спокойно здесь находимся без скафандров, никто дырку пальцем не затыкает, как пишут это в СМИ. Сейчас и вы все сами увидите. После прохождения процедуры нахождения негерметичного отсека на станции мы с ребятами определили, что течь происходит в бытовом отсеке корабля Союз МС-09, командиром которого я являюсь, и приступили к поискам места утечки с помощью вот такого ультразвукового чувствительного прибора, который показал нам, что место утечки находится в районе так называемого АСУ. Итак, чувствительный прибор привел нас в отсек АСУ, где за накладкой мы обнаружили 2-миллиметровое отверстие, куда уходил наш воздух. Вечером этого же дня мы наложили первый слой специального сертифицированного двухкомпонентного герметика, на следующий день – второй и третий слой, и сейчас это отверстие выглядит вот так. Бытовой отсек сейчас полностью герметичен. Мы можем работать. Так что, как видите, у нас на борту все спокойно. Живем мы как всегда мирно и дружно, эксперименты выполняются в штатном режиме. Наши коллеги готовятся к очередному выходу в открытый космос, где я выступаю в роли обеспечивающего оператора. То есть наша совместная международная экспедиция работает в спокойной и дружеской обстановке. Я передаю всем огромный космический привет, и до скорой связи!

Traduzione (Siete madrelingua russi? Aiutateci a migliorarla!)

Cari amici! I migliori saluti dalla ISS. Ho letto i vostri numerosi commenti preoccupati, quindi ho deciso di registrare un video. Per favore non preoccupatevi! Stiamo bene. Ora siamo con voi proprio nel modulo orbitale della Sojuz MS-09, dove è stata registrata la caduta di pressione. Come potete vedere, siamo qui tranquillamente senza tute spaziali, nessuno sta tappando il foro con un dito, come dicono i media. Ora vedrete voi stessi.
Al termine della procedura di individuazione delle perdite, i ragazzi hanno determinato che era in corso una perdita nel vano abitato della navetta MS-09 Sojuz.. <omissis> … e hanno iniziato la ricerca di perdite usando qui questo dispositivo di rilevamento a ultrasuoni, che ci ha mostrato che il punto della perdita si trova nell’area del cosiddetto ACS.
Quindi, il sensore ci ha portato nel compartimento ACS, dove abbiamo trovato un buco di 2 mm dietro la fodera, da cui stava sfuggendo aria. La sera dello stesso giorno, abbiamo applicato il primo strato di uno speciale sigillante bi-componente certificato, il giorno dopo il secondo e il terzo strato, e ora questo foro appare così. Il modulo orbitale è ora completamente sigillato. Possiamo lavorare. Quindi, come potete vedere, tutto è calmo a bordo. Viviamo come sempre pacificamente e amichevolmente, gli esperimenti si svolgono in modo regolare. I nostri colleghi si stanno preparando per un’altra passeggiata nello spazio, della quale io sarò operatore di supporto. La nostra spedizione internazionale congiunta opera in un’atmosfera calma e amichevole. Mando a tutti un enorme ciao dallo spazio, e a presto!

Le preziose immagini inviate a terra in questo video ad alta definizione hanno aggiunto vari elementi importanti per la comprensione della situazione. Finalmente l’area danneggiata si è vista con chiarezza, rinforzando l’ipotesi del danno da “operaio distratto”.

La freccia rossa indica il punto del modulo orbitale dove si trova il foro.

Il foro nascosto dal tessuto isolante
La riparazione, di colore nero, applicata sul foro.

Un secondo importante elemento è stata la netta, inequivocabile presa di posizione del Comandante di Expedition 56, l’americano Drew Feustel, che in una intervista concessa alla rete televisiva ABC lo scorso 11 settembre si è detto certo che il foro sia stato praticato con un trapano, e ha respinto al mittente le voci di un presunto possibile atto di auto-sabotaggio. Abbiamo estratto l’audio dell’intervista da questo video di NASA su UStream, del quale riassumiamo i punti salienti:

  • l’indagine ufficiale è ancora in corso, ma per Feustel è chiaro che il foro non è dovuto ad impatti meteorici
  • l’equipaggio non ha giocato nessun ruolo nella creazione del foro, ed è vergognoso che si facciano circolare voci di quel genere
  • la sola cosa che l’equipaggio ha fatto è stato reagire appropriatamente, seguendole procedure di emergenza che hanno portato ad individuare e poi tappare la piccola falla
  • reagendo e lavorando insieme per affrontare situazione, tutto l’equipaggio ha assicurato la serena continuazione dei lavori di bordo come impresa internazionale
  • il clima di collaborazione tra gli elementi dell’equopaggio è intatto, e tutto a bordo sta continuando come sempre
  • Feustel spera che l’indagine scopra davvero come questo foro chiaramente creato da una azione umana (sic) sia stato fatto. Per il comandante è questa è la cosa più importante.
  • Feustel spera che la commissione faccia bene il suo dovere e arrivi a fondo della questione, soprattutto per assicurarsi che un episodio simile non accada mai più in futuro, viste le sue potenziali enormi implicazioni sul programma spaziale
  • Feustel ha tenuto a ringraziare l’aiuto e il supporto, tecnico e morale, ricevuto da Mosca e Houston durante lo svolgersi degli eventi.

Il terzo e ultimo elemento importante è un comunicato stampa congiunto di NASA e Roscosmos che conferma l’inizio dei lavori della Commissione di inchiesta e che invita ad attendere gli esiti dell’indagine prima di giungere a qualsiasi conclusione. Leggendo il “politichese” tra le righe si notano alcuni elementi interessanti:

  • Il riconoscimento della necessità che NASA e Roscosmos interagiscano maggiormente in futuro in merito a questioni tecniche al fine di eliminare le cause della perdita
  • Il supporto di NASA ai lavori della Commissione di inchiesta russa
  • LA decisione dell’amministratore di NASA Jim Bridenstine di incontrare faccia a faccia Dimitry Rogozin a Bajkonur il prossimo 10 ottobre, in occasione del lancio dell’americano Nick Hague e del collega russo Alexy Ovchinin.

NASA quindi mette in campo l’autorevolezza del suo nuovo amministratore, coinvolgendolo in prima persona, a testimonianza della grande importanza che questa assurda vicenda si concluda nel più costruttivo dei modi, evitando di incrinare ulteriormente la collaborazione, la fiducia ed il rispetto creatosi tra le due agenzie ed i partner internazionali nel corso degli ultimi venticinque anni.

Come sempre AstronautiNEWS rimane attenta agli sviluppi e vi aggiornerà tempestivamente non appena emergeranno nuovi elementi.


¹ Una dettagliata ricostruzione degli eventi di quelle ore è stata portata avanti dal giornalista Paolo Attivissimo sul suo blog, in un ottimo articolo nel quale sono state anche trascritte le conversazioni degli astronauti e cosmonauti.

Fonti: Twitter, ESA, NASA.

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Commenti

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.

Una risposta

  1. Patrick ha detto:

    Grazie per la chiarezza delle informazioni che rilasciate ogni volta!