Paolo Nespoli è tornato, conclusa la missione VITA

Con un perfetto atterraggio nelle steppe del Kazakistan l’astronauta europeo di nazionalità italiana Paolo Nespoli è rientrato a terra nella mattina di oggi, 14 dicembre, quando in Italia erano le 9:37. Si conclude così la missione VITA, che ha visto Nespoli coronare la sua terza missione ed il suo secondo e ultimo volo di lunga durata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Le operazioni di rientro sono iniziate questa notte alle 2:30 circa, mentre il distacco della Sojuz MS-05 dalla ISS è avvenuto questa mattina attorno alle 6:15. Ecco il video della manovra.

Il viaggio di ritorno è stato perfetto, e potete riviverne tutte le fasi andando a rileggere il liveblogging che abbiamo curato sulle pagine di AstronautiNEWS.

Per quanto riguarda la missione VITA Paolo è stato nei fatti il tecnico di laboratorio, quando non la cavia, in questi esperimenti:

  • Space headaches: si tratta di un questionario che Paolo ha dovuto compilare non appena fatto ingresso nella ISS. In particolare, le domande riguardavano il monitoraggio di eventuali mal di testa di cui potrebbero soffrire gli astronauti quando sono in orbita. Il questionario viene aggiornato settimanalmente per tenere traccia dello stato di salute generale dell’astronauta.
  • Fine Motor: questo esperimento viene utilizzato per misurare la prontezza e l’agilità degli astronauti attraverso dei test che consistono nel toccare lo schermo di un tablet in determinati punti. Il punteggio del test viene effettuato tenendo conto della velocità di risposta così come della correttezza della risposta data.
  • Marrow: questo esperimento dell’Agenzia Spaziale Canadese consiste nel prelevare campioni di sangue e respiro per comprendere come globuli bianchi e rossi si adattano alla microgravità.
  • Sarcolab: esperimento volto allo studio del sistema muscolare degli astronauti in condizioni di microgravità, con l’ausilio del macchinario MARES fornito dalla NASA
  • Cyrcadian Rythms: studio sui ritmi circadiani umani e del loro adattamento durante la permanenza in orbita degli astronauti
  • VO2max: esperimento in cui viene misurato il volume massimo di ossigeno che il corpo di un astronauta è in grado di sopportare. Per questo esperimento viene utilizzata la “bicicletta” a disposizione degli astronauti per svolgere esercizi di attività fisica
  •  MagVector: esperimento utilizzato per comprendere come il campo magnetico terrestre possa influenzare i conduttori elettrici. Vengono quindi montati dei sensori molto sensibili intorno al conduttore stesso, ed i risultati vengono poi salvati su una chiavetta USB per essere trasmessi agli ingegneri a terra successivamente.
  • At Home In Space: si tratta di uno studio utile per capire come l’esperienza in orbita venga vissuta dagli astronauti e come essa venga considerata nel contesto della propria vita. In particolare, vengono considerati anche gli aspetti culturali e sociali e quanto questi possano incidere in una esperienza così stressante.

Dal punto di vista della divulgazione Paolo Nespoli ha partecipato a vari collegamenti in video dalla ISS, e si è soprattutto reso protagonista di un enorme lavoro nel contesto del programma ARISS, prendendo parte a oltre trenta contatti radio con scolaresche sparse per tutto il mondo.

Naturalmente lo sforzo di Paolo si inserisce nel contesto di Expedition 53, che ha visto coinvolti anche astronauti americani e russi che hanno svolto a loro volta centinaia di esperimenti di biologia, biotecnologia, osservazione della Terra e fisica nelle speciali condizioni di microgravità offerte dalla ISS.

Randy Bresnik è stato protagonista di ben tre attività extraveicolari, durante le quali insieme ai colleghi Mark Vande Hei e Joe Acaba ha sostituito alcune parti del braccio robotico della Stazione, Canadarm2.

Ryazanskiy ha a sua volta partecipato ad un’EVA insieme al cosmonauta Fyodor Yurchikhin, che lo scorso agosto hanno rilasciato alcuni nanosatelliti e raccolti campioni di materiali dall’esterno della ISS, oltre ad effettuare alcune attività di manutenzione del segmento russo.

Bresnik ha trascorso un totale di 150 giorni nello spazio divisi in due voli, Ryazanskiy ha raggiunto quota 306 giorni, sempre raggiunti con due missioni, mentre Nespoli ha viaggiato nel cosmo per 313 giorni in totale, suddivisi in tre diverse missioni.

Nel frattempo ha avuto inizio Expedition 54, che al comando di Alexander Misurkin di Roscosmos e comprendendo anche gli americani Mark Vende Hei e Joe Acaba della NASA, è in attesa dell’arrivo di altri astronauti il prossimo 19 dicembre. Scott Tingle di NASA, Anton Shkaplerov di Roscosmos e Norishige Kanai della giapponese JAXA dovrebbero partire tra tre giorni, il 17 dicembre, da Bajkonur in Kazakistan.

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.