Conclusa anche la EVA #46, la terza nel mese di ottobre

Con la terza passeggiata spaziale in 15 giorni, gli astronauti NASA Randy Bresnik e Joe Acaba hanno installato una nuova telecamera ad alta definizione, sostituita un’altra e condotto una serie di attività ‘bonus’ non schedulate per questa EVA.

Dopo le EVA del 5 ottobre e del 12 ottobre scorsi, Randy Bresnik, comandante della Stazione Spaziale Internazionale, ha fatto il tris e venerdì scorso ha condotto, questa volta insieme all’astronauta e flight engineer Joe Acaba, la quarantaseiesima passeggiata della NASA a bordo dell’avamposto spaziale. Durata 6 ore e 49 minuti, la EVA #46 si è conclusa con quasi tutte le attività previste al completo, ad eccezione di due task a bassa priorità: il fissaggio di un dispositivo di movimentazione su un gruppo di radiatori di riserva e le regolazioni dei bulloni su un altro dispositivo di backup.

Tutti i task primari sono stati portati a termine, inclusa la sostituzione di un fusibile in un payload carrier e lavora per montare diversi componenti di ricambio a rapido accesso utili in caso di necessità. Fluttuando nel Quest Airlock, Randy Bresnik e Joe Acaba hanno inserito l’alimentazione autonoma a batteria per le loro tute spaziali alle 13:47 ora italiana dando inizio ufficiale alla decima EVA dell’anno, la terza nelle ultime due settimane. La passeggiata spaziale era originariamente prevista per mercoledì, ma è stata ritardata di due giorni dopo che i team tecnici hanno scoperto che una telecamera sul dispositivo di ancoraggio del Canadarm 2 installato durante l’uscita del 5 ottobre aveva problemi di messa a fuoco. La telecamera è quella che fornisce la visione di dettaglio necessaria al braccio e a chi lo controlla per catturare le capsule di rifornimento come Dragon, Cygnus e HTV, ma che consente anche di ancorare altri componenti a bordo della stazione.

Acaba, ancorato all’estremità del braccio robotico, ha installato una nuova telecamera ad alta definizione sul lato inferiore destro del lungo truss della Stazione. Mentre Acaba metteva a punto il supporto per l’installazione della telecamera, Bresnik ha sostituito il fusibile nel payload carrier del Canadarm 2 e successivamente ha estratto e messo in uso un nuovo cavo tether di sicurezza dopo che è stata notata una tenuta allentata su uno dei cavi ridondanti che assicuravano Acaba alla Stazione. Successivamente, Bresnik ha rimosso l’isolamento da una scatola di distribuzione elettrica di ricambio nota come Main Bus Switching Unit (MBSU) e rimesso l’isolamento su un altro componente noto come Direct Current Switching Unit (DCSU).

Dopo aver installato la nuova telecamera ad alta definizione, Acaba si è spostato dal braccio: ancorandosi al truss della Stazione ha rimosso il complesso della telecamera sul dispositivo di ancoraggio del braccio robotico, noto come Latching End Effector (LEE). Dopo aver rimosso la telecamera difettosa, Acaba ha installato il ricambio opportunamente portato fuori all’inizio della EVA. Il Canadarm 2 è stato alimentato dal controllo missione e la telecamera è entrata in funzione come previsto.

Acaba ha poi utilizzato un dispositivo di lubrificazione per trattare il meccanismo di ancoraggio ed attracco, un’attività che era stato avviata durante la EVA del 5 ottobre. Verso il termine del task, il controllo missione ha notato che un attuatore del jetpack di emergenza di Acaba si era aperto. I jetpack SAFER sono alimentati da azoto e sono stati progettati per consentire ad un astronauta di avere mobilità autonoma nello spazio in caso di distacco improvviso dalla Stazione. Dal momento che Acaba era perfettamente ancorato con i tether, ha ricevuto istruzione di completare il lavoro di lubrificazione prima di tornare all’Airlock.

La ripressurizzazione nel modulo Quest ha avuto inizio alle 20:36 ora italiana, chiudendo così la passeggiata spaziale di 6 ore di 49 minuti. Questa è stata la 205a EVA dedicata all’assemblaggio e alla manutenzione della Stazione Spaziale Internazionale dall’anno di inzio costruzione (1998). Si è trattato invece della quinta EVA cumulativa per Bresnik e della terza per Acaba. Centoventiquattro astronauti e cosmonauti rappresentanti 10 nazioni hanno ora registrato 1.278 ore e 25 minuti di passeggiate spaziali dedicate alla Stazione: un tempo corrispondente in totale a 53,3 giorni.

 

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Massimo Orgiazzi

Appassionato di astronomia, astronautica e scienza, nella vita è ingegnere. Ha scritto narrativa, poesia e critica letteraria, ha una passione per il cinema e organizza rassegne cineforum. Twitta in inglese di spazio e scienza con l'handle @Rainmaker1973