ISS Weekly Status Report – 22.2017

ISS, Shuttle, Sojuz e ATV. Credits: NASA

Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

17 luglio

Body Measures
Sabato scorso, un membro dell’equipaggio giunto al traguardo del Flight Day 244 (FD244) ha effettuato la sessione Body Measures. La NASA non dispone ancora di una sufficiente raccolta di dati antropometrici (misure del corpo) necessari per valutare gli impatti sulle dimensioni e sulle forme che subiscono i corpi degli astronauti in orbita. L’obiettivo di questo studio è la comprensione dell’entità e della variabilità dei cambiamenti morfologici, nonché analizzare gli spostamenti dei liquidi all’interno del corpo umano. Questo studio raccoglie i dati antropometrici mediante acquisizione di foto e video e la misurazione con un metro a nastro dell’altezza e di tutti i dati dei segmenti corporei (petto, vita, fianchi, braccia, gambe, etc) degli astronauti in condizioni di pre-volo, in volo e post-volo. Questo studio è importante per predeterminare i cambiamenti che possono verificarsi durante il volo spaziale in missioni di lunga durata e per essere in grado di gestire le modifiche all’abbigliamento, alle postazioni di lavoro, etc.

Magnetic 3 Dimensional (Mag 3D) Cell Culturing
Con l’assistenza remota del Payload Developer, sabato scorso l’equipaggio ha utilizzato un microscopio, e lo utilizzerà anche oggi, per osservare i Magnetic 3D Biocell. Le colture cellulari che si sviluppano in microgravità, crescono spontaneamente espandendosi nelle tre dimensioni (3D), secondo un modello di crescita caratteristico e rappresentativo. Ma in microgravità, la manipolazione delle colture cellulari, che sulla Terra è un operazione quasi banale, nello spazio diventa una attività impegnativa. Lo studio denominato Magnetic 3D Cell Culture for Biological Research in Microgravity (Magnetic 3D Cell Culturing) utilizza cellule e strumenti magnetizzati per facilitare la manipolazione delle colture e migliorare la riproducibilità degli esperimenti. Questo approccio consente anche di generare colture bidimensionali (2D) utilizzate come modello di riferimento.

Human Research Program (HRP)
Un membro dell’equipaggio ha raccolto oggi, e durante lo scorso fine settimana, alcuni campioni di sangue ed urina a supporto degli esperimenti Biochem Profile, Repository e Cardio Ox. Per lo studio Cardio Ox è stata effettuata anche una scansione ad ultrasuoni.

– Biochem Profile. I campioni di sangue e di urina prelevati dagli astronauti prima, durante e dopo la conclusione della missione spaziale, sono utilizzati per valutare lo stato di salute di un astronauta, rilevando i biomarcatori chiave presenti in questi fluidi. Questa indagine, che ha inizio nel periodo di pre-volo dell’astronauta, prosegue durante la permanenza nello spazio per poi terminare con ulteriori esami nel periodo post-volo, ha come scopo il determinare se le alterazioni del sistema immunitario indotte dal volo spaziale possono aumentare la suscettibilità di infezione o rappresentare un rischio sanitario significativo per i membri dell’equipaggio a bordo della ISS.
– Repository è un contenitore speciale capace di conservare per lunghi periodi di tempo campioni biologici in condizioni ben controllate. Questi campioni rimarranno conservati come risorsa per la futura ricerca connessa al volo spaziale.
– Cardio Ox. Lo scopo di questo studio è la misurazione dei livelli dei biomarcatori presenti nel sangue e nelle urine prima, durante, e dopo il volo spaziale per metterli in relazione al rischio di sviluppare malattie quali l’arteriosclerosi. Dodici astronauti hanno fornito campioni di sangue ed urina per l’analisi dei biomarcatori prima del lancio, 15 e 60 giorni dopo il lancio, 15 giorni prima di tornare sulla Terra ed infine pochi giorni dopo l’atterraggio. Agli stessi intervalli di tempo vengono effettuate ecografie della carotide e della arteria brachiale ma questi esami proseguono nei cinque anni successivi all’atterraggio, al fine di monitorare lo stato di salute dell’apparato cardiovascolare.

ISS Safety Video Survey
L’equipaggio ha registrato un video del volume interno della ISS per permettere ai Ground teams di valutare la configurazione interna della Stazione Spaziale Internazionale ed eventualmente identificare le aree di interesse. Questa indagine viene eseguita ogni 6 mesi per identificare e prevenire possibili blocchi alla ventilazione, prevenire i rischi di infiammabilità, verificare che i percorsi di emergenza non presentino ostruzioni che possano ostacolare il transito e l’accesso ai dispositivi di sicurezza.

Cycle Ergometer with Vibration Isolation and Stabilization (CEVIS) Clicking Noise
Nel corso del fine settimana, l’equipaggio ha segnalato di aver udito un rumore a scatto ma continuo provenire dal CEVIS. Nel 2011 era stato segnalato un rumore simile che le successive analisi avevano identificato provenire da una molla, posta all’interno del Vibration Isolation System (IVIS), che faceva rumore quando messa in tensione. Ulteriori indagini hanno mostrato il regolare funzionamento del CEVIS, mentre il rumore di scatto intermittente potrebbe essere molto probabilmente dovuto dalla stessa causa che era stata osservata nel 2011. CEVIS è stato dichiarato GO per il normale utilizzo. Al momento non è presente sulla ISS una scatola IVIS di scorta, ma è pronta per essere inviata sulla ISS su uno dei prossimi cargo.

Minus Eighty Laboratory Freezer for ISS (MELFI) Electronics Unit (EU) Failure
Oggi è stato disattivato il motore Brayton di MELFI-1, come parte dell’attività programmata per alimentare MELFI-1 dalla fonte ausiliaria, per una migliore gestione della potenza elettrica disponibile durante il prossimo periodo di High Beta Angle. Quando si è tentato di riattivare il Brayton Motor, nessun comando di attivazione ha avuto successo. Nessuna risposta positiva anche dopo aver tolto e ridato alimentazione elettrica all’intero rack. La causa della mancata riattivazione del motore Brayton è stata identificata nel guasto della Electronics Unit (EU). L’equipaggio è riuscito ad effettuare la sostituzione della parte guasta senza intaccare in alcun modo i campioni conservati in MELFI.

 

18 luglio

Capillary Structures
L’equipaggio ha installato e verificato la strumentazione per l’indagine Capillary Structures. Gli attuali sistemi di supporto alla vita installati sulla ISS richiedono attrezzature speciali per separare i liquidi dai gas, compresi dispositivi rotanti o con una struttura in movimento che in caso di rottura potrebbero causare contaminazione. Le Strutture Capillari potrebbero risolvere il problema, semplificando il meccanismo di funzionamento di queste attrezzature, con la possibilità di intervenire anche nelle fasi di riciclaggio dell’acqua e della rimozione del biossido di carbonio.

Crew Autonomous Scheduling Test (CAST)
L’equipaggio ha completato oggi l’ultima delle cinque sessioni CAST in programma. Oggi è stata pianificata la giornata lavorativa di giovedì prossimo utilizzando un iPad, il Playbook ed un elenco di priorità da tenere in considerazione per la pianificazione. L’obiettivo di questo progetto è quello di permettere all’equipaggio una autonoma pianificazione delle attività pomeridiane utilizzando lo strumento Playbook. Questo è il passo finale prima che un membro dell’equipaggio possa programmare in autonomia una giornata completa. Le missioni spaziali oltre l’orbita bassa terrestre richiederanno nuovi approcci per le operazioni e le comunicazioni quotidiane tra la Terra e l’equipaggio, poiché si sarà obbligati a considerare e subire significativi ritardi nelle comunicazioni. Una soluzione al problema è l’Autonomous Mission Operations, cioè permettere una più ampia autonomia degli equipaggi. L’indagine Crew Autonomous Scheduling Test (CAST) intende analizzare se gli equipaggi possono sviluppare, in un ragionevole lasso di tempo, una autonoma pianificazione delle attività se vengono messi a loro disposizione tutti gli input necessari.

Rodent Research-5 (RR-5) Systemic Therapy of NELL-1 for Osteoporosis
L’equipaggio ha eseguito le iniezioni ai topi dell’esperimento Rodent Research-5 (RR-5). Il vivere in microgravità ha effetti significativi e rapidi sul sistema muscolo-scheletrico, quindi è importante identificare terapie mirate che potrebbero rallentare oppure inibire alcuni degli effetti negativi del volo spaziale. Il farmaco NELL-1, studiato nell’ambito della ricerca RR-5, ha il potenziale di rallentare o invertire la perdita di densità ossea rilevata nel corso di un volo spaziale.

JEM Smoke Detector Cleaning
L’equipaggio ha pulito il JEM Cabin Smoke Detector B usando un Connector Cleaner Tool Kit ed una N2 Cartridge. Questa attività di manutenzione ordinaria viene eseguita per mantenere efficienti i rilevatori di fumo e prevenire falsi allarmi.

 

19 luglio

Efficacy and Metabolism of Azonafide Antibody-Drug Conjugates in Microgravity (ADCs in Microgravity)
L’equipaggio ha recuperato un BioCell Habitat ed i kit di inoculazione, prelevato i campioni ADC dal Minus Eighty Degree Celsius Laboratory Freezer for ISS (MELFI), installato l’hardware all’interno del Microgravity Science Glovebox (MSG) Work Volume ed inoculato i BioCell Multiwall utilizzando le siringhe fornite con il kit. Nel corso della giornata, l’equipaggio ripeterà questi passaggi utilizzando un secondo BioCell Habitat che inizierà oggi una sessione di test della durata di 11 giorni. L’indagine ADC in Microgravity valuta un farmaco immunitario-attivante in combinazione con gli anticorpi indirizzato a combattere le cellule tumorali, aumentando l’efficacia della chemioterapia e riducendo i suoi effetti collaterali. In microgravità, le cellule tumorali crescono in strutture tridimensionali sferoidali che assomigliano molto alla forma che sviluppano nel corpo umano. Questa indagine potrebbe accelerare lo sviluppo di terapie mirate per i pazienti affetti da tumore.

NeuroMapping
Un membro dell’equipaggio ha configurato gli strumenti NeuroMapping prima di eseguire l’esperimento con il corpo in un primo momento in configurazione “strapped in” e successivamente ”free floating”. Neuromapping intende indagare se i voli spaziali di lunga durata provocano alterazioni al cervello, sia a livello di struttura che di funzioni, come ad esempio il controllo motorio ed il multi-tasking, nonché misurare il tempo di pieno recupero da queste eventuali sofferenze. Precedenti ricerche ed aneddoti, raccontati da astronauti al ritorno da un volo spaziale di lunga durata, suggeriscono che il controllo del movimento ed alcuni aspetti cognitivi subiscono alterazioni dopo aver vissuto a lungo in microgravità. L’indagine NeuroMapping utilizza la risonanza magnetica cerebrale strutturale e funzionale (MRI and FMRI) per valutare gli eventuali impatti sui membri di un equipaggio dopo una missione di sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Food Acceptability
L’equipaggio ha compilato oggi un nuovo questionario sulla Food Acceptability. L’inchiesta intende determinare l’impatto del consumo ripetuto di cibo sull’accettabilità degli alimenti nell’ambito dell’attuale sistema alimentare, obbligatoriamente ristretto, in vigore sulla ISS. I risultati verranno utilizzati per sviluppare nuove strategie per migliorare la varietà e la composizione del cibo a supporto della salute e delle prestazioni degli equipaggi impegnati in missioni di lunga durata.

Fine Motor Skills (FMS)
L’equipaggio ha completato una nuova sessione dell’esperimento Fine Motor Skills. Questo test viene effettuato ogni 5 giorni durante i primi tre mesi a bordo della ISS, mentre la periodicità viene portata ad una volta ogni 14 giorni per i periodi successivi. In questo esperimento i membri dell’equipaggio eseguono una serie di attività interattive su una tavoletta touchscreen. Questa è la prima indagine che abbina le capacità motorie ad una lunga esposizione alla microgravità, analizzando le diverse fasi di adattamento alla microgravità di un volo spaziale ed il recupero sensomotorio, una volta tornati alla gravità terrestre.

JEM Wireless Access Point (J-WAP)-2 Install
L’equipaggio ha rimosso il JEM Wireless Access Port installato nella posizione JPM1A7, per sostituirlo con un nuovo e migliorato JEM Wireless Access Port (J-WAP)-2. JWAP-2 fornirà funzionalità Wi-Fi e nuovi standard di comunicazione all’interno del JEM.

 

20 luglio

66 Progress (66P) Undock
Il cargo Progress 66P ha lasciato la ISS oggi alle ore 12:45 CDT. Il Deorbit Burn, ovvero l’accensione dei propulsori per rallentare la velocità orbitale ed avviare il rientro in atmosfera, avverrà alle ore 15:58, mentre il contatto con l’atmosfera e l’inizio del rientro distruttivo avverrà dopo circa 30 minuti.

Efficacy and Metabolism of Azonafide Antibody-Drug Conjugates in Microgravity (ADCs in Microgravity)
Questa mattina, l’equipaggio, con l’assistenza del Payload Developer, ha osservato le cellule ADC con un microscopio per poi iniettare il farmaco nei MultiCell BioCell. Nel corso della giornata, l’equipaggio ripeterà questi passaggi con una seconda serie di campioni. L’indagine ADC in Microgravity valuta un farmaco immunitario-attivante in combinazione con gli anticorpi indirizzato a combattere le cellule tumorali, aumentando l’efficacia della chemioterapia e riducendo i suoi effetti collaterali. In microgravità, le cellule tumorali crescono in strutture tridimensionali sferoidali che assomigliano molto alla forma che sviluppano nel corpo umano. Questa indagine potrebbe accelerare lo sviluppo di terapie mirate per i pazienti affetti da tumore.

Japanese Experiment Module (JEM) Camera Robot
L’equipaggio ha installato il JEM Camera Robot ed effettuato alcune verifiche di funzionamento. Questo dispositivo è una fotocamera in volo libero in grado di inviare a Terra video e fotografie in tempo reale. Questo strumento permetterà di ridurre sensibilmente l’apporto umano alle riprese in tempo reale effettuate sulla ISS, risolvendo anche il problema di coprire le zone cieche delle videocamere del JEM.

Japanese Experiment Module Airlock (JEMAL) Operations
L’equipaggio ha pressurizzato JEMAL ed eseguito un controllo perdite. Sono inoltre stati raccolti gli elementi dell’Handhold Experiment Platform (HXP) per poter provvedere alla sostituzione dei campioni posti sull’Exposed Experiment Handhold Attachment Mechanism 1 (ExHAM 1) in programma per venerdì prossimo, dopo che l’ExHAM 1 verrà recuperato dalla JEM Exposed Facility.

Sprint Ultrasound 2
Un membro dell’equipaggio giunto al traguardo del Flight Day 90 (FD90), con la collaborazione di un collega, ha configurato la videocamera e la fotocamera e, dopo aver indossato gli elettrodi per l’elettrocardiogramma e sotto il monitoraggio di un cardiofrequenzimetro, ha svolto la sessione di allenamento SPRINT utilizzando il Portable Pulmonary Function System (PPFS) per monitorare i livelli di ossigeno – Volume of Oxygen (VO2) – nel corso degli esercizi svolti sul Cycle Ergometer with Vibration Isolation and Stabilization (CEVIS). Lo studio chiamato Integrated Resistance and Aerobic Training Study (Sprint), valuta il metodo di allenamento ad alta intensità e bassi carichi previsto per minimizzare la perdita di funzione cardiovascolare e di massa muscolare negli astronauti impegnati in missioni di lunga durata.

Advanced Resistive Exercise Device (ARED) Cable Arm Rope (CAR) Flip
L’uso intensivo degli esercizi con le corde fa sì che una parte dei Cable Arm Rope (CAR) subisca carichi di flessione ciclici. Per mitigare questo problema, l’equipaggio ha rimosso, spostato e reinstallato i CAR.

 

21 luglio

Exposed Experiment Handrail Attachment Mechanism (ExHAM) #1-2
L’equipaggio ha aperto il portello interno del Japanese Experiment Module Airlock (JEMAL) ed ha esteso l’Airlock Slide Table nel JEM per rimuovere, e predisporre all’invio a Terra, i campioni prelevati Handhold Experiment Platform #1 (HXP1) e posizionarne di nuovi. Due dei campioni originali sono stati lasciati esposti sull’HXP1 per un’esposizione continua. ExHAM è un meccanismo a forma di parallelepipedo dotato di un dispositivo a rampino posizionato sulla parte superiore del braccio robotico di Kibo.

Fluid Shifts
L’equipaggio ha recuperato la strumentazione dell’esperimento Fluid Shift per poi trasferirla nel segmento russo della ISS russo in vista delle operazioni con la tuta Chibis (Lower Body Negative Pressure) che inizieranno lunedì prossimo. Fluid Shifts, esperimento congiunto NASA-Ente Spaziale Russo, indaga le cause che concorrono ai cambiamenti fisici gravi e duraturi agli occhi di un astronauta. Poiché si ipotizza che la causa di questi cambiamenti sia il passaggio dei fluidi verso la testa, si vuole comprendere se l’inversione del flusso, utilizzando sul corpo un dispositivo di bassa pressione negativa, possa rappresentare la soluzione del problema. I risultati di questo studio potranno aiutare a sviluppare misure preventive che potranno impedire i cambiamenti duraturi e/o danni permanenti agli occhi degli astronauti.

Node 2 (N2) Bacteria Filter Remove & Replace (R&R)
L’equipaggio ha sostituito nel Node 2 quattro filtri per batteri che avevano ormai esaurito la loro funzione. Si è inoltre intervenuto nella pulizia del rilevatori di fumo.

Compound Specific Analyzer-Combustion Products (CSA-CP) Maintenance
L’equipaggio ha installato nuove batterie nei Compound Specific Analyzer-Combustion Products (CSA-CP), appena giunti sulla ISS, dopodichè è stato azzerato l’internal clock di ciascuno di essi.

 

24 luglio

Efficacy and Metabolism of Azonafide Antibody-Drug Conjugates in Microgravity (ADCs in Microgravity)
L’equipaggio, con l’assistenza del Payload Developer, ha osservato le cellule ADC con un microscopio per poi iniettare il farmaco nei MultiCell BioCell. L’indagine ADC in Microgravity valuta un farmaco immunitario-attivante in combinazione con gli anticorpi indirizzato a combattere le cellule tumorali, aumentando l’efficacia della chemioterapia e riducendo i suoi effetti collaterali. In microgravità, le cellule tumorali crescono in strutture tridimensionali sferoidali che assomigliano molto alla forma che sviluppano nel corpo umano. Questa indagine potrebbe accelerare lo sviluppo di terapie mirate per i pazienti affetti da tumore.

Meteor Hard Drive Swap
L’equipaggio ha sostituito il disco rigido della videocamera Meteor che si trova nella Window Observational Research Facility (WORF). Il payload Meteor è uno strumento per l’analisi dello spettro visibile con lo scopo primario di osservare meteore nell’orbita terrestre. L’indagine Meteor consiste nell’acquisizione di video ed immagini ad alta risoluzione dell’atmosfera terrestre, successivamente rielaborati da un particolare software, per la ricerca dei punti luminosi e l’osservazione di meteoriti in orbita terrestre.

Waste and Hygiene Compartment (WHC) Pump Separator Replacement
Lo scorso 30 giugno l’equipaggio aveva segnalato che il Pump Separator emetteva rumori insoliti e che il ciclo di lavorazione fosse più lento del normale. Il Pump Separator era stato installato lo scorso novembre 2016, andando ben oltre i 180 giorni della sua vita utile stabilita in fase di progetto. Oggi l’equipaggio ha sostituito il pezzo usurato ed ora il sistema è tornato pienamente operativo.

Cycle Ergometer with Vibration Isolation and Stabilization (CEVIS) Troubleshooting #3
Sabato scorso l’equipaggio ha sostituito il CEVIS Ergometer ed il Control Panel con pezzi di ricambio già utilizzati. Questo terzo tentativo di risoluzione dei problemi è stato eseguito per determinare se il problema persiste anche con il CEVIS Ergometer (S/N 1002) ed il Control Panel (S/N 1006). L’equipaggio stava utilizzando il CEVIS con un Contingency Controller dal 3 giugno 2017, ma solo recentemente aveva segnalato difficoltà ad usare lo strumento.

 

25 luglio

Fluid Shifts
Un membro dell’equipaggio dopo aver indossato la tuta Lower Body Negative Pressure (LBNP/Chibis), ha dato il via oggi alla prima delle due giornate previste le attività Baseline Imagery dell’esperimento Fluid Shift. Con il supporto degli specialisti di Mosca che hanno fornito assistenza medica da remoto, sono state effettuate le rilevazioni con l’Optical Coherence Tomography (OCT) ed il Distortion Product Otoacoustic Emission (DPOAE) prima di completare il DPOAE test, l’OCT e l’esame tonometrico. Fluid Shifts, esperimento congiunto NASA-Ente Spaziale Russo, indaga le cause che concorrono ai cambiamenti fisici gravi e duraturi agli occhi di un astronauta. Poiché si ipotizza che la causa di questi cambiamenti sia il passaggio dei fluidi verso la testa, si vuole comprendere se l’inversione del flusso, utilizzando sul corpo un dispositivo di bassa pressione negativa, possa rappresentare la soluzione del problema. I risultati di questo studio potranno aiutare a sviluppare misure preventive che potranno impedire i cambiamenti duraturi e/o danni permanenti agli occhi degli astronauti.

Rodent Research-5 (RR-5) Systemic Therapy of NELL-1 for Osteoporosis
L’equipaggio ha ripulito e ripopolato gli habitat degli animali. Il vivere in microgravità ha effetti significativi e rapidi sul sistema muscolo-scheletrico, quindi è importante identificare terapie mirate che potrebbero rallentare oppure inibire alcuni degli effetti negativi del volo spaziale. Il farmaco NELL-1, studiato nell’ambito della ricerca RR-5, ha il potenziale di rallentare o invertire la perdita di densità ossea rilevata nel corso di un volo spaziale.

Lighting Effects
L’equipaggio ha configurato lo strumento Light Meter ed ha effettuato alcune rilevazioni all’interno di Cupola e del modulo Columbus. L’esperimento Lighting Effects desidera quantificare e qualificare gli effetti dell’illuminazione sull’abitabilità dei veicoli spaziali. Tutte le fonti luminose della ISS verranno sostituite con un nuovo sistema progettato per migliorare la salute ed il benessere dell’equipaggio. L’indagine Lighting Effects studia l’impatto del cambiamento portato dalla sostituzione delle lampadine fluorescenti con luci led ad intensità luminosa e colore regolabili, per capire se le nuove luci potranno migliorare i ritmi circadiani dell’equipaggio. I risultati di questa indagine avranno importanti ricadute anche su tutte le persone a Terra che fanno uso di lampade ad incandescenza. Gli SSLA sono stati progettati per sostituire i General Luminaire Assemblies (GLAs) per migliorare l’acuità visiva e per fornire una miglior soluzione per affrontare i disagi dovuti ai ritmi circadiani ed al ciclo del sonno dell’equipaggio. Per raggiungere questi obiettivi, gli SSLA sono stati progettati per funzionare in 3 modalità di spettro luminoso distinte. Le diverse modalità di funzionamento hanno a che fare con la gestione della porzione del blu fornita dalla luce delle lampade; la luce blu ha impatti sulla produzione di melatonina che a sua volta ha impatti sul sonno.

Crew Medical Officer (CMO) Training
FE-2 – Flight Engineer 2 – ha completato la sessione di formazione che prevedeva un aggiornamento delle procedure mediche e degli strumenti necessari a garantire la conoscenza di base dell’Health Maintenance System nelle missioni di lunga durata.

Fonte: NASA

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.