Fissato per il 5 maggio il Pad Abort Test della Dragon

Martedì 5 maggio presso il complesso di lancio 40 a Cape Canaveral in Florida avverrà un importantissimo test della capsula Dragon di SpaceX che entro il 2017 comincerà a portare gli astronauti americani, e successivamente anche degli altri partner internazionali, sulla ISS (International Space Station).

La capsula, un modello di sviluppo molto simile a quella che volerà con gli equipaggi, verrà posizionata in cima ad una struttura costruita appositamente per simulare il razzo pronto al lancio. In questo test, chiamato Pad Abort, verrà simulato un malfunzionamento distruttivo sulla rampa di lancio del finto Falcon 9, con la capsula che si staccherà istantaneamente dal razzo sottostante, allontanandosi e portando in salvo l’equipaggio che altrimenti perirebbe nell’esplosione del razzo stesso. Il test è pianificato per le 9 e 30 del mattino (le 15:30 in Italia) con 4 ore di tempo utile per eseguirlo nel caso ci fossero dei problemi. Un secondo tentativo sarà eventualmente possibile il giorno successivo.

Per allontanarsi dal razzo la capsula azionerà i suoi otto potentissimi motori Super Draco (due per ogni lato del veicolo) che svilupperanno una spinta complessiva di 58 tonnellate. Una volta giunta a distanza e a quota di sicurezza Dragon aprirà i suoi tre paracadute per ammarare nell’Oceano Atlantico a circa un chilometro e mezzo dalla costa. La capsula sarà equipaggiata con centinaia di sensori per misurare pressioni, carichi, temperature e molti altri dati durante il test, che durerà circa un minuto. All’interno di Dragon troverà posto anche un manichino per simulare la presenza di un astronauta e per testare un prototipo del seggiolino. Il test verrà trasmesso in diretta da NASA TV, il canale televisivo ufficiale dell’agenzia spaziale americana, che venerdì prossimo 1 maggio trasmetterà anche un aggiornamento per la stampa dove verranno resi noti maggiori dettagli riguardanti questo test.

Una coppia dei motori Super Draco che equipaggeranno la Dragon per il trasporto di astronauti. Credit: SpaceX

Una coppia dei motori Super Draco che equipaggeranno la Dragon per il trasporto di astronauti. Credit: SpaceX

Lo scorso settembre la NASA ha siglato con SpaceX un contratto da 2,6 miliardi di dollari che prevede tutta una serie di obiettivi da raggiungere per completare lo sviluppo e ottenere la certificazione della versione per equipaggi di Dragon, che già opera in maniera automatica per portare rifornimenti sulla ISS e riportare a terra esperimenti e materiali. Questo stesso contratto, chiamato CCtCap (Commercial Crew Transportation Capability) è stato firmato anche con Boeing, per un ammontare di 4,2 miliardi di dollari, per poter certificare con lo stesso scopo la sua capsula CST-100.

Tuttavia il test del 5 maggio non farà parte del contratto siglato lo scorso anno ma bensì di un accordo precedente chiamato CCiCap (Commercial Crew Integrated Capability), al quale hanno avuto accesso la stessa Boeing e SNC (Sierra Nevada Corporation) con il suo veicolo alato Dream Chaser. Tutti gli obiettivi del CCiCap dovevano essere raggiunti entro il mese di agosto del 2014, ma la sola Boeing ci è riuscita mentre a SpaceX e SNC è stato concesso ulteriore tempo per completare i loro.

Oltre al test del mese prossimo, SpaceX dovrà effettuarne un secondo che simulerà un distacco della Dragon non sulla rampa di lancio ma bensì in volo. Questo test è previsto fra settembre e ottobre dalla base di lancio californiana di Vandenberg e vedrà all’opera un razzo Falcon 9 reale, sebbene modificato, che verrà lanciato con la capsula in cima. Gli accordi prevedono che per ognuno di questi test, nel caso abbiano successo, NASA pagherà a SpaceX 30 milioni di dollari. Per completare la fase CCiCap, SpaceX deve ottenere entro la fine dell’anno altri due obiettivi, il Dragon Primary Structure Qualification – Hatch Open Test ed il Delta Crew Vehicle Critical Design Review.

Per quanto riguarda SNC, malgrado sia stata esclusa dal contratto CCtCap, è stato concesso fino a marzo 2016 per completare l’ultimo obiettivo che le rimane, il secondo atterraggio di prova della sua navetta.

Fonte: NASA

In copertina: i tecnici di SpaceX al lavoro sulla Dragon che effettuerà il Pad Abort Test. Credit: SpaceX

Video di due motori Super Draco che riproducono l’accensione che avverrà durante il Pad Abort Test: https://vine.co/v/O3AB1BBUBd2

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it

Paolo Baldo

Sono nato a Trento, dove vivo e lavoro. Fra i miei molti interessi l'astronautica occupa un posto privilegiato. La mia passione mi ha portato ad incontrare molti astronauti (di tutti i programmi spaziali occidentali, dal Mercury all'ISS) in svariati eventi pubblici.