Le reazioni di ULA e NASA all’intenzione russa di interrompere la cooperazione spaziale

La società aerospaziale United Launch Alliance (ULA) e la NASA hanno rilasciato il 13 maggio delle dichiarazioni ufficiali dopo che il Vice Primo Ministro russo, Dimitry Rogozin, aveva annunciato l’intenzione del suo paese di sospendere la fornitura dei motori a razzo impiegati dal lanciatore Atlas V di ULA, e la conclusione anticipata della partecipazione al programma della Stazione Spaziale Internazionale. L’annuncio russo è una conseguenza delle tensioni fra i due paesi in seguito alla crisi in Ucraina.

ULA informa che né la società né NPO Energomash, il produttore russo dei motori RD-180 per l’Atlas V, sono al corrente di restrizioni nella fornitura dei componenti. ULA si augura che la Russia e gli USA riprendano presto colloqui produttivi per risolvere la questione, ma ricorda che ha da tempo predisposto piani per far fronte a un’interruzione della fornitura, e che dispone di scorte sufficienti per due anni.

ULA punta inoltre il dito contro la società spaziale privata SpaceX di Elon Musk, che ha recentemente intrapreso un’azione legale nei confronti dell’USAF per accedere al contratto EELV per la fornitura di servizi di lancio all’aeronautica americana, riservato al momento solo a ULA.

ULA ritiene che l’azione di SpaceX sia irresponsabile perché, oltre a causare ritardi, mette a rischio le operazioni dei satelliti militari americani e la cooperazione spaziale internazionale. I vettori Atlas V di ULA sono infatti prevalentemente impiegati per lanci governativi e militari.

Nella sua breve dichiarazione, la NASA ricorda che la lunga collaborazione spaziale con la Russia ha rappresentato un caposaldo dei rapporti fra i due paesi. È iniziata negli anni ‘70, nel corso della guerra fredda, ed è stata particolarmente significativa nei 13 anni consecutivi di presenza umana sulla Stazione Spaziale Internazionale.

La NASA informa che le operazioni della ISS procedono regolarmente come pianificato, con il rientro di un equipaggio e l’imminente lancio di un altro, L’agenzia spaziale aggiunge di non avere ricevuto fino a questo momento alcuna comunicazione dalle autorità russe su cambiamenti nella cooperazione spaziale fra i due paesi.

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Paolo Amoroso

Si occupa di divulgazione e didattica dell'astronomia e dello spazio. Attualmente collabora con il Planetario di Milano e fino al 2012 ha lavorato per il Museo Astronomico di Brera. Si interessa di astronomia, astronautica ed esplorazione dello spazio e Google. È nel Direttivo dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA), per la quale svolge diverse attività fra cui la co-conduzione del podcast AstronautiCAST.