Terza missione per l’X-37B

Il lanciatore Atlas-Centaur della United Launch Alliance è stato assemblato in vista del suo impiego per il terzo lancio dell’Orbital Test Vehicle dell’USAF, denominato X-37B e previsto per il prossimo 25 Ottobre.

Giovedì 13 Settembre il primo stadio del veicolo è stato eretto sulla piattaforma mobile della Vertical Integration Facility di Cape Canaveral, mentre due giorni dopo è stata la volta dell’upper stage Centaur a venire issato sull’adattatore dell’interstadio.

L’X-37B issato nel fairing dell’Atlas V, in vista del suo lancio d’esordio del 22 Aprile 2010. (Boeing/USAF).

Quello in programma, sarà il secondo volo di questa unità X-37B. Fra l’Aprile ed il Dicembre 2010 nel volo inaugurale del progetto OTV, la prima unità effettuò una missione durata 224 giorni, 9 ore e 24 minuti. Il secondo veicolo ha volato dal Marzo del 2011 fino allo scorso mese di Giugno, completando la sua missione in 468 giorni, 13 ore e 2 minuti ed effettuando oltre 7000 orbite del globo terrestre.

Le scarne notizie in circolazione riguardo ad OTV-3 sono state condensate da Justin Ray su Spaceflight Now.com raccogliendo, fra l’altro, le dichiarazioni del Maggiore Tracy Bunko, portavoce dell’Air Force presso il Pentagono. I dettagli sulla durata della missione sulla quota di volo e sulle caratteristiche del payload non sono noti ed il focus del programma rimane per ora fissato sulle capacità effettive del sistema, sulla sua utilità e sui suoi costi effettivi in quanto veicolo riutilizzabile.

Alto 2,9 m, lungo 8,9 m, e con un’apertura alare di circa 4,5 m per un peso al lancio di quasi 5 tonnellate, l’X-37B ha una stiva di 2,1 x 1,2 metri che può ospitare dei campioni di materiale da esporre all’ambiente orbitale, apparecchiature per la ripresa della superficie terrestre o strumenti sperimentali da utilizzare in futuro sui satelliti militari e da ricognizione. Inoltre la capacità dello spacecraft di deorbitare ed atterrare su di una pista di atterraggio in maniera autonoma, consente ai tecnici di poter visionare l’hardware che ha trascorso oltre un anno nello spazio.

Realizzato dalla Phantom Works Division della Boeing impiegando materiali compositi leggeri in luogo del tradizionale alluminio, il veicolo è protetto dal calore generato durante il rientro atmosferico sui suoi bordi d’ala da piastrelle ad elevata temperatura di nuova generazione; queste piastrelle in Toughened Uni-piece Fibrous Refractory Oxidation-resistant Ceramic (TUFROC) sostituiscono le omologhe in carbon carbon impiegate per trent’anni sugli Space Shuttle. Altre piastrelle in TUFI (Toughened Uni-piece Fibrous Insulation) impregnate nella silice, più resistenti di quelle degli Shuttle e delle nuove coperture CRI (Conformal Reusable Insulation) completano il sistema di protezione termico dello spacecraft militare. L’avionica è stata progettata per automatizzare tutte le funzioni di de-orbit ed atterraggio, infine, non ci sono sistemi idraulici a bordo dell’X-37B, visto che il sistema di guida e quello frenante sono azionati da degli attuatori elettromeccanici.

Secondo quanto dichiarato dal Maggiore Bunko, la durata nominale di una missione è di 270 giorni, ma vista la buona performance ottenuta nel secondo volo dell’X-37B, la prossima, potrebbe durare significativamente di più, sulla base anche del completamento dei vari obiettivi specifici di missione.

L’Atlas V nella versione 501 che verrà usata per lanciare l’X-37B, impiega un’ogiva di 5 metri di diametro che servirà a proteggere il velivolo unmanned durante la sua ascesa verso l’orbita, inoltre non si avvarrà della spinta di booster laterali a propellente solido.

La sequenza di volo, viste le precedenti due missioni, dovrebbe durare circa 19 minuti dal liftoff alla separazione della mini navetta.

16 Giugno 2012, l’X-37B OTV-2 è appena atterrato al termine della seconda missione del progetto. (USAF/Boeing)

 

 

Fonti: Spaceflight Now.com; Boeing

 

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Commenti

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)

3 Risposte

  1. hannibal ha detto:

    ”L’Atlas V nella versione 501 che verrà usata per lanciare l’X-37B, impiega un’ogiva di 5 metri di diametro che servirà a proteggere il velivolo unmanned durante la sua ascesa verso l’orbita, inoltre non si avvalerà della spinta di booster laterali a propellente solido.”

    la forma corretta è avvarrà
    il verbo è un forma composta di avere
    io mi avvarrò
    tu ti avvarrai
    egli si avvarrà
    noi ci avvarremo
    voi vi avvarrete
    essi si avvarranno