Completati i test del nuovo motore criogenico sperimentale CECE

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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NASA e Pratt & Whitney Rocketdyne hanno recentemente completato lo sviluppo del “Common Extensible Cryogenic Engine” (CECE), un motore criogenico molto affidabile e robusto, direttamente derivato dall’RL-10, la cui tecnologia verrà impiegata per i futuri veicoli che dovranno compiere atterraggi controllati su superfici sconnesse di altri corpi celesti.

Durante questa quarta ed ultima fase di “hot-fire tests” un esemplare capace di 3500 Kg di spinta è stato acceso per un totale di 2403 secondi, con un incremento di potenza del 35% in più rispetto ai precedenti test, con range di lavoro che va dal 5.9% al 104% di spinta.

Un elemento chiave testato è un innovativo sistema di controllo a ciclo chiuso del rapporto di miscelazione tra LOX e LH2 in ingresso alla camera di combustione, che monitora la pressione di quest’ultima. Questo permette un controllo minuzioso del propellente e della spinta risultante, riducendo i consumi e ed il peso del combustibile necessario, il che porta ad un aumento del payload caricabile sul veicolo.

I risultati ottenuti indicano una eccezionale flessibilità ed una rapida risposta ai comandi di aumento e riduzione della potenza, particolare essenziale durante le delicate fasi di atterraggio in cui qualsiasi correzione d’assetto deve avvenire il più velocemente possibile.

I test si sono svolti presso un centro NASA gestito da PWR a West Palm Beach in Florida, con la collaborazione anche di personale del Marshall Space Flight Center e del Glenn Research Center, che iniziò lo studio nel 2005.

Fonte: NASA

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.