La NASA fissa il calendario per le nuove tecnologie

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Secondo il dettaglio della proposta di budget per il FY2011 rilasciato ieri, la NASA dovrebbe cominciare a testare in volo la tanto annunciata "flagship-class space technology" entro il 2014 e sviluppare un nuovo motore per il primo stadio del futuro Heavy Lift Vehicle (HLV) entro il 2020.

La "flagship-class space technology" riguarderebbe missioni dimostrative per testare alcune tecnologie essenziali alle future missioni a lunga durata per l'esplorazione del sistema solare.

I progetti selezionati avranno un alto potenziale dimostrativo, dovranno ridurre i costi delle future missioni esplorative ed inizieranno già entro la fine del 2011.
La NASA ha annunciato che per le missioni dimostrative maggiori chiederà la collaborazione ai partners internazionali oltre che a quelli commerciali e governativi.

In particolare verrà sviluppato il rifornimento e deposito in orbita dei combustibili criogenici (ossigeno ed idrogeno), verranno testati sulla ISS alcuni moduli gonfiabili come habitat per le missioni a lunga durata, verrà testato il rendez-vous/docking automatico e sempre sulla ISS verrà sperimentato un sistema di mantenimento vitale a ciclo chiuso.

Ulteriori nuove tecnologie da sperimentare riguarderanno nuovi sistemi di propulsione spaziale e sistemi di atterraggio autonomo ad alta precisione che verranno inizialmente testati in missioni robotiche.
Nel 2011 infatti inizierà una nuova campagna di esplorazione oltre l'orbita terrestre, finanziata con 7.8B$ fino al 2015, partendo da una missione operata in tempo reale di una sonda Lunare.

Per quanto riguarda il nuovo propulsore per il primo stadio del futuro HLV la NASA ambirebbe ad un KeroLox (Kerosene ed Ossigeno liquido) capace di sviluppare una spinta uguale o superiore dell' RD-180, di fabbricazione russa, che attualmente viene usato dall'ATLAS-5 e che sviluppa 860.000 libbre al livello del mare.
Nel programma rientrerebbe anche la ricerca per un nuovo motore spaziale alimentato a metano ed idrogeno liquido.

Per lo sviluppo entro la decade lo stanziamento sarà di 3.1B$ per i prossimi 5 anni, ma il periodo potrebbe essere accorciato se al progetto collaborerà anche il Dipartimento della Difesa.

Fonte: NASA

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.