ExoMars: in via di definizione gli strumenti per l’orbiter Trace Gas Mission

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

L’Agenzia Spaziale Europea e la NASA hanno chiesto alla comunità scientifica internazionale di proporre i payloads da installare su ExoMars Trace Gas Mission (TGM), la missione congiunta che porterà un orbiter verso il pianeta rosso, parte integrante del programma ExoMars, che ESA implementerà in partnership con l’ente americano. La missione, il cui lancio è previsto nella finestra del 2016, ha come obiettivo primario lo studio dell’atmosfera planetaria e soprattutto di alcuni costituenti particolari, come il Metano.

L’orbiter, chiamato già Mars Science Orbiter, sarà costruito da ESA ma verrà lanciato con un Atlas V e porterà anche un dimostratore di ingresso, discesa e landing (EDL). A questa missione succederà nel 2018 il fulcro originario di ExoMars, che sarà costituito dai due rovers planetari Mars Astrobiology Explorer-Cacher (MAX-C) di NASA, e ExoMars di ESA, per cui si è ipotizzato un mass budget di 65 kg e 270 kg rispettivamente.

L’Annuncio di oggi, attraverso il quale le agenzie chiedono il supporto dei centri di ricerca di tutto il mondo per l’individuazione dei payloads scientifici più adatti alla missione ExoMars-TGM, pone ancora una volta in primo piano gli enti e le università che avranno la conseguente responsabilità di proporre, progettare ed in seguito gestire i diversi strumenti che le agenzie decideranno integrare nella suite dell’orbiter. Attualmente una prima serie di strumenti è già stata individuata da un team apposito di ESA e NASA, anche se la scelta finale verrà effettuata dopo le proposte della Comunità scientifica.

Gli strumenti attualmente ipotizzati (leggasi [url=http://mepag.jpl.nasa.gov/meeting/jul-09/JIDT_for_MEPAG.pdf]qui[/url]) nel design della missione sono: un detector di gas ad alta risoluzione spettrale, uno spettrometro IR, un mappatore di presenza di gas a media risoluzione spettrale, una termocamera IR, un secondo spettrometro nel submillimetrico o microonde, una Wide Angle Camera e una camera ad alta risoluzione a colori (2 metri/pixel).

Lo scopo primario di ExoMars-TGM è quello di mappare i gas dell’atmosfera del pianeta rosso, individuando le concentrazioni delle specie chimiche fino ad alcune parti per miliardo (ppb). Come già detto, il metano, la cui presenza certa è stata individuata nel 2003, parrebbe essere un biomarker, ossia un indicatore dell’esistenza di forme di vita elementari, poichè prodotto anche da attività biologica: lo scopo sarà quindi capirne la provenienza: se da attività biologica oppure da meccanismi geologici o vulcanici.

Leggasi anche: [url=http://www.spacepolicyonline.com/pages/images/stories/PSDS%20Mars1%20Smith-TGM.pdf]Presentazione TGM[/url]

Fonti: Agenzia Spaziale Europea, NASA

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