STS-127 Endeavour – Flight Day 15

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

In volo a 370 miglia nautiche davanti alla ISS (circa 685 km), su un’orbita leggermente più bassa, l’equipaggio dello shuttle Endeavour ha impiegato la mattinata ad esaminare le strutture resistenti al calore in carbonio – carbonio del naso e dei bordi alari dell’orbiter, compiendo un’accurata ispezione ormai divenuta una manovra standard dopo la tragedia che colpì nel febbraio 2003 lo shuttle Columbia.
Si ricorda che questa procedura serve per assicurarsi che nessun impatto abbia scalfito lo scudo termico della navetta durante il prolungato periodo trascorso  attraccato alla Stazione Spaziale Internazionale.
L’ispezione, che si avvale di uno speciale scanner al laser montato in cima ad un’estensione del braccio robotico lunga circa 16 metri, ha avuto inizio alle 6.30 EDT (le 12.30 italiane) partendo dall’ala destra, che sarà poi seguita dal “naso” e infine dall’ala sinistra.
“Torniamo a quanto avevamo fatto il secondo giorno di missione, ispezionando I bordi alari usando l’apposito braccio allungato”, ha detto il comandante Polansky in un collegamento con NASA Tv. “Le operazioni di oggi sono più o meno le stesse, e ci servono per assicurarci di non essere stati danneggiati da micro meteoriti mentre ci trovavamo in orbita”.
Il “naso” e i bordi alari sono importantissimi in quanto sopportano i picchi di calore più elevati durante la manovra di rientro. Ogni difetto eventualmente presente potrebbe comprometterne le prestazioni, con grave rischio per l’orbiter e, di conseguenza, per tutti i suoi occupanti. L’Endeavour sta compiendo l’ispezione ad una distanza abbastanza ridotta dalla ISS, tale da consentirle un riaggancio nel caso in cui fossero scoperti danni tanto importanti da impedirne il rientro, per soggiornare in “emergenza” a bordo della Stazione in attesa di un volo di recupero e salvataggio.
Per oggi, giovedì 30 agosto, è previsto come ultima operazione di missione il lancio di due piccoli satelliti (uno per testare tecniche di navigazione GPS, l’altro per lo studio dell’atmosfera), e subito dopo gli astronauti prepareranno le loro tute di rientro e lo speciale sedile reclinabile che servirà a Koichi Wakata per agevolare il suo riadattamento alla gravità terrestre dopo quattro mesi trascorsi in microgravità.
Tempo permettendo (ma al momento della scrittura di questo pezzo le condizioni meteo non sono buone) il primo tentativo di atterraggio per STS-127 Endeavour è previsto per le 10:48 EDT (16:48 italiane) di domani, venerdì 31 luglio 2009.

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.