ISS Daily Report – Mercoledì 24 Giugno 2009

ISS Daily Report  Mercoledì 24 Giugno 2009

Padalka ha riservato del tempo per procedere nel suo lavoro all’interno della navicella Sojuz TMA-14 per completare la sostituzione del deumidificatore.

Thirsk ha invece fatto un ciclo di ricarica a diverse batterie con il relativo caricabatterie Canon, in preparazione del programmato worklight test, di domani.

Mike Barratt, ha completato la sessione mensile con le operazioni di training con l’equipaggiamento medico/emergenza CHeCS (Crew Health Care Systems). In seguito ha aggiornato le sue capacità CMO (Crew Medical Officer) che sono aumentate in numero e criticità.

Romanenko ha copiato molti dei dati accumulati dall’esperimento EXPOSE-R su una memoria PCMCIA, nel rispettivo laptop. Come si sa, EXPOSE-R è un payload europeo che contiene sementi di piante, spore batteriche e funghi. Il payload è stato montato all’esterno della Stazione, sul modulo SM durante la precedente EVA-21.
Roman ha inoltre eseguito una “rinfrescatina” immettendo Ossigeno in Stazione prelevato dalla Progress 33P. Si è dedicato poi, alle ultime operazioni di stoccaggio del materiale da gettare in vista del prossimo undocking e relativo deorbit.

Mike Barratt, si è ritagliato del tempo per la presa visione e familiarizzazione della documentazione di riferimento per l’esperimento SPHERES (Synchronized Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites) del quale dovrà avviare una nuova sessione a breve. SPHERES sono dei satelliti “sferici” di grandezza simile alle palle da bowling. Vengono utilizzate all’interno della Stazione per eseguire tutta una serie di test di istruzioni ben definite che includono particolari algoritmi di controllo. Algoritmi e istruzioni, che potranno servire per il rendevouz automatico ed autonomo, di veicoli spaziali e per il volo libero in formazione.
Al momento due dei satelliti, introdurranno nuovi controlli e strumenti di pianificazione con l’intento di eseguire un attracco reciproco, mentre uno dei due è in una fase di volo non stabile (quasi “acrobatico”). Questi test di volo in formazione verificano il concetto inizializzazione della formazione e il modo di evitare possibili ostacoli. Inoltre aiutano a sviluppare l’idea di “veicoli spaziali frazionati” che utlizza una serie di formazioni di piccoli satelliti per eseguire compiti, come fosse un unico grande veivolo spaziale.  Ognuno dei tre sfere/satelliti contengono l’energia propulsiva, computer e dispositivi di navigazione.

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Marino Favorido

Marino ha collaborato con AstronautiNEWS fino al settembre 2011.