Countdown finale per STS-119

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Lo shuttle Dicovery, dopo la definitiva approvazione della Flight Readiness Review (FRR) e l'arrivo al KSC dell'equipaggio, è entrato nel countdown finale per il lancio previsto alle 21.20 di mercoledi sera ora della Florida (02.20 di giovedi in Italia).

La sostituzione della Flow Control Valve (FCV), direttamente in rampa la settimana scorsa, conclude una serie di problemi emersi nella storia di STS-119.

Una delle maggiori deviazioni dal programma originale è stata la sostituzione dello "stack" (complesso ET/SRB) che originariamente era previsto per Atlantis STS-125, dovuta al rinvio di quest'ultimo e ad una serie di ritardi inerenti il prossimo volo inaugurale di Ares I-X.
Dopo la separazione di Atlantis, l'ET e la coppia di SRB sono stati oggetto di vari test e procedure di controllo che ne hanno certificato l'idoneità alla missione STS-119.

Data la breve finestra di lancio disponibile (11-16 marzo) ed il fatto che la maggior parte dei tentativi potranno essere effettuati di sera o notte, particolare attenzione è stata posta alla telecamera che deve riprendere le fasi di separazione dell'orbiter dall'ET e la sua illuminazione tramite flash.

Per garantire almeno 3 tentativi consecutivi nei primi 3 giorni della finestra di lancio, il Pad Hold Time (tempo di attesa operativa in rampa) è stato portato a 161 ore, che è il limite di autonomia dei consumabili, dettato principalmente dall'ossigeno liquido. 
I 3 tentativi consecutivi  potranno essere necessari per preservare una missione completa, eventuali ritardi andranno ad incidere sulla durata della stessa.
Il fattore umano, sotto forma di stanchezza del Launch Team nel caso di tentativi consecutivi, viene ugualmente considerato un fattore importante soprattutto se si dovesse verificare un on-pad-abort.

Anche il problema della Flame Trench del PAD 39A, danneggiato durante il lancio di STS-124 con il distacco di migliaia di mattonelle refrattarie, è stato oggetto di discussioni. Già durante l'ultimo lancio di STS-126 sono stati inseriti dei sensori di pressione e nuove telecamere all'infrarosso per monitorare eventuali detriti.

Durante il lancio di STS-126 erano sorte due anomalie rigurdanti i radar di inseguimento, in particolare un problema di interferenze e di bassa sensitività. Entrambi i problemi sono stati risolti mediante nuove procedure e comparazione dei dati con altri tipi di radar, quindi STS-119 avrà copertura totale in tutte le fasi del lancio.

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.