Progetto manned made in Japan

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Il Tsukuba Space Center della JAXA ha realizzato un primo concept per un futuro mezzo manned Giapponese capace di trasportare in orbita almeno 4 persone in LEO utilizzando il lanciatore della Mitsubishi Heavy Industries H-IIB utilizzato anche per HTV.
Il concept si compone di 4 sezioni, un Launch Escape System (LES), il Manned Re-entry Module (MRM), l'Orbital Habitation Module (OHM) e il Propulsion Module (PM).
Il peso complessivo è di 16800kg, 4m di diametro e verranno riutilizzati quasi completamente e senza modifiche gli attuali PM e OHM rispettivamente da 3800kg e 5000kg.
L'attuale previsione è di dover ridurre leggermente i pesi delle parti ancora da progettare a causa di un peso attualmente superiore alle potenzialità del lanciatore ma si è fiduciosi nel poter riuscire a raggiungere l'obiettivo se si dovesse proseguire nello sviluppo.
Il sistema di supporto vitale per la capsula sarà condiviso con quello del OHM in orbita riuscendo a minimizzare quello sulla capsula.
La forma della capsula non è ancora stata decisa ma in base al Orbital Re-Entry Flight Experiment del 1994 e alla volontà di poter avere un rapporto L/D di circa 0.4 si sta sviluppando un concept come quello illustrato.
La capsula MRM per il rientro peserà circa 5000kg mentre il LES i 3000kg mancanti sul computo finale. Come per la Sojuz la sezione che verrebbe distaccata in caso di abort comprende anche l'OHM e come per la Sojuz saranno quindi probabilmente necessarie le pinne piane a griglia da utilizzare in caso di abbandono del lanciatore.
Dato che il MRM durante il lancio dovrebbe essere posizionato in configurazione normale mentre durante le operazioni orbitali dovrebbe essere "ribaltato" per poter essere agganciato al OHM si pensa di utilizzare un sistema a ruote e rotaie meccaniche per il riposizionamento.
Il piano attualmente previsto prevederebbe 4 missioni test, due unmanned e due con uomini a bordo. La prima prevede il collaudo del modulo MRM, la seconda del LES, la terza è la prima dimostrazione abitata in orbita e la quarta sarebbe la prima missione completa.
Una missione nominale prevede 2-3 giorni in LEO per il raggiungimento della ISS e un'autonomia ad essa agganciata di 2-3 settimane.
Per ora la JAXA non ha intenzone di estendere la propria capacità oltre la LEO verso missioni lunari in quanto queste sarebbero al di fuori delle capacità dei propri vettori.

In allegato i concept presentati

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.