L+1: Wow wow wow… Sto scrivendo dallo spazio!

Il lancio della Soyuz TMA-15M a Baikonur. Credit: NASA
Il lancio della Sojuz TMA-15M a Bajkonur. Credit: NASA

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti (nota scritta il 24/11/2014):

Avamposto Spaziale ISS. Orbita Terrestre—Giorno di missione 1 (24 novembre 2014)—Wow, wow, wow! Sono le 22:00 qui sulla Stazione Spaziale Internazionale (usiamo l’orario GMT [ora di Greenwich—N.d.T.]), mi sto avvicinando alla fine del mio primo giorno nello spazio e non so nemmeno come iniziare a descrivere l’esperienza delle ultime 30 ore o giù di lì. Veramente, non lo so.

Dire arrivederci alla mia famiglia, indossare la tuta per il lancio, andare alla rampa di lancio, prendere l’ascensore, agganciarsi le cinture… e poi il lancio, questa corsa sfrenata verso l’orbita e poi lo spegnimento improvviso dei motori, e sentire il mio corpo voler fluttuare via dal seggiolino. E le prime occhiate alla Terra; il mio primo sorgere del sole, le stelle. La mia prima visione della ISS mentre ci avvicinavamo (qualcosa di più su questo più avanti) e poi galleggiare attraverso il portello verso i calorosi abbracci di Sasha, Elena e Butch.

Il lancio della Sojuz TMA-15M a Bajkonur. Credit: NASA

Il lancio della Sojuz TMA-15M a Bajkonur. Credit: NASA

I primi goffi tentativi di “volare”, consumare il primo pasto, Butch che ci faceva il briefing sulla toilette, Terry che mi chiamava per vedere il sorgere del sole dalla Cupola… e così tante altre impressioni. Il mio cervello avrà bisogno di diversi giorni per elaborare tutto questo e prometto che condividerò tutto ciò che potrò!

Per ora, vi dirò di un altro momento, che è stato così fortunato e inaspettato. Sapete, quando volate verso la Stazione Spaziale nella Sojuz, a meno che non siate il Comandante che siede nel seggiolino centrale, potete vedere la vostra destinazione solo da molto lontano nella vista in bianco e nero della telecamera (la stessa immagine che viene trasmessa al Controllo Missione e generalmente mostrata durante la copertura mediatica dell’attracco). Come occupante del seggiolino di sinistra o destra, avete solo una visione laterale e non c’è alcun modo di vedere la Stazione fino a quando vi trovate veramente vicini e le sue parti iniziano a entrare nel vostro campo di vista. Prima del volo, i precedenti astronauti delle Sojuz mi avevano ricordato di iniziare a guardare la Stazione Spaziale dal finestrino laterale nell’ultima parte dell’avvicinamento, e così ho fatto: ma non ero nemmeno minimamente preparata a quello che ho visto quando ci trovavamo a circa 30-40 metri.

A quel punto avevo allentato le mie cinture alle spalle un bel po’, così stavo galleggiando sopra il mio seggiolino. Mentre mi sono girata per guardare fuori, all’inizio ho guardato indietro e ho visto uno dei pannelli solari della nostra Sojuz. Poi i miei occhi hanno colto qualcosa nella visione periferica. E mentre mi sono girata lentamente, quando mi sono resa conto di ciò che stavo vedendo, sono stata sopraffatta da puro stupore e gioia: la Stazione Spaziale era lì, ma non era solo una vista qualunque. Gli enormi pannelli solari erano inondati da una fiammata di luce arancione, vivida, calda e quasi aliena. Non ho potuto fare a meno di esclamare qualcosa ad alta voce, che potete probabilmente ascoltare nelle registrazioni del nostro attracco [al minuto 4:34 nel video—N.d.T.], visto che a quel punto eravamo a “microfono aperto” con il Controllo Missione. Anton me lo ha ricordato e così ho cercato di contenere il mio stupore e tornare al monitoraggio dell’attracco. Quando ho sbirciato ancora più tardi, il bagliore arancione non c’era più.

Butch mi ha poi detto che aveva sentito il mio stupore nelle comunicazioni radio quando “la Stazione è diventata arancione”. Non lo sapevo, ma apparentemente ci sono solo pochi secondi durante la transizione dal giorno alla notte in cui la Stazione è illuminata da quell’incredibile bagliore arancione. Ed è accaduto esattamente quando ho sbirciato fuori! Mi sento molto fortunata ad avere avuto un primo sguardo così unico del nostro avamposto umano nello spazio: un benvenuto così bello!

Che è stato superato, fra l’altro, dall’incredibile benvenuto che i nostri compagni di equipaggio veterani Sasha, Elena e Butch hanno preparato per noi!

Immediatamente dopo il nostro arrivo ci hanno portati nel Modulo di Servizio per dare un saluto ai nostri amici e parenti a Bajkonur, e appena abbiamo avuto una pausa di pochi minuti nella copertura delle comunicazioni hanno iniziato ad “apparecchiare la tavola” con tutto il cibo che avevano già scaldato per noi!

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

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Commenti

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Samantha Cristoforetti

Ingegnere ed ex ufficiale dell'Aeronautica Militare, dal 2009 è un’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ha volato nello spazio per 199 giorni, dal 23 novembre 2014 all'11 giugno 2015 per la missione Futura, svoltasi a cavallo tra Expedition 42 ed Expedition 43.

16 Risposte

  1. Agide Melloni ha detto:

    Sei fantastica, Samantha! Ed è fantastico tutto quello che ci fai….”vedere” dalla Soyuz! Buon lavoro!

  2. giobatta80 ha detto:

    Il momento descritto da Samantha è questo (da video ESA), è stata davvero colta di sorpresa e da una grande emozione:

    Dallo stream NASA invece si può apprezzare, in parte, quello che ha visto, hanno fortunatamente inquadrato la soyuz proprio nell’istante in cui questo “raggio” arancione ha colpito iss e navetta:

    Viverlo deve essere indescrivibile, ma Samantha è riuscita un po’ anche in questo! Straordinaria 😉

  3. leflip ha detto:

    Grazie AstroSam, grazie di dedicarci questi momenti preziosi togliendoli ai tuoi di relax, buon vento!

  4. Betelgeuse ha detto:

    Complimenti davvero, onestamente ti invidio un po’… un po’ tanto 😀 sono sempre stato appassionato di astronomia, niente di eccezionale ma qualche lettura qua e là negli anni l’ho fatta e momenti come questi emozionano! buona missione!

  5. Angelica ha detto:

    Grazie Samantha per questi aggiornamenti, si percepisce tutto il tuo entusiasmo e la tua felicità!
    Parliamo sempre di te in famiglia, io personalmente mi commuovo ogni volta che leggo i tuoi post, è come se la tua esperienza la stiamo vivendo un pò tutti insieme a te 🙂
    Buona missione!!

  6. AngeloBlu Liverani ha detto:

    Samantha, che onore seguirti….

  7. kikka orsa ha detto:

    Una curiosità: durante il volo verso la ISS è possibile che la Soyuz possa imbattersi nelle vicinanze di oggetti che orbitano nello spazio? Se si, che percentuale di possibilità può esserci? Grazie mille 🙂

    • signaleleven ha detto:

      Gli oggetti in orbita superiori ad una certa dimensione sono tutti catalogati e tracciati. Essendo in caduta libera, soggetti solo alla gravita’ e alla frizione atmosferica, il loro comportamento e’ quasi completamente prevedibile.
      Quando si prevede che la ISS o un altro mezzo si avvicini troppo ad un altro, si manovra in anticipo per evitarlo.
      C’e’ la possibilita’ che parti piccole o micrometeoriti non siano rilevati, e la ISS ha subito qualche piccolo danno da oggetti simili. Anche il telescopio spaziale Hubble, quando e’ stato visitato dagli astronauti dello Shuttle, esibiva qualche segno di usura.

      Ma in generale, lo spazio e’ tanto tanto tanto tanto tanto tanto grande, anche a quote relativamente basse come quella della ISS, e le probabilita’ sono molto basse.

      • kikka orsa ha detto:

        Molto interessante…grazie di tutte le informazioni che dettagliatamente ci fornite! Buon lavoro 🙂

      • Ivano ha detto:

        E allora sapete anche esattamente cosa sia l’oggetto che passa da Nord a Sud ad 1:20 del filmato? Cosa è?

        • signaleleven ha detto:

          Puo’ essere polvere nell’ottica della telecamera di docking, come qualche detrito rilasciato dalla ISS.
          In passato il sistema di raffreddamento esterno per un guasto rilasciava “fiocchi” di ammoniaca cristallizzata, come se fosse neve.
          In questo caso non si capisce, ma si tratta probabilmente di qualcosa di molto piccolo e molto vicino, essendo fuori fuoco.
          Che occhio 🙂

        • Ivano ha detto:

          Eh si di spiegazioni possono essercene tante per una cosa del genere. È che risulta sempre strano per noi vedere oggetti che vagano nello spazio, senza sapere cosa siano, così vicini e così potenzialmente pericolosi.
          Purtroppo a quanto pare non tutti gli oggetti che vagano nello spazio vengono tenuti sotto controllo

  8. SpiritoInquieto ha detto:

    Samantha, ci sono tanti video ufficiali delle cam della ISS in cui si vedono numerosi “oggetti” avvicinarsi, transitarvi accanto, entrare in atmosfera o lasciarsela alle spalle a gran velocità.
    Il tuo stupore somiglia alla famosa registrazione dell’allunaggio intercettata da terra in cui si diceva questo:
    Astronauta ” Oh boy it’s a, it’s, it, it is really something fantastic here, you, you could never imagine this!”
    Houston “Roger, we know about that, could you go the other way, go back the other way!”
    Insomma… il tuo stupore è lo stesso e da terra ti hanno tranquillizzato in un modo molto simile…
    Non è che hai ricevuto piacevoli visite inaspettate? 🙂