L-21: Esami passati, e lanciamo ancora il 23 novembre!

L'equipaggio della Soyuz TMA-15 con Samantha Cristoforetti firma la busta dell'esame finale a Star City. Credit: NASA/Stephanie Stoll
L'equipaggio della Sojuz TMA-15 con Samantha Cristoforetti firma la busta dell'esame finale a Star City. Credit: NASA/Stephanie Stoll

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

Star City (Mosca, Russia), 2 novembre 2014—Esami terminati! Anton, Terry e io abbiamo completato il nostro esame finale venerdì e poi Anton ha diligentemente presieduto i festeggiamenti in stile russo, che sono iniziati con una serie formale di brindisi e poi si sono trasferiti in un luogo diverso per altre feste fino a notte fonda. Per combinazione è stata anche la notte di Halloween e Sasha, la nostra istruttrice di attracco manuale, ha perfino intagliato una zucca “42” come regalo per noi!

Così siamo pronti a incontrare la nostra astronave a Bajkonur il 12 novembre, dopo un periodo di riposo qui a Star City e la tradizionale visita alla tomba di Gagarin sulla Piazza Rossa la settimana prossima.

Tutto sta andando secondo i piani. Visto che molti lo stanno chiedendo: la nostra partenza per la ISS non è in alcun modo influenzata dall’incidente dell’Antares all’inizio di questa settimana, che ha portato alla perdita del veicolo di rifornimento Cygnus. È stata naturalmente una grande sfortuna e un promemoria che il volo spaziale è una faccenda difficile e rischiosa, ma non ci sono state vittime e il cargo può essere sostituito, grazie alla catena logistica robusta e altamente ridondante della Stazione Spaziale. Così, come ci piace dire nella Expedition 42, Niente Panico!

Fra l’altro, l’incidente è stato anche un’opportunità per me di farmi ricordare, ancora una volta, l’incredbilie dedizione e professionalità dei team per il volo spaziale intorno al mondo: quando mi sono svegliata con queste notizie a Star City, mi sono immediatamente chiesta quale sarebbe stato l’impatto. Ma mi è bastato guardare la mia casella di posta elettronica: c’erano già molte mail e molte altre sarebbero arrivate nel corso della giornata, spiegandoci dettagliatamente cosa era andato perso, quali potrebbero essere le conseguenze, e in molti casi perfino cosa avrebbe potuto prevedere il piano di recupero. È stato semplicemente straordinario vedere tutti i team reagire così in fretta e assicurarsi di tererci informati e rassicurarci.

Una delle persone che si è messa immediatamente in contatto con me è stato il mio Direttore di Missione ESA, Alex Nitsch, che è la persona in ultima analisi responsabile degli obiettivi della missione ESA, in particolare le operazioni scientifiche in Columbus. In questo guest post sul blog di Blue Dot potete vedere il suo punto di vista sul “giorno dopo”.

Questo potrebbe non essere ovvio ma, come potete vedere dalle parole di Alex, una delle preoccupazioni più immediate è ridefinire le priorità e, conseguentemente, ricostruire il programma dell’equipaggio. L’equipaggio ha avuto un normale fine settimana fuori servizio invece di catturare e ormeggiare Cygnus e, quando domani inizierà la settimana lavorativa, passeranno a una nuova sequenza di attività. La ripianificazione dell’ultimo minuto non è un compito facile e sono sicura che molte persone ci stanno lavorando di sera e di notte: c’è sempre molto da fare a bordo, così non è certamente una questione di trovare delle cose da fare, ma devono essere considerati tutti i vincoli e le interdipendenze!

Inoltre, assicuratevi di leggere le parole di Alex sulla “coreografia della spazzatura e dello stivaggio”: non è la prima cosa a cui avreste pensato, eh?

Per quanto riguarda il “mio” bagaglio, non c’era nulla di troppo personale nel Cygnus. La piccola scatola che ho potuto riempire di cose personali, come calzini in più e alcune dotazioni per la comunicazione pubblica, sono già sulla ISS: il mio collega astronauta Alex ha perfino mandato una foto del materiale dall’orbita per rassicurarmi! E i ricordi che mi sono stati affidati in custodia dagli amici e familiari voleranno con me nella Sojuz. Cygnus trasportava effettivamente vestiti per noi per la parte finale della missione, ma c’è tempo per rimpiazzare quelle cose (e abbiamo perfino vestiti di riserva in orbita giusto in caso). Tutti i miei contenitori di cibo bonus (9 scatole) sono anche già in orbita e, per quanto riguarda il normale cibo della ISS, ci sono scorte per diversi mesi già stivate sulla Stazione!

Foto: la firma della busta con la lista di avarie per il nostro esame (Credit: NASA/Stephanie Stoll). Altre foto su Flickr.

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it

Samantha Cristoforetti

Ingegnere ed ex ufficiale dell'Aeronautica Militare, dal 2009 è un’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ha volato nello spazio per 199 giorni, dal 23 novembre 2014 all'11 giugno 2015 per la missione Futura, svoltasi a cavallo tra Expedition 42 ed Expedition 43.