L-150: Quando le compressioni salvano la vita di qualcuno

Samantha Cristoforetti e l'equipaggio della Soyuz TMA-15M si addestrano alla CPR nel mockup della ISS al JSC. Credit: Samantha Cristoforetti
Samantha Cristoforetti e l'equipaggio della Sojuz TMA-15M si addestrano alla CPR nel mockup della ISS al JSC. Credit: Samantha Cristoforetti

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

Johnson Space Center (Houston, USA), 27 giugno 2014—Ieri Terry e io abbiamo passato la maggior parte della giornata a imparare di più sul progetto IMAX, di cui ho parlato martedì. Viene fuori che non riguarda solo la registrazione delle immagini, ma anche l’adeguata cattura dei suoni della Stazione Spaziale! Avere passato un paio d’ore ad ascoltare Greg parlare del suo lavoro, che consiste nell’aggiungere il suono ai film, ha probabilmente cambiato la mia esperienza di visione dei film per sempre. C’è tanto lavoro che non avevo nemmeno percepito consciamente.

Più tardi Terry e io abbiamo avuto una lezione di familiarizzazione seguendo il cosiddetto Plug-in-Plan, che dà una panoramica di quale equipaggiamento è collegato a quale presa elettrica sulla Stazione Spaziale, e quali sono le restrizioni e i modi più corretti per l’equipaggio di spostare le cose, nei pochi casi in cui ci è permesso farlo senza l’assistenza da terra (computer, piccoli caricabatterie, lampade portatili,…). Potrebbe sembrarvi strano che sia una questione così seria collegare qualcosa a una fonte di alimentazione elettrica, ma il Controllo Missione tiene traccia del carico elettrico su ogni presa per assicurarsi che non facciamo saltare qualcosa e, di conseguenza, causare lo spegnimento non pianificato di equipaggiamenti o esperimenti scientifici.

Questa mattina il nostro intero equipaggio Sojuz si è ricongiunto per una cosiddetta lezione Megacode, in cui facciamo pratica con la corretta risposta di soccorso nel caso in cui un compagno di equipaggio abbia improvvisamente bisogno della rianimazione cardiopolmonare (CPR). Iniziare immediatamente le compressioni del petto e sistemare rapidamente un defibrillatore potrebbe salvare la vita di un amico. Inoltre, siamo anche addestrati a inserire un dispositivo intraosseo, sostanzialmente un ago nel midollo osseo, che fornisce un modo veloce e affidabile di immettere farmaci salvavita nel flusso sanguigno.

Iniziare la CPR immediatamente aumenta drasticamente le possibilità di sopravvivenza di una persona il cui cuore smetta di battere, sulla Terra come sulla Stazione Spaziale. Mi auguro che teniate in esercizio le vostre abilità CPR, non potete mai sapere quando potreste trovarvi nella situazione di salvare la vita di qualcuno!

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

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Samantha Cristoforetti

Ingegnere ed ex ufficiale dell'Aeronautica Militare, dal 2009 è un’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ha volato nello spazio per 199 giorni, dal 23 novembre 2014 all'11 giugno 2015 per la missione Futura, svoltasi a cavallo tra Expedition 42 ed Expedition 43.