L-407: A caccia di perdite d’acqua

Samantha Cristoforetti si addestra a riconfigurare un circuito dell’acqua di raffreddamento nel mockup della ISS al JSC. Fonte: Samantha Cristoforetti
Samantha Cristoforetti si addestra a riconfigurare un circuito dell’acqua di raffreddamento nel mockup della ISS al JSC. Fonte: Samantha Cristoforetti

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

Houston (USA), 20 ottobre 2013—Fra diversi altri corsi, venerdì ho avuto una presentazione dell’Internal Thermal Control System (sistema di controllo termico interno), in preparazione a uno scenario di perdita d’acqua su cui lavorerò con il resto dell’equipaggio nelle prossime settimane.

L’acqua è il mezzo attraverso cui il calore in eccesso viene raccolto sulla ISS, o per mezzo di lastre fredde su cui è montato l’equipaggiamento, o con gli impianti di condizionamento dell’aria.

Se viene rilevato un calo della quantità d’acqua nel circuito di raffreddamento, sarà chiesto all’equipaggio di tentare di individuare la perdita. A meno che non ci sia una evidente perdita d’acqua nella cabina, trovare una falla comporta disconnettere uno a uno i vari rack dalle tubazioni dell’acqua, per vedere se rimuovendo quel rack dal circuito si interrompe la diminuzione della quantità d’acqua nel sistema… nel qual caso avremmo trovato il colpevole!

A un certo punto, comunque, se viene persa abbastanza acqua, il circuito di raffreddamento verrà spento. Fortunatamente abbiamo due circuiti di raffreddamento e siamo in grado di assicurare il raffreddamento ad almeno alcuni equipaggiamenti critici “creando dei ponti”, che significa collegare i rack critici alle tubazioni dell’acqua del circuito funzionante.

Questo comporta molte riconfigurazioni manuali, come potete vedere nella foto!

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Samantha Cristoforetti

Ingegnere ed ex ufficiale dell'Aeronautica Militare, dal 2009 è un’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ha volato nello spazio per 199 giorni, dal 23 novembre 2014 all'11 giugno 2015 per la missione Futura, svoltasi a cavallo tra Expedition 42 ed Expedition 43.