Saggese (ASI): ecco su quali programmi e quali nicchie deve puntare l’industria

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Indicazioni e ricadute della ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea dal punto di vista industriale sono state al centro dell’intervento di Enrico Saggese, commissario ASI, al del convegno "Eurospazio: strategie per il futuro", organizzato dal Centro Studi Interazioni e dalla Consulta Nazionale per l’Aerospazio di Alleanza Nazionale.
Prima di tutto Saggese ha ricordato che all’Announcement of Opportunity di Cosmo SkyMed hanno risposto circa 200 entità; le offerte valide sono state 172, 120 delle quali non italiane, di Paesi che daranno all’ASI applicazioni in cambio dei dati raccolti dai satelliti della costellazione. Saggese ha poi detto chiederà alle organizzazioni industriali, per le 50 offerte italiane, come distribuire i 5 milioni messi nel PTA: o finanziare con 100.000 euro tutti i 50 applicatori per consentire loro di cominciare a sviluppare le applicazioni e vedere nel secondo bando se si possono inserire ulteriori risorse per proseguire lo sviluppo o finanziare con 300/400mila euro alcune applicazioni selezionate.
Saggese ha poi informato che «stiamo cercando di finalizzare un importante contratto internazionale che dovrebbe portare 180 milioni di euro in dieci anni occupando solo il 7% della capacità di Cosmo. Il che significa che anche la ricaduta economica degli sviluppi che facciamo è significativa». Infine, sempre su Cosmo, Saggese ha ricordato che si sta finalizzando un negoziato con la Difesa per il finanziamento di Cosmo 2a generazione, che rappresenterà «un elemento importante sia di GMES che di MUSIS per la parte civile e militare europea». Per quanto riguarda la società e-Geos di commercializzazione dei dati Cosmo-SkyMed, Saggese ipotizza un fatturato di 30-40 meuro l’anno a partire dai prossimi anni. «È importante – ha sottolineato – che l’ASI dimostri che i sistemi che fa producono ritorni economici. Questo ci permette, andando in Parlamento, di chiedere un sostegno alle nostre attività».
L’intervento successivo, estremamente articolato, ha illustrato «qual è la politica industriale che ci piacerebbe fosse intrapresa e indicare i programmi su cui impegnarsi, evitando dispersioni» nell’ambito dei grandi programmi varati o laddove l’Italia ha messo soldi. Riportiamo di seguito parte le informazioni che possono essere di interesse per l’industria, tratte dalle slide presentate da Saggese.

Programma: Aurora – Enhanced ExoMars Mission
Prevede una parte industriale di sviluppo del mezzo e una parte scientifica. Non sarà fatta la parte comunicazione, che sarà presa dalla NASA e la parte lancio, fatta con un lanciatore russo.Grazie a questi due contributi il programma dovrebbe essere contenuto dall’ESA in 850 meuro.
L’Italia potrebbe lavorare su:
– il sistema di carotaggio e di distribuzione dei campioni (Drill + Sample Preparation and Distribution System SPDS)
– sottosistemi dell’EDLS: paracadute di discesa ed i vented airbag
– il centro di controllo delle operazioni del Rover (ROCC)
– il radar del sistema di discesa
– il computer di bordo del Descent Module e parte del rover computer
E «ci si aspetta un interesse industriale in questi settori».
Inoltre l’Italia ha la leadership per tre esperimenti del payload scientifico Pasteur a bordo del Rover (Ma_MISS, MIMA ed XRD) e per l’esperimento MEDUSA a bordo del GEP (Geophysical and Environmental Package). Le aziende dovrebbe identificare dove poter dare il loro contributo
Numerosi scienziati fanno parte dei Team scientifici dei seguenti esperimenti:
IRAS, WISDOM, LARA ed il Life Marker Chip (LMC).
Il Team responsabile della Descent Science è coordinato da una scienziata italiana.

Per quanto riguarda la ISS, le attività individuate per possibile recupero del sottoritorno italiano sono:
• Utilizzazione di personale italiano (TAS-I T) per le funzioni di Flight Controller e per Servizi per le Operazioni e per le Attività di Pianificazione ed Integrazione di missione (Software): TAS-I T, Cap Gemini, SSI, Vitrociset, BoozAllen;
• Utilizzazione di personale italiano per la funzione di Columbus Engineering Support e Sustaining Engineering agli elementi della ISS sviluppati in ESA (TAS-I T, TAS-I M, Microtecnica, MARS, ALTEC, Gavazzi, Kayser Italia);
• Supporto Logistico;
• ISS increment integration (TAS-I T);
• Payload Integration (TAS-I T, CGS);
• Utilizzazione di personale italiano presso European Astronaut Center (ALTEC);
• Manutenzione delle infrastrutture di terra e Simulatori per EAC (Dataspazio);
• Utilizzazione di personale italiano per la funzione ATV Engineering Support in sostituzione di personale francese e tedesco durante le fasi di ATV docked;
• Trasferimento di ATV Simulator a Torino con utilizzazione di personale italiano.
Tutte queste attività saranno oggetto di negoziazione con ESA, F e D

ELIPS
ELIPS costituisce il programma europeo di ricerca e di applicazioni nei campi delle Scienze della Vita e delle Scienze Fisiche, che utilizza la ISS ed altre piattaforme per esperimenti in ambiente a gravità ridotta.
La sottoscrizione Italiana permette di supportare le seguenti attività industriali, con coinvolgimento di alcune PMI italiane:
• Studi di fase A/B a seguito dell’ Announcement of Opportunity del 2009
• Sviluppo di Experiment Container per Fluid Science Laboratory e di Biology Insert
• Realizzazione dell’esperimento MIS
• Fase E/F relative a "On-orbit payload evolution" per FSL e per FASTER

Programma: Space Situational Awareness (SSA)
prevede lo sviluppo di un sistema in grado di fornire servizi di Space Surveillance e di Space Weather (inclusi Near Earth Objects).
Il programma è suddiviso in 4 elementi:
• Core element, che include: Governance, data policy, Progettazione del sistema SSA
• Space Weather e NEO
• Componenti Radar (l’Italia non ha sottoscritto alla Ministeriale)
• Pilot Data Centres element (l’Italia non ha sottoscritto alla Ministeriale)
Ruolo nazionale:
Oltre alle attività relative a Survey and tracking si propone anche di sostenere le attività relative a Near Earth Objects (NEO). Il contributo porterebbe alla costituzione su territorio nazionale del SSA NEO Data Center europeo volto al:
• tracking dei NEO
• determinazione orbitale, dei parametri fisici e delle incertezze
• sviluppo delle effemeridi
• catalogo di tutti i NEO conosciuti
• identificazione del rischio di collisione con la Terra
Per la locazione di tale Centro si ipotizza l’ESRIN per rafforzarne il ruolo attraverso l’acquisizione di nuove competenze.

Saggese ha specificato di non aver fatto sottoscrizioni per aspetti militari del programma

Programma: Advanced Research in Telecomunucations Systems (ARTES)
Ruolo nazionale:
• Artes 1: studi di sistema e definizione di tecnologia innovative.
• Artes 3-4: elemento che permette il co-finanziamento al 50% (ESA-Industria) per gli interventi per sviluppi vicini al mercato supportati da piani aziendali
• Artes 5.1: con finanziamento totale al 100% da parte ESA per attività di sviluppi tecnologici/scientifici a lungo termine
• Artes 5.2: finanziamento al 75% da parte ESA per attività di sviluppo tecnologico a medio/lungo termine richieste dalle aziende e supportate da piani di sviluppo aziendali.
Il punto di maggior interesse indicato da Saggese è quello relativo ad Artes 10 (IRIS Space-based safety-of-life communication system for the future European Air Traffic Management System – EATMS).
Obiettivi del Programma:
• sviluppare un nuovo satellite basato sul "Air-Ground communication system" per la gestione del traffico aereo e per validare le performance "end-to-end" di un nuovo satellite basato sul "Air-Ground communication standard" per la gestione del traffico aereo
• subordinato all’accordo con la SESAR JU/European Commission e con una futura "Operating Entity", per sviluppare un "subset" del sistema per la validazione di questo nuovo satellite basato sul "Air-Ground communication system" per la gestione del traffico aereo.
Il sistema dovrà tener conto di terminali a basso costo, bassi costi operativi e di transizioni senza continuità tra area ad altà densità di traffico, ad oceani e aree remote.
Ruolo nazionale: Le attività nella fase I sono state incentrate in due filoni di studio: uno dedicato alla componente satellitare e l’altro dedicato al sistema di comunicazione.
ESA ha condotto due studi in parallelo per ciascun filone. L’Italia, con TAS-I ha guidato uno di quelli satellitari e con VitroCiset uno degli studi di sistema.
Nella fase II.1, sosterrà uno studio di fase B del sistema satellitare e altri studi
Obiettivi della partecipazione italiana alla fase II. 1:
Mantenimento di un ruolo importante nella realizzazione del segmento spaziale del sistema ATM. Il posizionamento in fase B è importante per favorire l’acquisizione nei prossimi anni di commesse spaziali pagate con risorse pubbliche/private del mondo della aviazione civile.
Un altro obiettivo di rilievo è permettere la partecipazione di un operatore Italiano agli studio di fase B, per facilitare l’acquisizione di un ruolo operativo nel futuro sistema.

Programma: European GNSS Evolution Program
Obiettivi del Programma: avviare studi e sviluppi tecnologici, volti a far evolvere l’attuale generazione del GNSS europeo (EGNOS e GALILEO), con particolare attenzione a supportare il mantenimento della necessaria expertise scientifica, tecnica ed industriale Europea, portando a livello di eccellenza mondiale il know-how industriale Europeo sostenendone la competitività.
Inoltre, il programma consentirà il consolidamento dell’expertise tecnica dell’ESA nel suo ruolo di Design Authority and Procurement Agent per il GNSS Europeo.
Ruolo nazionale:
L’Italia intende valorizzare nel programma, in vista dei futuri sistemi GNSS, asset e competenze sviluppate dalla industria nazionale in ambito ESA, EC e Nazionale.
Sono identificate le seguenti aree di competenze / interesse:
1. System Definition and Preliminary Design and Support Studies
Studi di Missione per la nuova generazione del GNSS Europeo (evoluzione di EGNOS e di GALILEO)
Interesse verso scenari evolutivi di sistema di EGNOS e Galileo, in particolare per quanto attiene Ground Segment e sviluppi applicativi aviation, land users e maritime
2. Technology R&D
Orologi Atomici, tecnologie del Payload; Tecnologia del Segmento Terreno
3. Test beds and System Pre-developments
Valorizzazione del Galileo Test Range, operazioni della piattaforma e delle stazioni SPEED.
4. Accompaniment Activities

Programma: Meteosat Third Generation
Obiettivi del Programma: sistema operativo di previsione dei fenomeni meteorologici e permettere il monitoraggio del clima e della composizione dell’aria nel periodo 2015-2035.
Il programma verrà sviluppato in cooperazione con Eumetsat, con una contribuzione finanziaria massima del 30% del costo di sviluppo del primo esemplare di ciascun tipo di satellite (MTG-I e MTG-S). Eumetsat finanzierà inoltre i satelliti ricorrenti di MTG, il ground segment, il lancio e i servizi in LEOP oltre alle operazioni di routine del satellite.
Ruolo nazionale: gli obiettivi nazionali relativi alla partecipazione industriale sono:
1. Responsabilità dello Strumento Lightning (Selex Galileo)
2. Responsabilità del Sottosistema di Comunicazione (MCP, Mission Communication Payload) (TAS-I)
3. Sottosistema Data Handling (TAS-I)
4. Componenti ad alto valore aggiunto ottenuti con lo schema di procurement ESA "best practices" (Data Processing Unit, Satellite Management Unit, Data Interface, Power system, AOCS components, propulsion subsystem

Programma: GMES Space Component (GSC) – Segment 2
Obiettivi del Programma: componente spaziale dedicata in grado di rispondere ai requisiti di osservazione della terra su base spaziale complementando quanto fornito dalle missioni nazionali europee. Il programma prevede la creazione di uno space segment dedicato, le sentinelle e il relativo ground segment.
Ruolo nazionale:
Ruolo di Prime per sentinel 1A e per Sentinel 1B,
Responsabilità dello strumento SLSTR (temperatura mare e terra) per Sentinel 3A e 3B,
Central Antenna Power Supply per Sentinel 1A e 1B,
Satellite Management Unit per sentinel 1A e 1B
Power supply per Sentinel 1A e 1B,
Star Tracker sentinel 1A e 1B
Focal Plane Assembly & Video Acquisition Module Sentinel 3A e 3B,
Altri componenti (sia per strumenti che per piattaforma) sentinel 1A, 1B, 2A, 2B, 3A, 3B
Ruolo primario nella Sentinel 4 a livello di sottosistemi (Strumento per atmosphere chemistry da imbarcare su MTG-S)
Contributi vari nello sviluppo del Payload Data Ground Segment e nelle operazioni di terra.

Fonte: dedalonews.it

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.