Juno è in orbita intorno a Giove

Dopo quasi cinque anni di viaggio verso il più grande pianeta del Sistema Solare, la sonda interplanetaria Juno si è inserita in orbita attorno a Giove dopo un’accensione durata 35 minuti. La conferma che la manovra è stata coronata da successo è arrivata sulla Terra alle 5:53 di questa mattina.

Ecco il video della conferenza stampa, condotto da un super entusiasta panel di responsabili e scienziati legati alla missione.

“Il giorno dell’indipendenza è sempre una ricorrenza da celebrare, ma oggi possiamo aggiungere un’altra ragione ai festeggiamenti per il ‘compleanno’ degli Stati Uniti”, ha affermato l’amministratore di NASA Charlie Bolden. “E cosa c’è di più americano di una missione NASA che arriva dove nessuna missione è mai giunta prima? Con Juno indagheremo i misteri delle enormi fasce di particelle cariche attorno a Giove, e studieremo non solo le profondità del pianeta ma anche come questo corpo celeste e l’intero sistema solare si siano formati ed evoluti”.

La conferma del corretto inserimento orbitale è stata ricevuta e validata dal Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, California, e dalla Lockeed Martin, che ospita il Juno Operations Center a Littleton, Colorado. La telemetria è arrivata tramite la rete del Deep Space Network di Goldstone, California, e Camberra, Australia.

In questo video vediamo l’armonioso movimento delle lune medicee attorno a Giove, ripreso durante l’avvicinamento al gigante del Sistema Solare.

“Questa volta non mi ha affatto infastidito l’idea di essere bloccato dentro ad una stanza senza finestre in occasione del 4 luglio” ha dichiarato Scott Bolton, Principal Investigator di Juno per conto del  Southwest Research Institute di San Antonio, Texas. “Il team della missione è stato grande, Juno si è comportato benissimo, siamo tutti in piena forma. È un gran giorno”.

Una serie di eventi pre-programmati hanno preparato la manovra di inserimento orbitale, cambiando l’assetto della sonda puntando il motore a razzo nella direzione desiderata, ed aumentando il rateo di rotazione sull’asse longitudinale da 2 a 5 giri al minuto per migliorare la stabilità del sistema.

L’accensione del motore Leros-1b da 645 Newton di spinta è iniziata alle 05:18, frenando il veicolo di 542 metri al secondo e consentendone la cattura da parte della gravità di Giove.  Poco dopo il satellite ha cambiato nuovamente l’assetto, in modo da esporre i suoi ampi pannelli fotovoltaici ai raggi del Sole.

“Il veicolo spziale ha funzionato alla perfezione, che è sempre una bella cosa quando si spedisce qualcosa alla distanza di 1,7 miliardi di miglia (circa 2,7 miliardi di chilometri) di distanza”, ha aggiunto Rick Nybakken, Juno project manager presso il JPL. “L’entrata in orbita intorno a Giove è stato un passo di importanza fondamentale nonché il più complicato della missione, anche se altri ci aspettano prima di poter dare il via alla raccolta dei dati scientifici”.

Nel corso dei prossimi mesi il controllo missione e gli scienziati del progetto Juno svolgeranno i test definitivi sui sottosistemi del satellite, inclusa la calibrazione degli strumenti con la raccolta di alcuni dati preliminari.

L’obiettivo primario della missione Juno è di comprendere l’origine e il percorso evolutivo del pianeta Giove. Con un set di nove strumenti scientifici Juno indagherà la possibile esistenza di un nucleo solido del pianeta, mapperà l’intenso campo magnetico di Giove, misurerà la quantità di acqua ed ammoniaca nella sua atmosfera e ne osserverà le aurore. La missione consentirà un enorme passo avanti nella comprensione di come i pianeti giganti gassosi si formino, ed il ruolo che questi titani giocano nel più ampio contesto della formazione dei sistemi solari. Giove è il rappresentante di questa classe di pianeti nel nostro sistema solare, e per questo potrà rivelarci conoscenze chiave per comprendere meglio quelli in orbita attorno ad altre stelle.

La missione Juno ha preso il via il 5 agosto 2011 dalla Cape Canaveral Air Force Station, in Florida. Il JPL gestisce le operazioni nel contesto del Programma “New Frontiers” del Marshall Space Flight Center della NASA.

Ultimo video della nostra carrellata: la cronaca diretta della manova di inserzione orbitale di Juno, trasmessa da NASA nel corso della notte.

Ulteriori informazioni sulla missione Juno sono disponibili su questo articolo di AstronautiNEWS a firma di Matteo Carpentieri, ma anche ovviamente sul sito istituzionale http://www.nasa.gov/juno e sulle pagine Facebook (http://www.facebook.com/NASAJuno) e Twitter (http://www.twitter.com/NASAJuno) dedicate alla missione.

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.